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Autore: LaRagazzaDelleMargherite    21/02/2011    1 recensioni
Una ragazza parla al suo uomo, perso nella guerra sarajevita.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BLOODSTREAM

PensO che avrei dovuto respirarti
Potevo sentirti dietro i miei occhi
Sei entrato nel mio
flusso sanguigno
Potevo sentirti fluttuare dentro me.

 

Mi ricordo di istanti passati che non torneranno, ma che custodisco nel cuore. Rimembro i tuoi dolci occhi da quello specchio nero che fa ancora vibrare le corde della mia anima stracciata, arrotolata, sporca di sale.  Rattrappita.  Che ricordi  porti di quelle giornate di sole e di primavera? Del profumo dei fiori e della rugiada dell'erba?  Le tue labbra dal disegno indefinibile, così aperte e accoglienti come un fiore per un'ape solitaria. Il tuo confortante abbraccio e la tua risata cristallina. Come amavo quei giorni.  Come amo te. Oh, buon Dio del cielo, portami da lui, portalo vicino a me, al mio cuore, al mio sguardo, fammi vedere almeno una volta che è vivo e che non soffre, lontano da me, fammi vedere che non è morto su quella terra brulla senza di me, che non ha lasciato questo mondo senza rivolgermi un solo sguardo.  
Ho memoria dei giorni idilliaci, di quando ci conoscemmo, amore. Sei stato in me dal primo istante, tesoro. Tu e quelle mani d'oro, tu con la tua sincerità. Rimembri quel tempo? Il tempo in cui ci conoscemmo, ricordi, cadeva la pioggia, l'odore della stilla sull'asfalto, la musica lontana. Cosa aveva il tuo sorriso. Cosa aveva il mio. Eri semplicemente l'onirico sogno dei miei giorni lieti, materializzato, caduto da una nuvola. Ho sentito la tua essenza profonda unirsi alla mia. Ho fatto l'amore con te. Perché sapevo che solo tu, sempre, saresti arrivato dove altri non potevano e non sapevano, e lì, lì avremmo bruciato insieme per l'ultima volta. Penso che avrei dovuto respirarti meglio, avrei potuto inalarti fino alle punte dei piedi. Riuscivo a vederti riflesso nei miei occhi, dietro i miei occhi, in un posto segreto e sicuro. Mi sei entrato nel flusso sanguigno, potevo osservarti camminarci dentro, scivolarci con gentilezza o correrci con violenza. Ho provato a toccare gli spazi che ci dividono, ma ho trovato solo sangue viscoso.  
Ti prego, ho bisogno di sentire la tua mano sul mio viso, solo una volta ancora, guardami, svegliami, cercati dietro questi miei occhi addolorati dalla tua assenza. Respirami per l'ultima volta, metti le tue mani nei miei capelli lunghi, li tengo così per te, mentre aspetto che torni dall'inferno. Oh, ora che potevo essere forte, ho scoperto che tu sei più forte, amore, e che è nel tuo amore che giace la mia salvezza. E' così da tutta la vita. 
Ehi, amore, ci conosciam da trent'anni, ma ogni giorno mi piaci sempre di più. Rimandavamo sempre tutto a domani, amore, per esser sempre quello che vuoi, e non finire mai. Spero che l'aria finisca, perché il nostro futuro sta sanguinando, e muoio ogni volta che ti volti e mi dici che devi partire, rimango sospesa in un compromesso che non posso accettare più, angelo mio, perché altrimenti sarò io a morire prima, e a vagare tra tombe dell'Est per cercarti. E niente altro è che la prova del fatto che il tempo uccide, con una lama tanto sottile da non farti accorgere che stai sanguinando, che tutto ciò che era in quel flusso sanguigno sta maledettamente straripando, come un'aorta esplosa all'improvviso. Sto dimenticando chi sono, amore, nell'attesa di te. Sei vivo vero? Hai fame, tesoro? Vorrei farti bere dal mio seno ricco di te. Tutto è perduto, qui ad Ovest del mondo, ma la speranza rimane dietro ai miei occhi, è solo questa guerra che non vuole finire. Ehi, amore, ci conosciam da trent'anni, ma oggi è come se ti conoscessi dal mio primo vagito. Ehi, tesoro, ho visto le tue rughe leggere, quando torni a casa?
Posso sentirti fluttuare dentro di me. Nel mio flusso sanguigno.

   
 
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