“è finita, Nick. E stavolta per sempre.” Quelle parole risuonavano nella sua testa; prima piano poi via via diventavano sempre più forti fino a diventare insopportabili.
Nick continuava a giocherellare pensieroso con la forchetta nel piatto, mentre la sua famiglia parlava. Non conosceva l’argomento della loro conversazione e sinceramente non gli interessava.
“Nick?” Qualcuno lo aveva chiamato?
“NICK?!!”
“Si!” rispose Nick tornando alla realtà.
“Che hai?” chiese Denise preoccupata.
“Perché me lo chiedi?”
“è tutta la sera che continui a tartassare quel cibo senza neanche toccarlo!”
“Scusa mamma, non sono dell’umore adatto.”
“è successo qualcosa?”
“Per favore, mamma, preferirei cambiare argomento.”
“Ok, va bene. Allora, ragazzi, quali sono i vostri programmi per domani?”
“Andremo in giro tutti insieme con anche Amber, ma credo che i due piccioncini si apparteranno presto.. eh!?”  disse Kevin guardando Nick e sorridendo. Joe fece un mezzo sorrisetto e con lui anche Paul, Denise e Danielle.
“Ne dubito.” Rispose freddo Nick. I suoi familiari lo guardarono con aria interrogativa; Nick si alzò. I suoi occhi erano lucidi.
“Scusate, ma io non ho fame.” E così dicendo lasciò la cucina e si diresse verso l’uscita della casa.
Aveva bisogno di aria, aveva bisogno di stare da solo; ma che stava dicendo? Lui aveva solamente bisogno di stare con lei!
Camminava senza sapere esattamente dove andare, la meta non era poi così importante. Decise di svoltare a destra nella lunga strada di Toluca Lake verso casa di Amber. Arrivò davanti al suo campanello, tese il dito pronto per suonare, ma poi si fermò.
“Secondo me dovresti suonare,” disse una voce alle sue spalle. “ nella vita tutti hanno il diritto ad una seconda occasione.”
 
Joe lo aveva seguito fino a casa dell’amica pensando e ripensando a cosa potesse essere mai accaduto a Nick per essere così triste. Poi ripensò alla telefonata che aveva udito questo pomeriggio, e quelle passate.
Poi vide Nick fermo davanti a casa di Amber immobile; lo raggiunse senza farsi sentire e notò che delle lacrime gli scendevano lente lungo il viso.
La risposta al suo dubbio gli venne istantanea.
Nick si voltò verso di lui e frettolosamente si asciugò le lacrime. Rimaneva in silenzio, lo guardava soltanto con quegli occhi tristi e afflitti che facevano sentire Joe malissimo.
“Non c’è niente che mi devi dire?” disse Joe.
“ E va bene, hai vinto.”  Il ragazzo fece un respiro profondo e pronunciò quelle parole che gli trafiggevano il cuore tutto d’un fiato: “Io e Amber ci siamo lasciati.”  
“Mi dispiace Nick, dav..”
“Mi vuoi bene, Joe?”
“Nick, che razza di domande sono! Certo che ti voglio bene!”
“Allora, non parlare. Stammi solamente a sentire perché ho bisogno di parlare con qualcuno.”
 
 
 
Qualche giorno dopo…
 
Erano 4 giorni che Nick non usciva dalla sua stanza; la porta era accostata e qualche volta Joe, passando, sentiva il fratello singhiozzare.
In quei momenti il ragazzo sentiva una fitta tremenda allo stomaco e un senso di colpa lo sotterrava.
Ricordava  perfettamente ogni singolo istante che aveva portato a quella situazione.
 
Eravamo soli, a casa di lei. Sia Nicholas che Wendy erano fuori; Nicholas, il suo ragazzo nonché mio fratello, e Wendy, la mia ragazza nonché sua migliore amica.
Passammo un pomeriggio indimenticabile, come ci piaceva fare sin da quando eravamo bambini.
“è da un po’ che non passiamo del tempo insieme, dico da soli.” Dissi io improvvisamente.
“Già, mi mancano tutte le nostre pazzie.” Mi rispose con un’espressione nostalgica.
“Eh già! Quante ne abbiamo combinate!” lei sorrise, come se in quel momento un mare di ricordi le fossero tornati nella mente.
In quel momento tutto fu molto confuso; non so che cosa mi prese, ma lentamente mi avvicinai a lei e la baciai, scordandomi di mio fratello e della mia ragazza.
Lei si staccò subito: “Sei impazzito?”
“S-s-scusami, non so che cosa mi sia preso.”
 
I sensi di colpa per quello che Joe aveva fatto si erano presto fatti sentire, perciò Nick e Wendy vennero a conoscenza dell’accaduto. La reazione dei due fu inizialmente scontata: entrambi si arrabbiarono, e anche tanto. Successivamente Nick perdonò sia il fratello che la fidanzata, ma non fece altrettanto Wendy. Perdonò l’amica, ma non Joe.
Nick e Amber litigavano continuamente e questo portò alla loro rottura. Un’altra fitta allo stomaco. Suo fratello stava male, ed era tutta colpa sua.
“Bravo Joe, complimenti!” pensò tra sé e sé.
 
 
Una mattina portò a Nick la colazione come suo solito, dato che altrimenti non toccava cibo, il che non era per niente positivo dato i suoi problemi di salute.
“Posso?” bussò Joe alla porta.
“Si, vieni.”
Entrò con in mano un vassoio e lo poggiò sulla scrivania di Nick. Suo fratello sedeva  per terra con la schiena appoggiata al letto e con la chitarra in mano.
“Come stai?” chiese Joe sedendosi di fianco a lui.
“Uno schifo.” Silenzio. “ Ho scritto una nuova canzone, ma vorrei il tuo parere.” Continuò poi Nick.
“Il mio? Ok, sentiamo!”
Cominciò a suonare. Parlava di una storia finita.
“Standing out in the rain, need to know if it’s over ‘cause I will leave you alone
I’m flodden with all this pain, knowing I’ll never hold her. Like I did Before the Storm.”
“Allora, che ne pensi?” chiese poi il ragazzo.
“é molto bella. Il suo titolo?”
“Before the Storm.”


Thanks to DebbieJ e VeroJonasLover. Grazie di aver recensito la mia prima one-shot.