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Autore: Arcobaleno12    22/02/2011    0 recensioni
Vi è mai capitato di avere per la testa il ricordo sbagliato al momento sbagliato? Eccolo qua! è il mio primo scritto, spero vi piaccia.. Buona lettura.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FLASHBACK


Cerco frettolosamente le chiavi di casa nel mio zaino e lascio che le dita perquisiscano ogni taschina della già minuta tasca laterale del mio Seven bluette, ormai abituato e insofferente alla mia poca grazia e pazienza nel cercare la cose. Eccole. Infilo la chiave giusta come al solito nel posto sbagliato (non imparerò mai a centrare il buco della serratura...) riprova, sarai più fortunata. Riprovo e finalmente entro. Mi guardo intorno nel piccolo atrio di casa. La luce è soffocata dalle serrande semi chiuse e illumina solo pezzi di pavimento che formano come un puzzle fosforescente. I mobili e le porte di legno emanano il tipico odore di casa mia. Casa dolce casa.. Tiro su le serrande, apro le finestre e faccio entrare l’aria nelle stanze rimaste chiuse per tutta la mattinata. Vado in camera mia, butto lo zaino per terra e anche io mi butto sul letto. Diciamo che può andare! È già. Un sei e mezzo a grammatica al liceo classico mette l’anima in pace se non fosse che io non mi accontento mai. Giro la testa a 90° come solo io so fare per scrocchiarmi il collo (sono brava lo so..) e l’occhio mi cade sul calendario di Irene, la rappresentante di classe che per Natale ha avuto l’idea di passare pomeriggi interi a fare calendari per tutti noi di cartoncino verde e giallo. Ma alla fine la cosa è piaciuta a tutti! Indago velocemente il mese corrente per vedere se ci sono cose importanti e l’occhio cade (da notare il mio occhio cade soltanto, non si rialza mai..) su quella data, quel giorno... 


Elena non ti prendere in giro è quello che mi ripeto da quando lui si è seduto accanto a me su questa panchina della Villa e mi guarda di sottecchi con quell’espressione che solo due giorni prima mi faceva tremare le gambe e adesso vomitare al solo pensiero di quanto mi sarebbe mancata.. Elena non perdere tempo, se non per te fallo per lui! Ok mi giro lentamente. Ci guardiamo a lungo e io cerco di trattenere bene in mente il colore dei suoi occhi così buoni, un misto tra cioccolato, miele e menta. “Senti, sappiamo tutti e due perché ti ho chiamato qui.. Volevo dirtelo di persona, lo sai che ci tengo”. E invece adesso vorrei essere come tutte quelle cagasotto che lasciano il loro ragazzo con un messaggio e il giorno dopo sono già in pista. Io il giorno dopo sarò uno straccio.. “Senti ti voglio bene e non voglio prenderti in giro, la nostra storia è stata bella ma..” “Quindi tutto quello che mi hai detto e abbiamo fatto era una bugia?” No! Come puoi dire questo! Mi perdo nei ricordi di tutto quello che abbiamo fatto.. Ok “No, io lo pensavo veramente. È solo che adessp cono confusa e ho bisogno di stare da sola. Non voglio stare con nessuno... è questo quello che volevo dirti.” Inconsciamente (sicuro?) ci stiamo avvicinando. Ci baciamo senza neanche sapere perché. È un bacio dolce, lento ma senza paura. Al omento di dirci addio tengo le distanze perché non voglio cadere in tentazione. “Ciao” dico quasi senza pensarci. Mi risponde guardandomi. Sforzo ogni singolo muscolo del mio viso a trattenere le lacrime non puoi permetterti di piangere. “Ciao, Davide” e mi volto verso la via di casa pensando a come sarebbe bello se mi avesse rincorsa per baciarmi ancora e pregando che per una volta non avesse capito ciò che penso... 

 
No non ci posso credere, l’ho fatto di nuovo! Possibile che dopo quasi due mesi ancora ricordo tutto e il mio cervello non ne vuole sapere di smettere con questi flash-back??. Sei la solita! Già si fa presto a colpevolizzarsi. Eppure tutta questa mia insicurezza, tutto questo bisogno che ho dentro non me lo sono certo inventato da sola.. . Non penso mai a tutte quelle cose e tutte quelle persone che mi hanno fatto male, tutte quelle che ho perso e quelle che sono rimaste nel mio cuore. E tutte quelle persone a cui dedico ogni momento della mia giornata, persone a cui sono legata dal primo momento in cui ci siamo viste. Mi viene in mente un nome la cui proprietaria ho visto poco fa ma lo ricaccio indietro alzandomi di scatto. Brava, dieci punti a Grifondoro per Elena e le sue pensate rovina-giornate! (Harry Potter è uno dei miei film preferiti...). Metto le mie pantofole leopardate e vado in cucina improvvisamente assetata. Riempio un bicchiere d’acqua e dopo qualche sorso mi blocco: un po’ accartocciato dietro una presina per i fornelli c’è un biglietto con scritto:”Lui viene in ritardo, esco ora quindi non preoccupatevi torno un po’ più tardi”. Sputo quel po’ d’acqua che avevo in bocca nel lavello e mi asciugo le gocce finite sul collo. Ok Elena, hai vinto la coppa TreMaghi... 

 

Elena

  
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