22/02/2011
2 recensioniSeguendo Ecate
Eccole,la sensazione di avere di nuovo un corpo,la tensione che pervade ogni centimetro della pelle e le domande che scorrono incessanti nella mente.Dopo queste tre immediate percezioni,se ne susseguono imperterrite altre,che fanno riaffiorare lentamentente i ricordi sfocati,l'udito meno ovattato,il respiro che assapora aria senza qualità e le labbra che riservano un sapore amaro e denso.
E in tutto quel marasma di improvvise sensazioni,Sasuke sente il suo corpo,che fino a qualche istante prima si trovava in una situazione completamentente diversa,agitarsi con placidità grazie al leggero moto di una barca che attraversa un lago,o forse un fiume molto calmo.Di sicuro quello che sta attreversando non è il mare.
Ma il contesto e il paesaggio in sé sono assurdi.
Anche se sfocate,le immagini che percorrevano la sua mente ricordavano quelle di una battaglia,di una lotta disperata,di un combattimento disordinato.
Il nemico contro cui scagliava con immane forza ogni sua mossa,colpo e genjutsu non era biondo.Si escludeva quindi Naruto.Non era viscido.Si escludeva quindi Kabuto.Portava però una maschera.Ma non era Kakashi.
La barca fece un movimento brusco,e Sasuke si vide costretto a guardare quanto meno dove fosse finito,stato portato o scaraventato.
Davanti a lui si apriva con innaturalezza un fiume dall'acqua scura,attraversante una caverna troppo alta che si confondeva per colore all'acqua.Tutto immerso in un putrido silenzio,intriso di macabricità.
Eppure quella barca,dall'aspetto insicuro,non la spingevano né le onde né tanto meno lui. Certamente qualcuno doveva remare proprio dietro di lui,ma Sasuke non ebbe abbastanza forza per girarsi,intravedendo solo quella che doveva essere una veste nera,lurida,che toccava i piedi malcurati di un vecchio.
Adesso sentiva che doveva scendere.L'assurdità non era ammissibile.Piuttosto si sarebbe buttato nelle acque scure e poco allettanti che immergevano qualsiasi cosa:oggetti,piante,animali,vita.
Il suo desiderio doveva essersi avverato:la barca si fermò.
L'Uchiha non fece neanche sprecare fiato al vecchio che continuava a non guardare più in alto delle caviglie,scendendo.
Lo spiazzo di roccia nera,stranamente morbida al contatto con i piedi,portava ad un'unica strada,che non si fermava di certo davanti nessuna porta dalla frase minacciosa rivolta ai peccaminosi.Ma le diverse zone si dividevano comunque in quello che dovevano essere il premio per la bontà,e la maledizione per la cattiveria.
Quindi eccola,la zazzera bionda tra gli Elisi,divertito e contento,nonostante fosse l'ombra di una vita precedente.Ma la chioma rosa dell'altra candida ombra non si trova nello stesso posto,e spostanto lo sguardo la si può scorgere tra i Campi del pianto,per colpa sua.
Se fosse possibile,si recherebbe dai due spiriti,sapendo bene che lo avrebbero vagamente riconosciuto nonostante l'assenza di memoria.
Ma Sasuke,oltre al fatto che non può,si deve dirigere in un posto diverso,e intuisce che la percezione del corpo non sarà di certo un vantaggio.
L'ha già capito da quando è sceso dalla barca:è morto.Sono morti tutti.E sempre per colpa sua non staranno mai iniseme.