Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Jekkun    23/02/2011    3 recensioni
Dicono che una storia d'amore debba nascere solo quando c'è una grande storia da raccontare dietro il primo incontro. E quando dovremo raccontarla ai nostri amici, tu dirai "La prima volta che l'ho visto mi stava puntando un coltello contro" e loro scoppieranno a ridere, pensando che tu stia scherzando.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ahfalhsdjflhashfjksf. °-°
Questa...ahn...cosa? Si, questa cosa, appunto. Nasce come prologo della mia prima long-fic, forse. Esatto, forse, perchè, nonostante qualche anima buona e gentile (e non facciamo nomi, vero mia FRANCIA e mio SPAGNA?) sia convinta che riuscirò a scriverla, io resto sulle mie posizioni: è già tanto se riuscirò ad arrivare viva alla fine del primo capitolo vero e proprio. Già queste poche righe sono state un parto, non oso immaginare qualcosa di più lungo D:
-e allora perchè la scrivi? -Nd-tutti.
Beh, non lo so 8D primo perchè sono masochista. Secondo perchè in quest'ultimo periodo mi sono appassionata un sacco al mondo delle fanfictions, e...beh, voglio mettermi alla prova.
Vi abbandono con questo scempio piccolo prologo-trailer-quello che volete, nella speranza che vi incuriosisca un pochino e che appreziate il mio ingenuo tentativo di non far passare Lovino per il solito idiota babbione e codardo. In fondo persino Himayura ha dichiarato che è un abilissimo borseggiatore, e che ritrova il suo coraggio sopito (?) quando tiene in mano il suo fido (???) coltello, no?



{ s t o l e n ~




{r o t t e n}

3...2...1...via.
Ti muovi silenzioso tra le vie, confondendoti tra i mille volti vuoti che ti passano accanto e ti sfiorano appena, come ombre silenziose.
Cerchi di ignorare il caldo martellante, le gocce di sudore che ti accarezzano la schiena e le braccia,
La luce del sole sta scivolando via lenta, immergendosi tra le onde limpide dell'orizzonte. E' l'ora perfetta, per lavorare.
Cerchi tra la folla, cerchi qualcuno; cerchi la tua prossima vittima...
Eccola.
Giovane, ad occhio e croce deve avere poco meno di vent'anni; pantaloncini bianchi che gli arrivano al ginocchio, maglietta rossa con qualche scritta. Quasi sicuramente è un turista, strano che sia lì da solo...
Forse si è perso?
Sul tuo viso si dipinge un ghigno.
Perfetto...

{f o u n d}

Ti è bastato seguirlo per un po', senza farti notare troppo. Come al solito, del resto...
I turisti non si ricordano mai che passare per le viuzze secondarie non è una buona idea. Specialmente qui, nella tua terra.
Rimani alle sue spalle per un po', cammini in silenzio sorridendo, attento a non fare rumore.
Ora puoi vederlo meglio. E' alto, o, per lo meno è più alto di te.
Nonostante ormai sia abbastanza buio puoi ancora distinguere le sfumature olivastre della sua pelle, i capelli castani, i muscoli appena scolpiti. Ha un paio di occhiali da sole che sembrano tutto fuorchè economici, e lo stesso vale per il rolex che porta al braccio sinistro, nonostante l'ora la legga di continuo sul cellulare. Già, il cellulare...
Non ha mollato un attimo il cellulare: continua a digitare, digitare...
Tutto quel digitare ti rende nervoso, si.

{s n a t c h}

Ci siete soltanto tu e il tuo coltello. Il tuo compagno, il tuo unico amico. Siete sempre stati uniti; i "trucchi del mestiere" li avete imparati insieme.
Ami il suono che produce quando taglia, le figure che traccia nell'aria, quando vi muovete in sincrono.
Lo stringi tra le mani, la paura sfuma in coraggio e adrenalina.
Ed ecco che sul tuo volto compare un sorriso innaturale, i tuoi occhi si illuminano del malsano desiderio di usarlo, quel compagno.

{t h i e f}

Hai osservato abbastanza.
Ben celato nel tuo nascondiglio, confuso tra le ombre, hai deciso di dare il via alle danze.
« fermati »
Il giovane si blocca. Ti cerca con lo sguardo, si chiede chi sia stato a parlare.
Sorridi, mentre come un soffio di vento ti sposti alle sue spalle.
Gli sfiori la schiena con il coltello, si volta di scatto.
E poi...poi vedi i suoi occhi...

{e y e s}

Occhi...
Un paio di occhi smeraldini ti sbarrano la strada, ti incatenano al suolo.
Ti perdi nel labirinto del suo sguardo, annaspi, tenti di divincolarti da quella stretta calda.
Calmati, respira. Sono soltanto occhi. Occhi da derubare, come al solito.

{k n i f e}

« lo zaino. »
Il ragazzo resta immobile. Possibile che non ti abbia sentito?
Stai decisamente perdendo la pazienza; fai un paio di passi avanti, finchè non sei talmente vicino da sentire sul collo il suo respiro spezzato.
Ti metti in punta di piedi, sfiorandogli la spalla con il mento. Puoi sentire il suo profumo, puoi sentire che sa di sole e di pomodori freschi.
Rimani fermo, respirando quell'aroma caldo, per poi ricordarti all'improvviso il motivo per cui ti trovi lì. I soldi...
« dammi lo zaino, adesso... »
Scandisci bene ogni lettera, mentre fai scivolare dolcemente il coltello lungo il suo collo.
« altrimenti ti ammazzo. »
Premi leggermente con la punta del coltello, ed un silenzio innaturale sostituisce la tua voce.
Puoi perfino sentire il suono delle gocce di sudore che gli scivolano lungo la fronte, i battiti accellerati del suo cuore.
Per un attimo ha smesso di respirare, prima di tentare di parlare con voce strozzata.
« y-yo no hablo italiano »
Ah, perfetto, non capisce nemmeno la tua lingua, quell'idiota.
Ci mancava soltanto questa.
Con una mano gli sfili lo zaino dalle spalle, mentre tieni puntato il tuo compagno contro il suo petto.
Non hai tempo di controllare il contenuto: ormai è buio e non hai voglia di fare brutti incontri sulla via del ritorno, ti conviene andartene in fretta.
Più tardi avrai tutto il tempo per goderti il bottino...
« e comprati un dizionario di italiano, bastardo. »
Ti metti lo zaino in spalla e dopo qualche secondo sei scomparso, confuso tra le ombre ed i rumori della sera.
Nessuno ti ha visto, ne sei sicuro. La gente chiude gli occhi, quando ci siete voi...

{f a u l t}

Cos'è questo, senso di colpa? Ma...per favore.
Lo sai come funziona: o mangi, o loro mangiano te.
E di sicuro non rischierai di morire di fame soltanto perchè quello schifoso figlio di papà ha un paio di begli occhi.
Allora...perchè il coltello ti trema tra le mani?






~~~





« wow, Lovi! Quel tizio era davvero ricco...hai visto quanti soldi nel portafoglio? E chissà quanto gli è costata, questa macchina fotografica! »
Di fianco a Romano c'era una ragazzina bionda, gli occhi verdi pieni di entusiasmo.
Il giovane prese il portafoglio; all'interno c'era una foto che ritraeva il proprietario insieme a due coetanei.
Il primo era albino, aveva gli occhi rossi -sicuramente lenti a contatto, erano troppo innaturali- ed un sorriso sprezzante dipinto sul volto.
L'altro aveva i capelli biondi fino alle spalle e gli occhi azzurri semichiusi, mentre mandava un bacio all'obbiettivo.
Tsk, idioti...
Dopo la foto fu il turno della carta d'identità: il giovane si chiamava Antonio, a quanto pareva, ed aveva 18 anni.
« britt, stasera cucino io...Ho voglia di pomodori. »
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Jekkun