Personaggi: Zero Kiryu, Kaname Kuran
Genere: Comico
Rating: Verde
Conteggio Parole: 273
Note: Alto contenuto di gelosia. Perché sì, per quanto lui sostenga e scalpiti il bel Kaname è dannatamente ed estremamente geloso. Se quando era nervoso/geloso/preoccupato per la sorella schiaffeggiava a destra e a manca di continuo - guarda caso beccava sempre quel povera anima di Aido - si mangiava le unghie (XD e me lo vedo tutto rannicchiato in una poltrona a spolparsi le dita), e si rotolava nel letto, senza riuscire a dormire, figurasi cosa farebbe per quel bel ragazzone qual’è Zero. Eh, Kaname-pon hai proprio tanti rivali in amore♪.

Ps. È ormai da una vita che ho scritto questa piccola cosuccia insieme alla sua sorellina che domani o poco più in là posterò. A distanza di tempo, non ricordandomele, mi sono divertita a leggere quindi mi sono detta perché non postarle?

 

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Come sfruttare le spasimanti per i propri scopi

Doveva ammetterlo provava un certo gusto, e una piacevole ed egoistica soddisfazione, a vederlo ridotto in quello stato. Cos’era? La terza volta in una settimana? Ed ancora, testardamente, non ammetteva l’evidente realtà dei fatti: se avesse avuto la capacità d’incenerire con lo sguardo - stile Superman - a quest’ora avrebbe compiuto una strage, e magari avrebbe continuato con quella sua indifferente espressione a negare qualsiasi coinvolgimento emotivo per un tale atto. A Zero Kiryu gli sembrava di sentire la melliflua voce di Kuran che con pacato disinteresse si scusava, rammaricato dal terribile incidente.
All’idea allargò maggiormente il sorriso, poggiando con studiata naturalezza la mano libera - l’altra intenta ad adempiere al gravoso compito di tenere un’enorme busta straripante di doni - sull’imbarazzata spalla di una sua spasimante alquanto incollata, come le sue colleghe, a lui. Giurò d’aver sentito uno squittio provenire da quest'ultima e per un attimo credette che di lì a poco sarebbe stato costretto a sorreggerla fra le sue braccia - per il sommo idillio delle ragazze presenti -, svenuta.
Oh, Kami del cielo che delizia sarebbe stato poter scorgere l’espressione di quel cocciuto davanti ad una tale visione! Ma il benevole Fato - o la onnipresente sfortuna, a seconda dei punti di vista - volle essere magnanimo con Kaname.
Non vi era nessun problema. La giornata era appena iniziata e, certamente, né lui né le sue giovani corteggiatrici si sarebbero arresi prima della fine di quel lungo e trafelato quattordicesimo giorno di febbraio. Per quanto riguardava il guardiano non aveva intenzione di cedere fino a quando il suo personalissimo vampiro non avrebbe ammesso che era geloso, geloso marcio, di lui e dei suoi ampi, affascinanti e seducenti sorrisi.

 

 

 

 

Ps. È da un po' che non riprendo in mani i personaggi, ditemi sono andato Occ?