Fanfic su artisti musicali > Beatles
Ricorda la storia  |      
Autore: MissNobody    24/02/2011    5 recensioni
Le reazioni di Paul dopo aver ascoltato "How do you sleep?" di John.
Una fanfic scritta tutta d'un fiato nel tentativo di descrivere ferite così profonde che solo le parole di un fratello possono infliggere.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: John Lennon , Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 HOW DO YOU SLEEP?
 
-Paul?-
-Dimmi amore-
-No, niente. Pensavo che dormissi-
Paul si alzò appena dalla poltrona dove se ne stava rannicchiato da un tempo che non avrebbe saputo definire. Linda se ne stava sulla porta. Ne vedeva solo la sagoma in contro luce, sospesa tra tra il bagliore proveniente dal corridoio e il buio della camera dov’era suo marito. L’unica cosa che la distingueva da una presenza incorporea era il riflesso color grano dei suoi capelli biondi ala luce.
-No, stavo solo pensando-
Linda lo sapeva perfettamente. Erano giorni che Paul passava tutto il suo tempo libero nel suo studio a rimuginare nella penombra. L’unica cosa che Linda udiva accostando l’orecchio alla porta era quella canzone che suonava all’infinito, come un disco rotto, come un tarlo che non vuole andarsene. Odiava vedere Paul in quello stato, ma sapeva che quella era una di quelle battaglia che doveva combattere da solo, un ostacolo che andava superato in solitario.
Paul sentì che la porta si richiudeva silenziosamente e percepì l’aria nella stanza ricominciare a stagnare, opprimente e scura. Ma non aveva intenzione di alzarsi. Semplicemente non ne aveva la forza.
Sporse il braccio quel tanto che bastava per rimettere da capo la canzone. L’ascoltava in continuazione, era diventata una droga, e il dolore che gli provocava era niente rispetto al vuoto che lasciava ogni volta che il disco si fermava.
 
How do you sleep?
How do you sleep at night?

E così ricominciava.
Era una pugnalata: ogni verso, ogni nota, erano un’occhiata di fuoco dritta al cuore.
Bevve un lungo sorso di liquido ramato che riluceva cupo ai sottili raggi di luce che filtravano attraverso le persiane calate.
Il tizzone della sigaretta brillava deciso nel buio.
Aveva centrato nel segno, come la solito, com’era nel suo stile. John era forse l’unica persona che avrebbe potuto annientarlo con delle parole.E c’era riuscito benissimo.
 
How do you sleep?
How do you sleep at night?

Si sentì arrossire nel buio. Che stupido era stato, ma d’altronde lui quell’intervista a malapena la ricordava. Ma a John evidentemente non era sfuggita, anzi, l’aveva segnato così tanto da scrivere quella canzone. Per lui, solo per lui, irrimediabilmente per lui.
Era un mosaico di schiaffi dritti in faccia, quella canzone. Ogni parola mirava precisa ad una particolare parte di Paul, che si era ritrovato nudo, spogliato di ogni aramtura.
Aveva ragione John, su tutta la linea. La sua bella faccia, lo stuolo di arrivisti che gli ripetevano che lui era un re… che cos’erano se non tentativi di rimanere attaccato ad un passato che ormai non era altro che foto in bianco e nero?
Paul quelle foto non le aveva più guardate, perché faceva male, molto male, ma John gli aveva sbattuto in faccia i flashback di una vita intera insieme, distorti dalla rabbia che quella canzone trasudava.
Si sentiva uno stupido, perché non aveva saputo tacere ed essere onesto quando avrebbe dovuto.
Si sentiva in colpa, perché dalle parole di John l’unica cosa che traspariva oltre la rabbia era il dolore per quelle parole di Paul vissute come un tradimento.
E si sentiva debole, perché non aveva la forza di ammettere che la libertà che pensava di aver ottenuto aprendo un nuovo capitolo della sua vita si era trasformata in nient’altro che solitudine. Aveva capito che era come una corda singola, e aveva bisogno di qualcun altro con cui vibrare in armonia.
 
La canzone continuava a suonare, battente come un martello, tagliente come il filo di una lama. E quella voce che un tempo era stata la sua unica casa ora era l’arma più temibile di tutte. Perché se una persona che conosce ogni recondito angolino della tua anima decide di colpirti, colpisce per far male.
All’inizio si era arrabbiato, e anche molto, si era sentito colpito in piena faccia dal suo stesso fratello. Ma dopo, pensando e ripensando, dopo essersi guardato dentro con totale e devastante onestà, non provava niente se non profonda tristezza.
-Scusami John. Scusami per tutto-
 
How do you sleep?
How do you sleep at night?
 





Little Corner:
Ciao a tutti! Questa storia è venuta fuori da sola durante una pausa dalla fanfic a più capitoli, ma la pensavo già da tanto.
Sono le emozioni di Paul dopo la pubblicazione di “How do you sleep?”, una canzone del 1971 scritta da John come attacco a Paul, il quale in un’intervista pare si fosse accaparrato gran parte del merito per “Sgt. Pepper’s”.
Amo molto questa canzone ma d’altra parte ogni volta fa riaffiorare in me una certa tristezza, quindi ho tentato di portare tutto su carta e di interpretare i pensieri di Paul.
Fatemi sapere cosa ne pensate, mi raccomando!
Un bacione
Nobody.
 
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: MissNobody