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Autore: Momoko88    24/02/2011    0 recensioni
“Raccontami…” è un diario che racchiude la routine di un’adolescente “qualunque” : Lucia.
Attraverso amicizie, delusioni, amori e una costante passione per il mondo del best seller “Harry Potter” e la sua produzione cinematografica il carattere di Lucia inizia a delinearsi nella mente del lettore così da risultare chiara la sua volontà di scrivere “per riscattarsi”.
Spesso a disagio con i suoi coetanei e vittima di antipatie infondate Lucia cova dentro di sé un sentimento di rivalsa che esplicherà nell’impegno per pubblicare i suoi scritti, cercando di dimostrare agli altri (e forse a una sé sfiduciata) di valere qualcosa.
Ma la strada degli scrittori scoprirà a sue spese essere ardua ed estenuante nonostante possa contare sull’aiuto e il sostegno di amici. Le difficoltà spaventano e demoralizzano, ma Lucia non demorde, nel tentativo di ritagliarsi uno spazio visibile fra adolescenti ciechi e una labirintica editoria italiana.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4 Giugno 2004

Caro Osvaldo,

chiamarti semplicemente diario mi sembrava un po’ banale,perciò ho deciso di soprannominarti così dato che Osvaldo non è un nome molto comune,ti pare?!
Sai,ho sempre voluto scrivere un diario, solamente che per mancanza di tempo o di voglia (e, ad essere sincera, ha prevalso quest’ultima!) non ho mai preso in considerazione l’idea seriamente; ma adesso, arrivata a questo punto della mia movimentata vita, sento che sia giusto che io cominci a fermare sulla carta i momenti più importanti e significativi della mia vita affinché rimangano nel tempo ed in un futuro, rileggendoli, io possa riviverli, ricordarli e rivedermi !
Beh, per cominciare, potrei raccontarti qualcosa su di me. . . so già che non sarò breve,ma tanto queste pagine bianche sono solo per me quindi posso sbizzarrirmi a scrivere quello che mi piace e pare all’infinito!!
Per cominciare, mi chiamo Lucia, ho quindici anni e sono nata a Milano. Mio padre, Paolo, voleva addirittura chiamarmi Luce!! Per fortuna poi mia sorella Maria ha suggerito ai miei genitori il nome Lucia dato che era il nome di una sua amica e le piaceva tanto! Ah, per completare il quadro familiare, mia mamma si chiama Mariarosa e quando aspettava me ha deciso di lasciare, con grande coraggio dato che era la sua passione, l’insegnamento! Quando ero piccolina mia sorella, dato che mi desiderava tanto, era sempre dolce, premurosa con me e inventava sempre giochi nuovi da fare insieme; purtroppo adesso, giustamente comunque, i nostri rapporti sono cambiati e la maggior parte delle volte litighiamo!! Comunque, ritornando alla mia infanzia, fin da bambina ero tenace e non demordevo se c’era qualcosa che volevo o non mi andava ! Figurati che, alle elementari, quando bisognava scrivere nelle verifiche al posto del nome il numero dell’elenco corrispondente a quel determinato alunno (per es. io ero il 19) io mi opponevo e piuttosto scrivevo il mio nome; quando mia mamma mi chiese una motivazione della mia ostinazione a non voler scrivere come mi era stato ordinato, io le dissi :- Io non sono un numero!-. Purtroppo a quell’epoca non avevo così tanta voglia di studiare e nemmeno di sottostare a determinate regole al contrario prediligevo il fantasticare su un mondo che io mi ero creata e giocare! Mia mamma era preoccupata e si chiedeva il motivo per cui io non imparassi; mentre io continuavo a ribellarmi e alle domande che mi venivano poste rispondevo “non capisco” o davo risposte sbagliate. Quando un giorno,per caso, diedi una risposta giusta (inoltre, da mettere bene in chiaro, mi era stata chiesta una cosa difficile!) e allora mia mamma comprese che io capivo tutto, ma mi comportavo così solo a causa di un’ostinata (non tanto cosciente però) opposizione verso le regole. Anche la mia insegnante di pianoforte rimase perplessa i primi tempi, ma poi fece notare a mia mamma una sua osservazione e le disse:- Quando Lucia non risponde è perché pensa!- . Purtroppo a causa di questa mia ingenuità e star sulle nuvole sono sempre stata presa di mira dai miei compagni di classe e le prese in giro non venivano mai a mancare; per giunta una volta ci s’è messo pure il mio maestro di matematica e ad essere sincera in quel momento l’ho odiato dato che aveva suscitato le risa dei miei compagni tanto per cambiare . . .
Passando ad un altro argomento, già alla tenera età di 4 anni mi sono innamorata (e sono stata respinta tra l’altro) e c’è stato un periodo alle elementari che ero lì lì per innamorarmi di tutti i miei compagni maschi;ognuno in un momento diverso comunque! Bastava un sogno (e, se devo proprio ammetterlo, avevo una fantasia particolarmente erotica nonostante l’età dell’innocenza. Ovviamente era involontaria e frutto del mio non essere cosciente!) che subito il giorno dopo, a scuola, non riuscivo a guardare in faccia la persona in questione! Passato quel periodo, mi sono piaciute solo due persone che, tutt’e due, mi hanno rifiutata e trattata male. . .
Passando alle medie,beh, neanche qui la situazione è molto cambiata, intendo sempre il rapporto con i miei compagni di classe. Non potevo fidarmi praticamente di nessuno, anche chi si diceva mio amico poi finiva per farmi uno sgarbo; perfino quella che credevo la mia migliore amica dietro alle mie spalle mi considerava una sfigata e una che non piace a nessuno e tutto solamente perché lei era la più carina della classe e tutti le andavano dietro (alcuni in modo disgustoso) ! Poi, in seconda, si trasferì da un’altra scuola nella nostra classe una ragazza, ma l’accoglienza che le è stata data non è stata delle più calorose e solo io le ho “porto la mia mano” ed ho trovato in lei un’amica sincera! Solo a questo punto la mia migliore amica, sentitasi tradita, ha capito che un minimo valevo e ha cercato di trarmi a sé!
Comunque, quando a mio padre dettero la possibilità di un posto di lavoro di maggior importanza in un’altra città, anche noi ci trasferimmo con lui, a Pisa. Se devo essere sincera i primi tempi è stata molto dura nell’ambientarsi sia tra la gente che nel posto nuovo! Il primo giorno nella scuola nuova mi ha fatto, come dire, illudere. . .tutti i miei nuovi compagni erano gentili e mi hanno sommersa di bigliettini (dove si descrivevano e mi dicevano che mi sarei trovata bene con loro) a tal punto che fra un po’ non riuscivo quasi più a seguire la lezione tanto ero occupata a rispondere a destra e a manca! Purtroppo dal giorno seguente nessuno mi ha più considerata più di tanto...era come se non esistessi! Lo so, io non sono mai stata (e chissà sei mai un giorno lo sarò?) una persona estroversa piuttosto una timida timida (anche se adesso sono migliorata un pochettino) , ma sarà stato questo il motivo per cui mi hanno isolato? Non trovandomi una persona particolarmente interessante si sono detti lasciamola da parte ? E nessuno ha pensato che in quel momento, data la situazione, avrei avuto bisogno degli amici, di qualcuno che mi desse il suo appoggio o almeno mi considerasse? A quanto pare no. Comunque, almeno con una persona, ho legato abbastanza e, dopo aver passato un anno infernale tra prese per il didietro e pianti, in terza media il nostro rapporto s’è fatto ancora più forte! Alessandra, è (uso il presente perché è tuttora mia amica!) una ragazza sempre allegra e scherzosa, è super brava a disegnare e lo fa ovunque sempre ispirata, legge molto sia libri che fumetti proprio come me ed infine è una stilista provetta perchè quando ha tempo inventa per sé vestiti che poi realizza da sola cucendoli come può! Alcuni li ho visti, sono molto belli!
Ci continuiamo a frequentare anche se andiamo in licei diversi e devo dire che in questi ultimi tre anni il nostro rapporto si è rafforzato sempre più e ciò soprattutto grazie ad un diario (sì, Osvaldo, proprio come te!) che scriviamo insieme, ma anche ad una persona che ancora purtroppo non conosciamo : Daniel Radcliffe ; perché forse se non avessi mai cominciato ad  interessarmi a lui (grazie all’’impulso che mi ha dato Alessandra  nel leggere e guardare i film di Harry Potter) i nostri diari non esisterebbero nemmeno o, peggio ancora, la nostra amicizia! Proprio grazie a questo interesse comune per Harry Potter e company abbiamo cominciato a scrivere insieme in terza media, ma oltre a scambiarci pensieri e notizie, ci siamo anche cimentate nella scrittura di una simpatica lettera indirizzata a Daniel e mentre si aspettava una risposta impazienti non siamo di certo state con le mani in mano! Devi sapere, caro Osvaldo, che nella nostra scuola media c’era un ragazzino, che frequentava la prima, di nome Mattia che era la copia spiccicata di Daniel! Solamente che la prima volta che l’avevo visto non avevo capito bene se era una ragazza o un ragazzo, ciò nonostante mi aveva fatto girare la testa col solo sguardo; dunque io e Alessandra ci siamo date da fare per scoprire la sua identità! Purtroppo però, nonostante tutti i nostri piani che avevamo architettato, non siamo riuscite a conoscerlo ed a diventargli amiche!
A proposito di meritevoli sosia di Daniel, in prima liceo parlavo spesso alla mia amica anche di un altro ragazzo : il mitico “Sosia 2” ; un tipo che passava sempre in bici davanti alla fermata dove aspettavo l’autobus per andare a scuola . Comunque, a parte questo, cercavamo sempre in qualche modo di relazionarci al vero Dan e quando, per puro caso, quell’estate conobbi Caterina sul treno vidi un barlume di speranza ! Lei, che stava tornando dall’Inghilterra, aveva avuto la fortuna , grazie anche al fatto che il suo ragazzo conosceva bene il regista Alfonso Cuaròn , di visitare il set del terzo film di Harry Potter e di conseguenza aveva conosciuto anche gli attori . Così dopo aver scambiato le e-mail speravo che avrebbe potuto “raccomandarci” al regista per fare le comparse nel 4°film o almeno riuscire a recuperarci (sempre chiedendoli a quest’ultimo) due biglietti per la prima a Londra del 3°film . Purtroppo tutto quello che all’inizio sembrava fattibile alla fine si è dissolto nel nulla dopo una cortissima e-mail dove Caterina mi informava che si era lasciata con il suo ragazzo ; perciò si poteva leggere tra le righe che ogni progetto era ormai vano… Peccato che il mese dopo, quando anch’io sono andata in Inghilterra per una vacanza studio, non ho avuto la stessa fortuna di Caterina e non ho incontrato il mio idolo. . . ma questa esperienza mi ha ispirato a tal punto da farmi venire la grande idea di fare del nostro primo diario (quello della terza media) un libro . Inizialmente l’idea non aggradava Alessandra perchè le sembrava troppo personale per poter essere pubblicato ; ma alla fine l’ha rivalutata tenendo conto di ciò che io ci vedevo : il punto di vista e la routine quotidiana di accanite fan di Daniel Radcliffe! Purtroppo io non ho mai avuto la voglia e il tempo di cominciare a batterlo al computer… così ho cercato di addossare il compito a qualcun altro ! Infatti, ero stata affascinata da un nuovo programma della Carrà chiamato “SOGNI” a cui ho esposto i nostri sogni più grandi : pubblicare il nostro libro e conoscere Daniel, ma purtroppo neanche stavolta siamo riuscite a raggiungere il nostro obbiettivo. 
Nei tormenti della nostra adolescenza abbiamo scoperto anche nuovi amori (io Nicola, individuo che sto cercando di dimenticare, e la mia amica “Punkettone”) , ma senza trascurare gli antichi . Infatti abbiamo cercato di informarci su che liceo avesse scelto Mattia chiedendo a una nostra compagna di classe delle medie, ma senza esiti positivi.
Insomma ne ho passate di tutte e di più per raggiungere i miei sogni anche se spesso mi hanno portato solo delusioni, eppure sono ancora qui, ma  non demordo, caro Osvaldo, e non importa cosa mi attende in futuro perché io continuerò a scrivere……

                                                                                                      La tua Lucia

  
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