Quelle pagine piene e polverose hanno il potere di riportarmi indietro,lì,nella mia oscurità,nel mio passato.Ogni volta che le sfoglio,ogni volta che le mie dita si posano su quelle parole,scritte con cura e con la sana consapevolezza di sapere ciò che si ha,ciò di cui si è entrati in possesso;ogni volta è un passo indietro,verso di lei.

Inizio Flashback...

La luce invase prepotentemente i miei occhi ancora chiusi,nonostante la tarda ora.Dov'era scritto che i vampiri non erano in grado di dormire?
Mi alzai sui gomiti,sentendo immediatamente una presenza ai piedi del mio letto,e aprendo gli occhi la vidi:portava un lungo abito nero,con un cappello dello stesso colore che si poggiava sulla sua testa leggero,lasciando cadere al di fuori di esso lunghi e setosi capelli d'oro,che dolcemente con i loro riccioli adornavano quella splendida creatura.
:"Signorina Alexia!Cosa ci fa in camera mia?"Le dissi. Lei mi sorrise,ma rimaneva lì ferma e immobile,quasi avesse timore di avvicinarsi.
Lexy:"Oh queste cortesie da gentiluomini  lasciamole agli umani.Siamo vampiri,vivere in eterno dandosi del "lei" è così noioso!Chiamami Lexy!"Il suo sorriso si ridusse ad un semplice accenno,maledettamente malizioso.Mi alzai velocemente,sfruttando i miei poteri,mi vestii sotto il suo sguardo curioso e poi le rivolsi ancora una domanda.
:"Cosa fai li?Hai paura che possa morderti?"Vi scherzai ma Lexy alzò le sopracciglia,come a mostrarmi quanto fosse sciocca quella domanda.
Lexy:"Vedi,Stefan,io non sono dotata di quello splendido e vistoso anello che porti al dito.Il sole mi ucciderebbe!"La vidi allontanarsi con eleganza e sicurezza,lasciandomi solo nella mia stupidità.L'attimo dopo la vidi nuovamente sulla soglia della porta,in attesa.
Lexy:"Andiamo,di sotto!"
Entrammo nel salone di quell'enorme casa,con una storia più grande di essa. La sera prima,in quel preciso divano avevo ucciso,ancora come facevo da tanto ormai,anche se il tanto è molto relativo per un vampiro come me!
Lexy si fermò al centro esatto della stanza,davanti ad un baule vecchio e totalmente privo di serratura.Vi poggiò sopra un mano,affiancandolo ed invitandomi ad avvicinarmi.
:"Cosa c'è li dentro?"Le domandai curioso;avrei certamente potuto aprirlo da solo,ma quel gioco mi stava coinvolgendo sempre di più,così mi avvicinai,lentamente.
Lexy:"Ciò che ti aiuterà a sopravvivere,da ora in poi!"Con il solo dito indice,il baule venne aperto e le mie narici vennero sopraffatte da un odore che conoscevo bene,la mia droga.Sentii i canini spuntare,e un leggero pizzicorio che solleticava le miei gengive,ormai allenate a tutto ciò.Lo volevo,volevo quel sangue,volevo sentire di nuovo quella sensazione di appagamento,sentire i miei sensi rilassarsi,le mie emozioni spegnersi,ma sapevo che ciò non sarebbe stato facile,se lei era lì.
:"Sangue!" Quella parola uscì dalla mia bocca con impeto,senza che me ne rendessi conto.
Lexy:"Non un sangue qualunque,non quello che brami!Bensì,sangue animale!"Quello che disse rimase sospeso nell'aria per qualche minuto,tempo in cui le mie gengive si ritiravano,le vene dei miei occhi scomparivano e la sete con esse.
:"Animale?E' impossibile,sentivo quella voglia assalirmi e possedermi.E tutto ciò non mi è mai capitato davanti ad un misero scoiattolo!"Scossi la testa,come a cacciare via la proposta che Lexy mi avrebbe fatto di lì a poco.Lei prese in mano un piccolo animale,un coniglio,dal baule;un coniglio ancora vivo.
Lexy:"Quando la fame ti controlla,quando prende possesso di te,i tuoi sensi non diversificano ciò che hai davanti,per loro c'è solo il sangue.Ed è fino a quando non riuscirai a controllarli,che i tuoi sentimenti rimarranno spenti,chiusi nella gattabuia del tuo cuore morto!"Lexy mi lanciò il coniglio,agilmente ed io lo afferrai con la stessa agilità.Il coniglio cercò di dimenarsi tra le mie mani,fino a quando non si fermò per la stanchezza.
:"Non mangerò questo coniglio!"Lexy mi si avvicinò,trattenendo a stento una risata.
Lexy:"E' solo un coniglio,Stefan!Perchè puoi far del male a delle persone,tra cui anche donne e bambini,mentre davanti ad un piccolo coniglio t'intimidisci in questo modo?"Lei rispose per me.
Lexy:"Perchè è uccidere ciò che ami fare,ucciderli e vendicarti.Tutto ciò di cui un vampiro non ha bisogno,tutto ciò che una brava persona evita,ciò che ha portato tuo fratello via da te!"Ogni minima lettera mi colpì con tale forza,che l'attimo dopo mi ritrovai sopra di lei,con la mia mano sul suo collo,mentre il coniglio bianco fuggiva lontano.
:"Dimmelo,dimmi come smettere!"Avrei voluto urlarle contro tutta la mia rabbia,ma dalle mie labbra uscì un misero e flebile sussurro,che lei intercettò benissimo.
Lexy:"Ricorda.Ricorda la tua umanità,ricorda chi eri!"


Fine Flashback...

:"Stefan,dobbiamo andare!"La sua voce mi riportò alla realtà,bruscamente.Elena era di fronte a me,con un espressione visibilmente preoccupato.
Elena:"A cosa stavi pensando?" Mi si avvicina,poggiando una mano sulla mia guancia,accarezzandola.La guardo negli occhi,cercando in fretta una risposta da darle,ma in mente ho solo lei,Lexy.
Le prendo il volto tra le mani,ricambiando il suo gesto,ricambiando il suo amore e l'abbraccio,portando la mia bocca sul suo orecchio.
:"Quando stai per rinunciare,quando senti che la vita è troppo dura con te,ricorda il coraggio che hai,la sicurezza e l'amore che hai qui.-le dissi toccandole il cuore-Ricordati chi sei!"