L' ultima cosa che ricordo è il volto di Acquarius mentre si preparava ad eliminarmi con il suo colpo.
Ha affondato di mia madre e ha detto che devo dimenticare, altrimenti non sarò mai forte come un cavaliere d'oro.
Ma come posso dimenticare coloro che amo e che rischiano la vita per me?
Mentre il gelo mi avvolge il mio ultimo pensiero va a loro, ai miei amici, ai miei fratelli: Ikki, Shun, Seya, Sirio.
Spero che riescano a salvare Saori, so che non si arrenderanno, ma ora fa troppo freddo per pensare...

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Una luce...
Una luce calda, rosata.
Una voce...
Una voce dolce, gentile... ma è Shun!
Mi sta dicendo di non mollare, di resistere per lui, per loro, per NOI.
E' triste... cosa è successo?
Riesco a percepire in lontananza il cosmo di Seya e di Sirio, ma Ikki non c'è.
Che sia morto in battagglia? Povero Shun... lo aveva appena ritrovato.
Che vita ingiusta è quella di un cavaliere di Atena!
Parla ancora... ma che sta facendo? Io dovrei essere morto! La luce aumenta, come il calore, che mi scalda e mi riporta lentamente alla vita.
Oh no! No, Shun, non lo fare! Sta espandendo il suo cosmo fino al limite per salvarmi, ma così rischia di morire!
Non posso fare niente per fermarlo... oh Shun, che il tuo destino sia veramente come quello della regina Andromeda?
Non può essere! Non può morire un tale angelo a causa mia!
L'energia vitale di Shun diventa sempre più leggera,, mentre la mia aumenta... apro gli occhi.
Vedo quell'angelo di ragazzo steso accanto a me, immobile, inerme.
Lo prendo fra le braccia e sento il suo cuore che, per quanto debolmente, batte ancora.
Oh Shun, la tua dolcezza ti ha portato in punto di morte... non hai esitato a sacrificarti per me, che non sono nulla paragonato a te.
Sei talmente pallido che mi fai paura: abbraccio il tuo esile corpo cercando di trasmetterti un po' di quel calore che mi hai donato.
So che vivrai perchè noi tutti cavalieri di bronzo abbiamo bisogno del tuo aiuto, di vedere il tuo sorriso, i tuoi occhi illuminarsi... e tu, sentendo che c'è ancora chi ha bisogno di te, non ci abbandonerai: la tua bontà è troppa per permettere al delicato soffio della vita di lasciarti in un momento simile.
Ti prendo in braccio, delicatamente, senza il minimo sforzo: sei talmente leggero angelo!
Grazie a te è stato possibile il mio risveglio ed ora, con l'aiuto degli altri, ti riporterò in vita per poter godere ancora del tuo sorriso, della tua incantata, fragile, divina presenza.