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Autore: xcalipsox    24/02/2011    5 recensioni
A volte l'odio verso una persona ti porta a dimenticare gli amici che ti vogliono bene. Enjoy it!
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero arrivata finalmente all’aeroporto di Los Angeles. Avevo passato tutto il viaggio piangendo, ripensando a tutti i momenti belli e brutti che avevo  passato da quando stavo con lui.
Cercavo di pensare solo ai momenti belli e di ricacciare dentro le lacrime ogni volta che queste cercavano di uscire.
Ogni su sforzo per cercare di non piangere era inutile. E pensare che solo una settimana prima eravamo così felici.
 
Lo schermo del cellulare si accese; la sua foto comparve.
“Pronto.”
“Ciao Tesoro mio!” la sua voce. Dio solo sa quanto mi era mancata.
“Ehi, Amore.”
“Ma lo sai che mi manchi tanto?” mi disse imitando la voce di un bambino. Io sorrisi divertita.
“Ma lo sai che anche tu mi manchi tanto tanto tanto?” gli risposi stando al suo gioco.
Una fragorosa risata mi  rallegrò più di quanto non lo fossi  già. Era incredibile quanto mi mancasse: mi mancava il suo sorriso quando era nervoso o la sua risata quando qualcosa o qualcuno lo faceva ridere, mi mancavano i suoi baci, i suoi abbracci, le sue carezze.. Forse lui era proprio quello giusto.
 
Io, stupida, ho creduto ancora una volta nell’amore. In realtà è tutta una finzione;  l’amore non esiste e il cuore è solo un normale organo, come tutti gli altri.
Ancora non ci potevo credere. O meglio, non volevo crederci.
 
 
Il mondo improvvisamente si fermò. Volevo scappare, ma i miei  piedi sembravano piantati nel terreno e si rifiutavano di alzarsi per cominciare a correre.
Non riuscivo bene a distinguere se quella situazione fosse la realtà oppure solo un brutto sogno. No. Era tutto vero. Il ragazzo che amavo stava baciando una ragazza che non ero io.
Mi  aveva mentito; aveva detto di aver bisogno di un po’ di tempo per pensare, ma in realtà era solo una stupida bugia per non dirmi  che era finita.
Finalmente i miei piedi cedettero e trovarono la forza di correre. Corsi più forte che potevo, le lacrime già mi rigavano il viso stanco e afflitto.
Sentii dei passi dietro di me; poi un mano  si posò sulla mia spalla, così mi girai.
Era lui. Con quale coraggio mi aveva seguita? Forse voleva finalmente dirmi  la verità, o forse voleva solo raccontarmi  un’altra balla.
“Maddie, credimi non è come sembra.” Mi disse con ancora il fiatone.
Non gli risposi. Volevo vedere fino a quanto era disposto a mentirmi.
“Credimi, è stato solo un errore. Non ti mentirei mai, lo sai.”  Cercai di andare via, ma Joe mi  teneva stretta per il polso.
“Ascoltami! Non te ne andare, ti prego.” Delle lacrime cominciarono a scendere lungo le mie guance.
“Ti prego non piangere, ti dico che non c’è niente. È stato solo uno stupido errore!” Sospirai.
“Ti auguro solo di essere felice con lei.” Detto questo mi allontanai  da lui correndo. Joe mi aveva lasciato il polso, sapendo che ormai non aveva più possibilità. Mi aveva persa; per sempre.
 
 
E io che credevo che avesse davvero bisogno di tempo. Ero scappata via da tutto e da tutti, lasciando solo un biglietto a Nick con su scritto:
 
“Avevi ragione. Nella vita tutti abbiamo una seconda possibilità e io voglio giocarmela. Di’ a tutti che sto bene e di non preoccuparsi per me, tornerò prima di quanto voi vi accorgerete della mia mancanza. Non mi cercare, ti prego.
                                                                        Ti voglio bene, tua Maddie”
 
Volevo ricominciare con lui, ma evidentemente la nostra storia è giunta al capolinea. E dire che lo sapevo, sapevo che sarebbe andata a finire così. Quando mi disse che sarebbe stato via tanto tempo  per girare un film sapevo che sarebbe finita, ma non credevo così preso.
Diciamo che mi sono voluta illudere che la nostra storia potesse andare avanti quando invece si era già conclusa.
 
Scesi dall’aereo e mi avviai verso l’uscita della grande struttura. Su una panchina vicino all’uscita vidi Nick seduto come se mi  stesse aspettando. Gli avevo già detto che non c’era bisogno di preoccuparsi, che me la sarei  cavata da sola.
“Finalmente sei tornata! Non sai che spavento mi hai fatto prendere! Non sapevo dove fossi! Dai vieni che ti accompagno a casa.”
“Ho bisogno di stare sola.”
La mia risposta fu fredda.
“Come?”
“Voglio stare da sola.”
“ Va bene, ma almeno fatti riaccompagnare a casa.”
Nick sembrava deluso.
“Torno da sola. Non ti preoccupare.”
“Che cosa ti succede? Hai pianto?”
mi chiese notando forse i miei occhi gonfi.
“Non è successo niente, ok? Ho solo bisogno di stare da sola!” stavo per andarmene quando Nick mi prese per il braccio costringendomi  a continuare a parlare con lui.
“Sicura di stare bene? Perché non mi racconti che è successo? Magari hai solo bisogno di parlare.”
In quel momento, senza sapere bene quello che successe, mi rivoltai contro Nick urlando.
“Non ho bisogno di niente ok? Non ho bisogno di parlare, non ho bisogno di un passaggio, non ho bisogno di tuo fratello e non ho bisogno di TE! Ti è chiaro?!” urlavo e piangevo allo stesso tempo.
“Va bene. Bastava essere chiari fin dall’inizio.” Detto questo Nick si allontanò.
Mi sentii tremendamente in colpa per quello che avevo fatto. Avevo trattato male l’unica persona che mi era stata vicina, che per me c’era sempre stata.
Nei giorni seguenti provai a richiamare Nick più e più volte, ma senza ricevere risposta. Stavo male per Joe, perché avevo perso l’amore della mia vita, e stavo male per Nick perché avevo perso il mio migliore amico.
Sentivo di dover aggiustare le cose, almeno con Nick.
 
 
“Bravo Nick, bravi ragazzi! Per oggi è tutto, ci vediamo domani.”
Nick e i suoi compagni della band si allontanarono dal palco diretti ai loro rispettivi camerini. Durante il tragitto verso il suo Nick fece un incontro un po’ particolare.
“Ciao.” Dissi alle sue spalle. Nick si girò di scatto.
“Che cosa ci fai qui?” rispose Nick freddo.
“Posso parlarti?” Nick annuì.
“Andiamo.”
Ci avviammo verso il camerino di Nick.
Accomodati.”
“Grazie.”
“Allora,perché sei venuta qui?”
“Beh, non mi hai lasciato altra scelta. Ti ho chiamato un sacco di volte, ti ho mandato una cinquantina di messaggi e tu non hai risposto neanche a uno.”
“Beh, che ti aspettavi?”
“Senti, mi dispiace per come ti ho trattato l’altro giorno in aeroporto, ma non so che cosa mi sia preso. Tu non lo meritavi. Ti chiedo scusa, ti prego perdonami.”

Nick rimaneva in silenzio. Era seduto sul divano con la testa bassa e i gomiti sulle ginocchia. Continuava ad ignorare il mio sguardo.
“Ho bisogno di te, Nick. Adesso più che mai ho bisogno del mio migliore amico, cerca di capirmi.”
Ancora silenzio.
“Nick..” Mi interruppe: “Adesso ho bisogno io di stare un po’ da solo.”
“Va bene. Ciao Nick.”
Gli diedi un bacio sulla guancia e me ne andai. Nick rimase impassibile. Uscii da quella stanza con l’umore a terra.
Con una sola mossa falsa avevo perso il mio migliore amico.
 
Note dell’autrice:
Grazie a VeroJonasLover, fearless13 e a NCISquote per aver recensito.
VeroJonasLover: Grazie Mille per i complimenti! Mi fanno molto piacere! Per quanto riguarda la tua proposta di una storia vera e propria.. ti dico che ci sto lavorando. Arriverà presto! ;)
fearless13: Grazie per i complimenti! Sono contenta di averti sorpreso. :)
NCISquote: Grazie anche a te per i complimenti e anche a me sembra di conoscerti… MAH, chi lo sa! :) 

  
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