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Autore: Cohava    26/02/2011    2 recensioni
Questo è un missing moment di "Lettere a Georgiana", da inserire tra il capitolo 7 e il capitolo 8.
Ho voluto metterlo per mostrare un po' di più i sentimenti di Darcy, e le sue debolezze...tiè (scherzavo, amoruccio mio-XD)
Bè, che fate ancora qui? Buona lettura!
Cohava
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Lettere a Georgiana'
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        "Solo davanti alle diffficoltà della vita, andrò avanti con orgoglio e ostinazione
Null' altro mi resta,
Null'altro posso fare.
Sono solo
e vedo oscurità dinanzi a me.
Completamente solo,
ma una mano, oh, una mano, che soltanto mi indichi il cammino!"

Darcy posò la lettera di Georgiana e fece un respiro profondo. Dolce e remissiva come al solito, rimetteva ogni cosa al suo giudizio, ma il giovane non poteva negare di essersi comportato da stupido, negando la verità. Ed ora si era ritrovato ad essere corretto nei suoi errori dalla sorellina, colei che aveva allevato e che considerava quasi una figlia; le voleva molto bene, l'adorava, ma era terribilmente duro accettare il fatto di aver avuto torto: Fitzwilliam Darcy non aveva mai torto, tanto meno se ad aver ragione era una bambina! Non intendeva essere ingiusto con lei, era irritato contro sè stesso per la propria cecità.
Sospirò nuovamente ed osservò per qualche istante la pioggia che cadeva oltre la finestra. Certamente con un tempo del genere miss Elizabeth doveva essere a Longbourn, chissà che stava facendo? Forse leggeva, forse cuciva, magari era in compagnia delle sorelle e stava tentando di ignorare tutte le scempiaggini che uscivano di bocca alle minori... Mr. Darcy sussultò appena e scosse violentemente la testa: aveva deciso di non pensare più a quella ragazza! Eppure in certi momenti era così dannatamente difficile... Molte stanze della stessa Netherfield ne evocavano il ricordo, e il cuore innamorato del giovane prendeva spesso il sopravvento sulla ragione. Come adesso, e dopo aver tentato inutilmente di frenare il corso dei propri pensieri si ritrovò suo malgrado a immaginare la sensazione di passare la mano nei morbidi capelli di miss Elizabeth.
Miss Elizabeth intelligente e spiritosa. Miss Elizabeth di basso rango. Miss Elizabeth bellissima e gentile. Miss Elizabeth dai parenti sciocchi e volgari. Miss Elizabeth che gli faceva perdere la testa.
Darcy si alzò in piedi e cominciò a passeggiare nervosamente su e giù per la stanza, cercando di scacciare quel maledetto groppo alla gola che lo tormentava.
Aveva preso la giusta decisione, ne era fermamente convinto: non era una persona qualunque, lui, non poteva assolutamente disonorare la propria famiglia prendendo in moglie una donnaintelligente, bella, elegantedi ceto inferiore; la sua posizione non lo consentiva, così come il suo orgoglio, che sin da piccolo era stato abituato a considerare  per guidare le sue azioni. Quindi stava facendo la cosa giusta.
Peccato solo che non sapesse come diavolo fare.
Per distrarsi, riprese in mano la missiva e la rilesse, soffermandosi sulle frasi in cui la sorella, gentilmente, amorevolmente, si sottometteva alle sue decisioni e lo assicurava che non si sarebbe intromessa nella sua linea di condotta, com'era giusto che fosse. Giusto, sì, allora perchè stava avendo lo strano impulso di afferrare carta e penna per implorare Georgiana di consigliarlo e sostenerlo...? Inaudito! Fitzwilliam Darcy che supllicava, Fitzwilliam Darcy che implorava?! Quando mai?! Lui era Fitzwilliam Darcy, padrone di Pemberley, che dirigeva brillantemente una tenuta e aveva allvato una bambina da solo, lui, chiedere aiuto?!
Solo.
Questa parola lo colpì con la forza di un uragano. Sì, lui era solo, era solo da tanto tempo... per l'esattezza da cinque anni, quando suo padre si era spento pieno di fiducia nell'uomo sbagliato e dopo aver trasmesso a suo figlio quell' orgoglio che tanto gli era caro. Da allora Darcy era sempre stato solo, perchè era il migliore: se anche avesse potuto dimenticare l'orgoglio a chi avrebbe potuto chiedere consiglio? A sua sorella, così piccola, che aveva dovuto difendere? A mr. Bingley, allegro e ingenuo, che spesso necessitava del suo giudizio? No, era lui quello intelligente, che dava consigli. Ma se, per una volta, ci fosse stata una questione che neanche lui sapeva come risolvere?
L'uomo tornò alla finestra per guardare il temporale; ai suoi occhi, le gocce che scendevano dal cielo parvero lacrime, quelle lacrime che da molto, troppo tempo, non si permetteva di versare.
E quel giorno Fitzwilliam Darcy pianse in solitudine, vergognandosi altamente della propria debolezza ma sentendosi al contempo altamente liberato; e chissà, forse fu il pianto a dargli la consapevolezza di non potercela fare da solo, e a suggerirgli l'unica possibile soluzione (la meno disonorevole ai suoi occhi): risiedendosi allo scrittoio, prese una penna ed iniziò a scrivere una lettera
Lord Edmund Fitzwilliam, Fitzwilliam Park, Kent
Caro cugino...
Poco dopo sigillò il plico e lo consegnò ad un servitore perchè se ne occupasse. Si sentiva decisamente rasserenato: Lord Edmund era il maggiore tra i suoi cugini e aveva meritato innumerevoli volte la più alta stima, grazie alla sua saggezza e bontà; Darcy non dubitava che il suo aiuto sarebbe stato prezioso e si sentiva meglio, sapendo di poter contare su di lui. Quindi si recò nella biblioteca del castello e fece di tutto per non pensare a Elizabeth...

"Tu aspetti, lo so, un amico perchè
hai il cuore da affittare...
E aspetti, lo so, che lui spieghi a te
che cosa è mai l'amore
L'amore..." (Quindici anni quasi sedici, Tutti Insieme Appassionatamente")

Et voilà! Avevo promesso un missing moment ed eccolo quì, che ne pensate? La citazione di Tutti Insieme Appassionatamente mi sembrava appropriata, perchè Darcy ancora non sa cos'è l'amore e pensa che basti decidere di disinnamorarsi per tornare sereni come prima.
Questa one-shot si colloca temporalmente tra il capitolo 7 e il capitolo 8, precisamente un giorno prima dell'ultima lettera.
Non so bene come mi sia venuta, spero di aver dato un'idea abbastanza chiara di quello che è il carattere di Darcy secondo me anche se non mette molto in risalto la sua intelligenza; del resto, si sa, gli innamorati sono tutti mezzi tonti, no?
Per quanto riguarda il prossimo vero capitolo della long, temo che dovrete aspettare Sabato prossimo (ma non è detto) però entro uno o due capitoli ci sarà un momento clou: ci stiamo infatti appropinquando inesorabilmente al fatidico ballo a Netherfield! Ne vedremo delle belle, credete a me.
Ora, vi metto a parte di un primato: l'ultimo capitolo di Lettere a Georgiana ha avuto ben 4 recensioni!!! E' u  vero e proprio record per me, e di questo ringrazio di cuore Neremir, Ila96, Zia_Addy e Queeny :vi adoro!
A presto (ve lo prometto) con il capitolo 9 della long
Cohava
  
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