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Autore: Arwen297    28/02/2011    6 recensioni
Avevamo lasciato le nostre eroine poco dopo la vittoria contro Adrien. "Abenteuer in Wien" è il seguito della mia prima fanfic "Unite per l'Eternità". Vecchie fiamme e nuove liete notizie attendono Michiru e Haruka.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Haruka/Heles, Michiru/Milena, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Unite per l'Eternita''
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Desclaimer: I personaggi appartengono alla mente di Naoko Takeuchi e a chi detiene i diritti per la riproduzione (Mediaset) e la ristampa del Manga (GP Pubblishing). La trama è frutto della mia fantasia, gradirei quindi essere avvisata se dovete pubblicare la fan fiction su vostri siti o blog, previa attribuzione dei crediti alla sottoscritta. Il racconto che segue è stato pubblicato per la prima volta il giorno ………… su EFP il tuo sito di fan fiction. Qualsiasi altra base di pubblicazione, senza i dovuti crediti, è da considerarsi copia illecita dell’opera.

Note al racconto:  Il titolo in tedesco “Abenteuer in Wien”  corrisponde all’italiano “Avventura a Vienna” . La fan fiction che vi accingete a leggere è il proseguimento della mia prima fan fiction “Unite per l’Eternità” che potete trovare qui e di cui consiglio la lettura propedeutica che deve essere affrontata prima di iniziare questa. Non tanto perché altrimenti non capirete i contenuti, ma perché ci saranno alcune notizie e riferimenti di personaggi presenti nella prima, che potrebbero risultare così più chiari.

Note ai lettori: Chiederei gentilmente al pubblico maschile di non recensire, in quanto essendo fidanzata.

1^Capitolo: In bocca al lupo Milena

Era ormai Ottobre inoltrato, le splendide giornate di sole estive avevano lasciato spazio alle umide e piovose giornate autunnali, le vacanze erano finite per tutti e la loro fine era stata accolta in svariati modi dalle sue amiche: Amy che fin dai tempi delle superiori era una studentessa modello, era contenta di iniziare un nuovo anno accademico, dopo le superiori infatti aveva deciso di iscriversi a Medicina ed era ormai al terzo anno, senza aver lasciato indietro neanche un esame e collezionare così una colonna di voti a dir poco eccellenti sul suo libretto degli esami. Banny alla quale piaceva dormire invece aveva affrontato l’arrivo di Ottobre come un imminente tragedia: aveva infatti incominciato il suo nuovo lavoro, il quale consisteva nel fare da commessa in una gioielleria.

Per Milena invece quell’Ottobre e il successivo Novembre sarebbe stato il mese che probabilmente le avrebbe cambiato la vita in meglio, avrebbe infatti realizzato uno dei sogni che coltivava fin da bambina: riuscire a sfondare nel campo musicale non solo giapponese ma anche europeo. Ragion per cui ancora non riusciva a dimenticare l’emozione che aveva provato ormai quindici giorni indietro quando Heles dopo aver risposto al telefono le aveva passato il direttore dell’Orchestra Filarmonica di Vienna che le chiedeva se era disponibile per una serie di quattro concerti nel mese di Novembre appunto con l’Orchestra Viennese in uno dei teatri di maggior prestigio in Europa. Ecco spiegato il motivo per il quale stava preparando le valige, sarebbe stata via per un mese e mezzo, e aveva quindi necessariamente riempire due valige con le sue cose; valige che si andavano ad aggiungere alle due di Heles. La sua compagna infatti l’avrebbe seguita a Vienna, avevano stipulato un patto dopo la telefonata del direttore: Heles si sarebbe assorbita un mese di full immersion nella musica classica, senza potersi rifugiare in garage dietro le moto, a patto che al ritorno lei accettasse di andare in giro in moto con la motociclista, e l’espediente aveva funzionato fin troppo bene. Milena sospirò, erano già le sette, ed era giunto il momento di prepararsi: le sue amiche avevano fatto una specie di festicciola di in bocca al lupo per quella sera visto che il volo per Vienna sarebbe partito il giorno dopo alle otto del mattino, ciò voleva dire che alle sei massimo le sei e mezza dovevano trovarsi in aeroporto per effettuare il check-in e la pesatura dei bagagli per l’imbarco, il violino lo avrebbe infatti portato con se sull’aereo per evitare che si danneggiasse visto che gli operatori non ponevano molta attenzione nelle operazioni di scarico e carico delle valige sull’aereo.

Per la serata con le amiche aveva deciso di indossare un vestitino in seta color avorio che veniva allacciato dietro il collo lasciandole le spalle completamente libere e una piccola fessura appena sopra il seno, la gonna invece era piuttosto larga, non di quelle aderenti e arrivava poco sotto la metà coscia; completò il tutto con degli stivali al ginocchio con tacco dodici dello stesso colore dei collant e della borsa: il nero.

Si diresse quindi nell’ingresso trovando le altre tre sue coinquiline, Heles nonostante fosse comunque un’uscita serale si limitata a indossare un paio di jeans una maglia e una giacca, senza farsi troppe domande su cosa fosse giusto mettere.

“ Mile ovviamente la promessa che mi hai fatto della moto parte da oggi stesso” le disse Heles porgendole il casco

“Ma no stasera no, ti sembra che sono vestita nel modo adatto per andare in moto? Poi ho anche il cappotto nero che è stretto e mi si romperanno i collant” protestò lei

“E’ un dato di fatto Mile, tu non sarai mai vestita nel modo adatto per andare in moto, per lo meno stasera hai la gonna corta” rispose Heles sorridendo trionfante “Su niente storie” concluse con espressione divertita.

“Be allora noi vi raggiungiamo in macchina” si intromise Sidia mettendosi il cappotto

“Qual è il locale?” chiese Heles

“E’ il locale quello dove lavora Moran, ma non il bar L’Orientale davanti alla torre di Tokyo” rispose Ottavia inaspettatamente, vedendo che Sidia non sapeva rispondere. “ Lo so perché ho sentito Chibiusa” concluse.

Dopo aver chiuso casa il quartetto si avviò verso il garage dove c’erano sia la macchina che la moto.

“Puoi almeno andare piano?” sbottò Milena dopo essersi seduta nel miglior modo possibile per non rovinare il vestito sulla moto.

“Ci proverò ma non ti garantisco niente” rispose Heles beccandosi uno sguardo dal quale molto probabilmente sarebbero usciti dei fulmini se solo avessero potuto, prima di salire in moto a sua volta e accendere la moto. “Ci vediamo al ristorante allora, a dopo” disse alle altre due in macchina prima di accelerare diretta verso l’uscita del garage e sentendo la stretta di Milena attorno alla vita farsi più rigida.

Dopo circa mezz’ora passata a sfrecciare nel traffico cittadino che a quell’ora era sempre intenso per via del rientro a casa dei lavoratori, arrivarono nel locale indicato da Ottavia e trovarono già il gruppo di Banny seduto al tavolo prenotato dall’occasione.

“Ciao ragazze!” esclamò allegra Bunny

“Ciao a tutte” rispose allegramente Heles, mentre Milena si sedeva nel posto libero accanto a Amy aveva lo stretto bisogno di sedersi su una sedia normale che stesse ferma a contatto con il terreno: Heles infatti si era divertita a dare gas più del necessario alla moto raggiungendo forse una velocità un po’ troppo elevata per i suoi gusti personali, ma che a quanto pareva equivaleva ad andare piano secondo i canoni della motociclista. Heles dal canto suo non tardò a raggiungerla sedendosi nel posto alla sua destra.

“Ma ci sono anche Akane e le altre?” chiese Milena dopo aver fatto un rapido conto dei posti ancora liberi, i Three Lights e la loro Principessa infatti erano nuovamente partiti qualche giorno dopo che lei aveva ricevuto la convocazione, per fortuna del suo gruppo dato che Heles aveva tirato frecciate fino al momento dei saluti a Seya, Yaten e Taiki che ovviamente non c’erano andati leggeri con le risposte.

“ Si dovrebbero arrivare anche loro se non sorgono problemi all’ultimo minuto, ma comunque se così fosse ci avvisano Akane ha il cellulare di Banny” le rispose Morea.

“Be allora Milena sei agitata per la partenza?” le chiese Marta.

“No sinceramente nonostante tutte le ore che passeremo domani in aereo non sono molto agitata, credo che lo sarò molto di più quando farò il primo concerto”

“Non sai quanto ti invidio sarai vicina a Parigi capitale della moda, voglio dire, la Francia e l’Austria sono vicine!” le rispose Marta.

“ Si in un certo senso si” rispose la violinista

Dopo circa dieci minuti all’arrivo della parte mancante del gruppo seguita da Sidia e Ottavia, Moran si avvicinò al tavolo per prendere le ordinazioni, la cena era basata sui piatti tipici della cucina giapponese, che tuttavia ad Akane erano per lo più sconosciuti, a parte gli Onigiri infatti non aveva assaggiato nient’altro di quello che fu portato in tavola da Moran e dalla sorella.

“Abbiamo pensato che visto che per un mese mangerete altre cose, era giusto che vi riempivate di pietanze giapponesi” commentò Banny allegra “Cioè ad essere sincera l’ho pensato solo io”

“ Per me lo sai che va bene qualsiasi cosa per quanto concerne il mangiare” le rispose Milena.

La serata passò in modo piuttosto tranquillo e il tavolo divenne presto abbastanza rumoroso per via di qualche bicchiere di vino che veniva riempito ogni tanto, soprattutto da chi non doveva guidare rientrando a casa. Moran dopo aver finito di servire passò nuovamente al tavolo per dare l’in bocca al lupo a Milena, perché a quanto pare aveva saputo al momento della prenotazione il motivo di quel ritrovo del loro gruppo nel locale che nel frattempo si era riempito di gruppi d’amici che avevano l’intenzione di passare un giovedì sera diverso dal solito.

Durante la Cena Milena attaccò a parlare animatamente con Kristel, una delle ragazze del gruppo di Akane con la quale aveva approfondito in quel mese circa la conoscenza, scoprendo che avevano un paio di cose in comune, soprattutto per quanto riguarda i gusti musicali, anche se Kristel aveva pian piano scoperto che anche il rock era un ottimo stile di far musica, soprattutto quando hai bisogno di qualcuno che ti tira su il morale, ma rock escluso aveva un buon senso critico della musica classica e contemporanea.  Era talmente presa dalle chiacchiere da non sentire nemmeno Heles che si alzava per andare a esplorare il locale e scambiare quattro chiacchiere con Moran, tanto che quando si girò per dire qualcosa alla sua compagna rimane quasi stupita della sedia vuota al suo fianco, e iniziò ad esplorare con lo sguardo il locale in una silenziosa ricerca.

“ E’ meglio se corri a marcare il territorio” era Marta, alla quale non era sfuggito il suo perlustrare la sala

“Cosa scusa?” le rispose Milena

“Guarda li” concluse Marta indicando un punto alle spalle della ragazza. E in effetti dopo essersi girata Milena non tardò un minuto a scorgere Heles dall’aria un po’ seccata che tuttavia non riusciva a togliersi di dosso una ragazza alta più o meno quanto lei, e dal fisico piuttosto formoso, dai capelli neri e vestita in modo piuttosto provocante. Fu una questione di secondi quella che vide la violinista alzarsi per andare a prendere sotto controllo la situazione con passo piuttosto deciso, anche perché non poteva nasconderlo a se stessa: la visione di quella scena le aveva dato piuttosto fastidio.

“Amore mi presenti la tua nuova amica” disse con tono falsamente ingenuo  passando il braccio dietro la schiena di Heles e fulminando con lo sguardo la ragazza che aveva davanti.

“ Lei è Emily” disse Heles, con un tono che sembrava imbarazzato.

“Milena piacere” rispose lei gelida

“Si ma è meglio dire che sono la ex di Heles, ci siamo lasciati qualche mese prima che lei scendesse così in basso, cioè voglio dire, Heles meriterebbe molto di più” rispose Emily squadrandola dall’alto in basso, ma come si permetteva di insinuare anche minimamente che Heles mettendosi con lei era scesa più in basso piuttosto che quando stava con quella sorta di troione che era davanti ai loro occhi?

“ Può darsi che il livello superiore, non la soddisfava poi così bene sotto le lenzuola, lo conosci senz’altro il detto: “Tutto fumo e niente arrosto” vero?” rispose Milena con un sorriso angelico stampato sul volto, per poi godersi l’espressione basita e il nervoso che si dipinse subito dopo per il senso della risposta che aveva ricevuto sul volto di Emily “Heles forse è meglio se torniamo al tavolo con le altre che ne dici?”

“Si ok..come vuoi tu…be allora ciao Emily” rispose l’altra cercando di mascherare l’imbarazzo con il suo orgoglio smisurato.

“ Poi mi devi dire dove hai beccato una ragazza di quel tipo, si vede da chilometri di distanza che è una ragazza di facili costumi, basta solo vedere come si veste” iniziò a brontolare Milena.

“Sei gelosa forse?” le domandò divertita la bionda

“Forse..” ma più che gelosa era stata punta sull’orgoglio che aveva, abituata com’era a ricevere complimenti su complimenti, ed essere svalutata da una che non doveva neanche permettersi di paragonarsi a un ragazza quale era lei, visto il modo in cui era vestita Emily.

“Sei gelosa… sei gelosa ah ah ah ah” la prese in giro Heles, Milena infatti di rado mostrava quel sentimento nei suoi confronti, era un sentimento che non andava per nulla d’accordo con il carattere della musicista.

“Ma dove eravate finite? Aspettavamo voi per il dolce e il caffè” chiese loro Bunny appena raggiunsero il tavolo dove avevano cenato.

“Sono andata a marcare il mio territorio d’azione” rispose Milena facendo l’occhiolino a Marta, e facendo dipingere un’espressione di quella che non ha capito niente a Bunny.

“Che vuol dire?” chiese Banny

“ Niente diciamo che ci sono troppe zanzare nel locale stasera” come sempre Milena quando voleva riusciva a parlare per metafore come se si trattasse di parlare la sua lingua madre, cosa che Banny odiava anche quando si doveva avvicinare una battaglia contro i nemici. Tuttavia non riuscì a ribattere per via della torta che era arrivata al tavolo di forma rettangolare, decorata con panna e frutti di bosco in cima e una scritta in cioccolato corsivo: “In bocca al Lupo Milena”.

“ Ragazze ma non dovevate! Bastava anche solo la cena insieme”

“La offre la casa la torta, qualcosa per augurarti l’imbocca al lupo dovevamo pur fare anche noi no?” le rispose la sorella di Moran

“Grazie allora” sorrise lei

“Si ma qualche foto è di rito ora è!” esclamò Heles tirando fuori la macchina fotografica.

La restante parte della serata passò tra commenti alla torta, e la moltitudine di scatti che avrebbero ritratto ciascun momento, a indiscrezione di Heles che si era auto nominata fotografa della serata così da avere la scusa per non comparire in nessuna foto o quasi. Presto però arrivò il momento almeno per Heles e Milena di rientrare per riposarsi, visto che da li a poche ore avrebbero avuto l’imbarco per il volo, e quindi salutarono tutti, Ottavia e Sidia rimasero invece ancora un po’ a chiacchierare con le loro amiche prima di raggiungerle in macchina dopo circa un’oretta. Arrivata a casa Milena controllò per l’ultima volta le sue due valige per controllare di aver messo tutto il necessario per i quasi due mesi che sarebbe dovuta stare lontano da casa, poi andò velocemente a togliersi il trucco e a lavarsi i denti in modo da mettere in valigia anche la trousse, dopo di che chiuse la cerniera dei due trolley.  Heles dal canto suo era già nel letto che stava sonnecchiando perché aveva terminato di fare le valigie quello stesso pomeriggio, ragion per cui una volta raggiunta la sua compagna nel letto Milena fu costretta a limitarsi solamente a darle il bacio della buona notte  e a spegnere la luce.


   
 
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