Crossover
Segui la storia  |      
Autore: Delgalex    01/03/2011    1 recensioni
è un crossover che narra su come potessero essersi svolte le vicende del manga Bleach se al posto del protagonista Ichigo ci fosse stato Sawada Tsunayoshi, altrettanto protagonista del manga katekyo Hitman Reborn, si giocherà sul fatto che il carattere dei due ragazzi è molto differente quindi si potrà notare come il corso della storia possa prendere una strada uguale, diversa o simile all'originale.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                                Reborn of a Shinigami
capitolo 1:Il destino di uno shinigami 

prologo:
è una notte calma e tranquilla nella città di karakura il cielo è splendente per l’enorme quantità di stelle visibili quella notte, non si vede nemmeno una nuvola e la luna illumina il paesaggio dando quasi l’impressione che non sia notte profonda.
Nel silenzio ininterrotto e nella calma fin troppo sospetta l’unico movimento è quello di una farfalla del colore più nero della notte, stranamente sembrava riflettere della luce della luna e trascinava a se una scia luminosa, compie insolite traiettorie; volando per cielo e per terra arriva ad aggirarsi attorno ad un palo della luce.
Lì, apparsa da non si sa ancora dove, una ragazza mora, magrolina con un kimono completamente nero e una katana appoggiata al fianco sinistro plana delicatamente sopra il palo, la farfalla si posa nel suo dito quasi avesse trovato un posto di ristoro dopo un lungo e faticoso viaggio, appare tranquilla e rilassata ma comunque seria e decisa, chiude gli occhi… un momento di silenzio, fa un respiro profondo poi li riapre, la farfalla riprende il volo e parte fino a scomparite tra le tenebre della notte:
ragazza misteriosa: “è vicino..”
la notte passa, siamo sul primo pomeriggio nell’orario in cui i ragazzi escono da scuola, ci sono 3 ragazzi, i soliti bulletti prepotenti che se ne sfottono di tutti e tutto, insolenti e presuntuosi, molto probabilmente hanno di nuovo marinato la scuola perché stanno camminando nella direzione opposta, al lato della strada vicino ad un palo della luce sul marciapiede c’è una piccola bottiglia di vetro con un paio di fiori all’interno, sembra una dedica a qualcosa.
Uno dei tre passandoci vicino la urta e la fa cadere, gli altri due ridacchiano:
ragazzo: “haha Geko hai fatto cadere il barattolo di quella ragazzina”
ragazzo: “cosa vuoi che me ne interessi in fondo è solo una bottiglia”
ragazzo: “si hai ragione, andiamo da mio zio che ha comprato una nuova moto, se è ubriaco possiamo prendere le chiavi…”
Mentre i tre si allontanano un ragazzino un pochettino magrolino si avvicina alla bottiglia rovesciata, la raccoglie e la ripone delicatamente dove si trovava prima:
Tsuna: “hey Miko-chan mi scuso per quei tre tizi di prima, sono degli scemi e non hanno rispetto per niente e nessuno avrei voluto dirglielo in faccia ma loro sono in tre e io sono uno solo”
Dal nulla compare dal marciapiede quello che sembrava lo spirito di una ragazzina, era molto giovane con le trecce e una gonna decorata, aveva nella fronte una ferita dalla quale usciva del sangue ormai essiccato:
Miko: “non ti preoccupare nii-chan in fondo io sono un fantasma e nessuno può vedermi, tu sei l’unica persona che è in grado di farlo nii-chan, ti ringrazio per tutto quello che fai per me”
Miko era il fantasma di una giovane ragazza investita da un pirata della strada mesi fa, la bottiglia era un ornamento in onore alla memoria dell’incidente lasciato probabilmente da suoi parenti, chiama Tsuna nii-chan ma non è veramente suo fratello, lo fa perché è l’unica persona con cui parla, Tsuna invece è un ragazzo che frequenta la prima superiore, è fin troppo insicuro e timido e non è coraggioso, fin da piccolo ha iniziato a percepire presenze soprannaturali ma è solo da poco tempo che riesce a vedere i fantasmi, come lo faccia ancora non si sa, probabilmente l’unica soluzione è che con questo dono ci si nasce e basta.
Tsuna: “ma figurati Miko-chan, per me è un piacere farlo”
Miko: “nii-chan tornerai a trovarmi?”
Tsuna: “ma certo, domani ti porto dei fiori nuovi che questi si stanno appassendo”
Miko: “waaa, graziedi cuore nii-chan”
Pensiero di Tsuna: “mi chiamo  Sawada Tsunayoshi ma i miei amici mi chiamano Tsuna,  ho 14 anni e frequento il primo anno della scuola superiore, e posso vedere i fantasmi”
Fine prologo…
È di nuovo notte, Tsuna dorme nel suo letto dopo una giornata di scuola passata a sonnecchiare e a prendere brutti voti come sempre, la notte è l’unico momento che lo rilassa e tormenta allo stesso tempo, a lui piace molto dormire ma sa anche che fra poche ore si sarebbe dovuto rialzare per andare a scuola, i soliti complessi che si pone.
Ad un certo punto la fisestra si apre, Tsuna si sveglia bruscamente, dalla finestra entra quella stessa ragazza dal kimono nero, leggiadra come una piuma entra di soppiatto nella  stanza, incurante quasi che la presenza di Tsuna che la guarda incredulo e anche spaventato non conti nulla, Tsuna è terrorizzato, si racchiude tra la coperta e il cuscino, non riesce a parlare e trema come un bambino, gli unici suoni che riesce ad emettere sono qualcosa di simile a:
Tsuna: “m-ma… t-tu… insomma chi s-sei?
Niente... la ragazza lo ignora, anzi non lo sta ignorando, è proprio fuori dalla sua concezione il fatto che Tsuna possa vederla quindi non ci fa caso.
Tsuna con l’ultimo rimasuglio di coraggio che gli era rimasto grida con voce però flebile:
“A-Allora! Insomma p-parla!, c-chi sei? E da dove vieni?!”
La ragazza si gira per un secondo verso Tsuna, ma per lei è impossibile che un normale ragazzo possa averla vista, “probabilmente starà parlando con qualcun altro” questo è il suo pensiero,  Tsuna impaurito ma anche indispettito le tira un cuscino che la colpisce sulla nuca
Tsuna: “haaaa! Scusami ti prego, non volevo farlo non uccidermi ti imploro…”
Rukia: “ma… tu puoi vedermi?
Si avvicina insospettita la ragazzo
Rukia: “avanti parla, come mai puoi vedermi?!”
Tsuna: “e io che ne so, ho due occhi è per quello che vedo le cose, ah un momento, sei un fantasma? Io li posso vedere ma è una cosa insolita e strana per un ragazzo normale”
Rukia: “un fantasma… ma allora…”
Rukia viene interrotta bruscamente da una grossa scossa
Rukia: “è molto vicino, presto ragazzino nasconditi”
Tsuna: “non ci capisco niente ma quando si tratta di nascondermi non me lo faccio ripetere due volte”
Ad un certo punto dalla cameretta appare un mostro terrificante, è talmente grosso che sta a malapena nella stanza, ha un grosso buco nel petto all’altezza del cuore, la faccia è ricoperta da una maschera completamente bianca dall’aspetto cupo e terrificante, si guarda attorno e sembra fiutare l’odore di Tsuna, infatti incurante di Rukia la quale brandisce già da tempo la spada, si gira verso il letto sotto il quale si nasconde goffamente il giovane, il mostro solleva senza nessuno sforzo il letto, guarda negli occhi Tsuna, anche lui lo guarda in quelli che dovrebbero essere i suoi occhi, ma non sono occhi, sono vuoti e profondi, se li guardi per troppo tempo puoi annegare nella disperazione che dilania e fuoriesce da quel mostro.
Rukia: “insomma che ci fai ancora li? Scappa idiota!”
Tsuna: “non posso”
Rukia: “perché?”
Tsuna: “perché sono pietrificato dalla paura”
Rukia: “idiota!”
Rukia salta di soppiatto dietro il mostro, con la spada ferma nelle mani affonda un fendente deciso sul suo torace, il mostro grida di dolore e svanisce nel nulla.
Tsuna tormentato dallo stress venutosi a creare sviene…
Passano pochi minuti, Tsuna finalmente riprende i sensi, per un momento pensa che tutto quello che ha vissuto fin’ora non era nient’altro che un brutto incubo, niente ragazze misteriose, niente mostri terrificanti niente di tutto questo, per un momento pensa che per ora il suo unico problema è che non sia già troppo presto per andare a scuola, poi piano piano i ricordi iniziano ad affiorarsi, si ritrova legato da una forza misteriosa sopra il letto ormai distrutto, la ragazza misteriosa è seduta sulla sedia della scrivania.
Rukia: “finalmente ti sei svegliato, te l’ha mai detto nessuno che sei un gran fifone?”
Tsuna: “ho finito di tenere il conto delle persone che me lo hanno detto a 400 mila, ma che cavolo, dimmi tu chi sei, cosa ci fai e che diavolo vuoi dalla mia vita!”
Rukia: “beh..”
Tsuna: “e anche cosa era quel mostro!”
Rukia: “allora…”
Tsuna: “ e anche…”
Rukia: “stai zitto e fammi parlare!!”
Tsuna: “scusa non trucidarmi”
Rukia: “certo che sei proprio un fifone, comunque mi sembra giusto che io ti riveli tutto ciò, io sono Kuchiki Rukia e sono uno shinigami
Tsuma: “s-shinigami??”
Rukia: “esatto, noi shinigami svolgiamo un compito molto importante, ti spiego in parole povere, quando una persona muore sono 2 le cose che possono accadere alla sua anima, se in vita non ha lasciato nessun rimpianto può andare nella soul society o all’inferno a differenza delle azioni che ha compiuto nella vita passata, se invece ha rimpianti o cose non compiute la sua anima rimane qui sulla terra, ti sarà mai capitato di incontrarne una date le tue capacità no?”
Tsuna: “si continuamente”
Rukia: “bene, la cosa che penso, dalla reazione di prima, tu non sappia ancora è che qui in questo mondo oltre alle anime di esseri umani con rimpianti, che noi chiamiamo per convenienza plus, esistono altre anime di mostri che si cibano di queste ultime, che noi chiamano Hollow, tutto chiaro?”
Nel frattempo Rukia aveva illustrato il racconto con disegni fatti da lei con pennarelli e un foglio di carta abbastanza brutti e buffi, parevano fatti da bambini delle elementari.
Tsuna non può fare a meno che notare gli orribili disegni dello shinigami ma avendo paura della reazione che potesse scaturire non li commentò.
Tsuna: “ehm s-si credo di aver capito ma è tutto così impossibile da capire”
Rukia: “cosa è impossibile? Mi vedi no? Non ti servono altre spiegazioni, piuttosto, ora ti libero dall’incantesimo che ti ho fatto, ora dovresti riuscire a muoverti”
Con un movimento delle mani Rukia sblocca le braccia di Tsuna le quali erano immobilizzate, ora può di nuovo muoversi
Tsuna: “sono ancora molto confuso, quel mostro, l’hollow di prima, l’hai ucciso vero?”
Rukia: “sarebbe bello se fosse vero, ma non è così, si è solo trasferito nella dimensione parallela dalla quale proviene, tra un momento all’altro tornerà per attaccarci di nuovo
Tsuna: “per fortuna che i miei  oggi non sono presenti ma sono andati a dormire dalla nonna.
Improvvisamente il mostro si ripresenta, prima si sente un forte urlo e poi appare alle spalle di Tsuna.
Rukia: “questa volta ce l’ho, non può sfuggirmi”
Rukia sta per affondare il fendente dietro la nuca dell’hollow, ma questi con una zampata spinge il povero Tsuna fuori dalla finestra, Rukia poteva benissimo mettere fine allo scontro uccidendo l’hollow ma si precipita fuori dalla finestra per salvare Tsuna, purtroppo afferrandolo abbassa bruscamente la guardia, l’hollow ne approfitta e la attacca da dietro con un morso sulla spalla e sul torace, scorre del sangue dalla ferita di Rukia.
Tsuna: “cazzo! È colpa mia, non è possibile non puoi morire, solo per avermi salvato non ti può succedere tutto questo, ti prego rispondi!”
Rukia respira affannosamente
Rukia: “dimmi ragazzo, ti senti in colpa per quello che è successo?”
Tsuna: “Sì”
Rukia: “ti sembra ingiusto tutto questo?”
Tsuna: “Sì”
Rukia: “perché è successo tutto questo? è il destino? Doveva accadere per forza?”
Tsuna: “era destino che quel mostro mi attaccasse, era destino che ti incontrassi, era destino che accadesse tutto ciò, ma se ora sei in fin di vita è soltanto colpa mia perché sono un pezzente senza un minimo di coraggio”
Dagli occhi di Tsuna scendono lacrime di paura mischiate a lacrime di frustrazione
Rukia: “molto bene ragazzo, ora dimmi, vuoi impedire che possa finire nel peggiore dei casi?”
*****Tsuna: “sono sempre stato un fifone, a scuola fuggivo dai bulli e ho sempre avuto una paura terribile di tutto, non sono mai riuscito a confessarmi alla persona che mi piace, ma mi sono stufato, non voglio che una persona o uno shinigami muoia solamente per colpa mia, non lo accetto! Perciò se solamente esiste una minima possibilità che io possa rimediare a tutto questo allora ti prego, lascia che ci provi”
Questa è la prima volta che Tsuna dimostra un pò di carattere, sembra diverso dal solito fifone di sempre, forse questo è dovuto allo stress e alla situazione estrema di pericolo ma ha una luce nuova negli occhi
Rukia: “allora quello che dovrai fare… è di accettare i miei poteri, diventa tu stesso uno shinigami e uccidi quel mostro
Tsuna: “c-cosa? Ma.. ma..”
Rukia: “non perdere il carisma che ti è apparso! Decidi con l’istino!”
Dentro il cuore di Tsuna ora pervadono mille emozioni differenti, sembra scoppiare dalla situazione che è venuta a crearsi, ma ad un certo punto si calma, ora è deciso più che mai, la sua mente è calma ma il suo cuore sta impazzendo.
Tsuna: “IO, Sawada Tsunayoshi voglio il potere per poter far fuori quel mostro!”
L’hollow che nel frattempo non è a non fare niente è sempre più vicino ai due, si sta accingendo per attaccarli
Rukia: “vedo che hai fatto la decisione giusta, ci vediamo ..”
Rukia con la sua ultima forza trafigge il petto di Tsuna con la sua katana, improvvisamente quest’ultimo si illumina, Tsuna è stato trafitto ma non sente dolore, non esce sangue, riesce a sentire solo calore, l’hollow è vicinissimo, sta per addentare la povera Rukia la quale è svenuta dallo sforzo, ad un certo punto al mostro si stacca un braccio, sembra quasi fosse stato portato via volontariamente tanto netta e precisa è la ferita, da dietro sorprendentemente Tsuna indossa un kimono completamente nero, ha una spada enorme e goffa, è stato lui a provocare quel taglio all’hollow
Tsuna: “Rukia, non so combattere, ho paura e sto tremando, la mia mano non si muove, la spada è troppo pesante per essere sorretta, ma ti ho fatto una promessa che avrei sistemato quel mostro quindi DEVO farlo!”
L’hollow si precipita furiosamente verso di lui, Tsuna con un fendente gli porta via l’altro braccio
Tsuna: “questo è per il mio letto!”
Ora la gamba
Tsuna: “questo è per avermi fatto cadere dalla finestra!…”
Adesso si prepara per sferrare il colpo di grazia, impugna la spada con entrambe le mani e tenendola più stretta che può lo colpisce alla testa e lo uccide
Tsuna: “Questo è per Rukia!”
Il mostro è sconfitto, tsuna non riesce ancora a credere ai suoi occhi, è ancora il solito fifone di sempre ma ciò nonostante è riuscito ad uccidere un hollow tutto da solo, si precipita da Rukia la quale non è morta, il suo kimono non c’è piu e indossa un abito bianco lungo fino alle caviglie, sembra avere perso tutti i suoi poteri.
 
Questa è la fine della storia per ora, la vita di Tsuna è stata sconvolta dall’incontro di uno shinigami di nome Rukia, d’ora in poi nulla sarà più come prima 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: Delgalex