Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: SimmyLu    11/01/2006    2 recensioni
Esiste veramente qualcosa di assolutamente imperfetto o completamente perfetto? Che differenza c'è in fondo fra il bianco e il nero?
Genere: Malinconico, Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Don’t Say A Word


... di Simmy-Lu ...




Capitolo Primo: LA SERA


Forse perché della fatal quiete
Tu sei l’immago a me sì cara vieni,
O Sera!

[Ugo Foscolo, "Alla Sera"]





Così come il Sole si ritira dietro l’orizzonte trascinando silenziose le ombre sempre più sottili e lunghe, deformando forme ed oggetti in improbabili mostri crepuscolari, così le piccole bestie diurne si eclissano previdenti per evitare il terrore delle fiere che si muovono solo nelle tenebre.
Ma nell’acqua c’è sempre il pesce che nuota contro corrente; per spirito d’intraprendenza o semplice stupidità.
Un piede nudo davanti all’altro, una figura scura avvolta in un lungo mantello avanzava veloce sulla salita d’erba umida al cui culmine si stagliava imponente, contro il cielo del tramonto, il castello di Hogwarts.
Proveniva dalle oscurità della Foresta Proibita e sembrava trascinare con se il buio delle fronde scure degli alberi, cosa assolutamente innaturale.
Sotto i piedi scalzi era piacevole il contatto con il verde umido e il muschio sopra le pietre; e la figura nera avanzava senza esitazione verso la scuola, precisa e sicura come la sua meta.
Quando il suo percorso si fece meno ripido, aumentò l’andatura cominciando a correre furtiva, lasciando che l’orlo del mantello carezzasse incurante l’erba calpestata dai piedi candidi.
Era sempre piacevole percorrere la salita che portava al castello a quell’ora della sera; ed era sempre piacevole andare ad Hogwarts, il viaggio generava una strana ed indecifrabile eccitazione.
Ed anche paura. Sottile come la lama di un coltello, ma altrettanto affilata e letale; l’amava per questo.
Adorava quella sensazione elettrizzante perché sapeva che ne aveva il controllo, anche se non totale.
Scese da una piccola altura per attraversare il sentiero velocemente, scivolando silenziosa sulle rocce bagnate dall’umidità.
Avvolta nel lungo mantello nero, la figura dai piedi scalzi si affrettò verso le mura del castello attraversando uno spiazzo al cui centro vi era una piccola statua; oltrepassò la scultura consunta e, superate le pietre, si ritrovò sul prato verdeggiante che scendeva ripido ad incontrare uno dei muri del castello.
Scivolò ancora seguendo l’andatura del terreno e successivamente spiccò un salto che le fece scivolare all’indietro il cappuccio del mantello rivelando un lunga capigliatura corvina e permettendole di raggiungere un’angusta finestra ben conosciuta.
Come se il tempo avesse rallentato i suoi battiti vitali, lentamente e con grazia entrò nella stanza proprio grazie a quella finestra lasciata appositamente accostata.
Si sedette silenziosa sul piccolo davanzale interno della camera, le mani composte sul grembo; il mantello, troppo grande per la sua figura minuta, aveva l’interno rosso e faceva risaltare l’abito niveo che, con negligenza, copriva le fattezze di una giovane e bella donna.
Non disse nulla, limitandosi a starsene lì seduta in silenzio osservando l’uomo seduto alla scrivania, intento nel suo lavoro.
Non c’era bisogno di parlare, perché lui sentiva.
Lui sentiva sempre.
Sapeva già che era arrivata, anche se non aveva fatto alcun rumore.
Il camino della stanza era spento e l’unica fonte di luce erano poche candele sul tavolo su cui l’uomo dai capelli neri scriveva concentrato e la debole luminescenza proveniente dall’angusta finestra aperta.
«Chiudila o congelerò.» disse senza distogliere lo sguardo dalle pergamene sotto il suo naso.
La donna vestita di bianco scese dal davanzale appoggiando delicatamente i piedi nudi sul freddo pavimento, si girò e chiuse la finestra per poi andarsi ad accomodare su una vecchia poltrona vicino ad un secondo tavolo da lavoro sul quale borbottavano e sbuffavano numerose ampolle di forme diverse e dai contenuti altrettanto vari e curiosi.
C’era anche un interessante meccanismo formato da tubicini di vetro trasparente che si articolavano in più percorsi prima di far gocciolare, ad intervalli regolari, il loro contenuto all’interno di una bottiglia panciuta dalla quale proveniva in vago odore di zolfo.
«Se hai freddo, perché non accendi il fuoco?» domandò la giovane donna tirando verso di se le ginocchia e abbracciandosi le gambe in modo che i piedi poggiassero sull’orlo della poltrona.
«Non esageriamo.» rispose l’uomo dando una rapida occhiata alla sua ospite.
Sembrava una ragazzina nel fiore degli anni, coi capelli lisci e selvaggi e i piedi un po’ sporchi d’erba e fango sembrava un elfo appena uscito dal bosco; guardandola non le si poteva dare più di vent’anni.
Ma lo sguardo dell’uomo non si soffermò su di lei quanto sulla voluminosa borsa che portava sotto il mantello.
«Mi hai portato quello che ti ho chiesto?» domandò sbrigativo prima di tornare a scrivere su una lunga pergamena giallo pallido, ma non c’era bisogno di chiederlo, conosceva la risposta.
«Certo. Da quando mi ritieni così poco affidabile, Severus?» disse la ragazza in tono confidenziale, senza scomporsi.


[…] e mentre io guardo la tua pace dorme
quello spirto guerrier ch’entro mi rugge.

[Ugo Foscolo, "Alla Sera"]




Fine Primo Capitolo.



N.d.A.: Salve a tutti! Questa è la mia prima fanfiction su Harry Potter e spero che non risulti una vera schifezza! Ci sono molto affezionata perché vaga fra le idee delle cose da scrivere da un bel po’ di tempo… tanto che nella mia testolina malata si è già tutta delineata! L’unica cosa su cui io e la mia testolina siamo un po’ in dubbio è la fine… ci sono due idee un po’ diverse, ma siamo solo al primo capitolo e pensare alla conclusione mi sembra prematuro. Veniamo alle cose serie (si fa x dire!).
Al fondo di ogni capitolo ci sarà una mia nota (come questa appunto!) denominata “N.d.A.”
Potete benissimo saltarla se non vi interessa, ma se volete approfondire le curiosità della fic ve la consiglio! Ecco alcune delucidazioni sul primo capitolo.

# I nomi: utilizzerò i nomi della traduzione italiana, so che alcuni preferiscono quelli originali, ma sinceramente penso che facendo in questo modo nessuno avrà difficoltà di comprensione (me inclusa!).

# La finestra: so bene che lo studio di Piton è nei sotterranei e di conseguenza l’esistenza di una finestra che dia sull’esterno è alquanto improbabile se non impossibile (magia a parte!), ma mi pare che nel 2° film questa esista (!!!). Quindi mi sono spiegata la faccenda in questo modo: probabilmente il terreno ha un inclinazione particolare in quel punto così che il livello del terreno sotto la finestra sia più basso rispetto al resto di Hogwarts. E poi anche se non fosse stato così, questa finestra a me serve (!!) quindi non facciamoci troppe domande…

# Harry Potter (C) J.K. Rowling
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: SimmyLu