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Autore: Aya_Black    01/03/2011    5 recensioni
Era tutta colpa di Angelina.
Se la sera prima avesse tenuto chiusa quella sua dannatissima (e malgrado tutto bellissima) boccaccia ora non sarebbero in questa situazione.
Ok, d'accordo , era da quando aveva firmato il contratto che ci aveva fatto un pensierino su quella particolarissima scena ma, hey , dal pensarci al metterla in pratica il passo era alquanto lungo.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok , avevo promesso a me stessa che non avrei più scritto shot su questi due e che sopratutto non le avrei pubblicate. E invece , eccomi qui a postare questa shot e solo per fare contenta la mia , ormai onnipresente , sister Andy 14 .  La shot non è granchè ma Alexander è un film che personalmente adoro e che mi ispira tantissimo e perciò mi sono decisa a scrivere "questa cosa" .  Come al solito , Colin e Jared non si  mi appartengono e tutto questo è successo solo nella mia mente contorta. Gute nacht leute!  

Tutta colpa di Angelina

 
 
Era tutta colpa di Angelina.
Se la sera prima avesse tenuto chiusa quella sua dannatissima (e malgrado tutto bellissima) boccaccia ora non sarebbero in questa situazione.
Ok, d'accordo , era da quando aveva firmato il contratto che ci aveva fatto un pensierino su quella particolarissima scena ma, hey , dal pensarci al metterla in pratica il passo era alquanto lungo. Non che Jared non gli piacesse, anzi , era simpatico e tutto il resto ma era pur sempre un uomo. Un uomo davvero bello, forse addirittura sexy , ma sempre un uomo. Come lui , del resto.
"Allora , possiamo girare questa scena o preferite prima una sigaretta e un caffè?" chiese Oliver Stone , con un sopracciglio inarcato.
Colin aprì la bocca per rispondere che si , probabilmente una sigaretta sarebbe stata gradita ma la gomitata che Jared gli rifilò in pieno stomaco gli fece capire che la domanda era , ovviamente , retorica.  Mugugnò per il dolore , rifilando un occhiataccia al collega tranquillo come se stesse per fare una gita in campagna invece di.. Cazzo , ma stava davvero per girare una scena di sesso con un altro uomo? 
"Colin , insomma , ti dai una mossa?" berciò ancora Stone , sventolandosi con il copione. Copione revisionato all'ultimo minuto , visto che quella scena non ci doveva essere. Ne avevano parlato , dannazione , l'avevano detto che per aumentare il pathos o un altra cazzata del genere tra lui e il suo Efestione non ci sarebbero state scene concrete. Tutto molto platonico , tutto accennato ma mai confermato. Perché questo cambio? Perché Angelina aveva avuto la brillante idea di suggerire ad Oliver che almeno una scena tra loro ci doveva essere , un bacetto magari ma ci doveva essere. Ed Oliver che aveva fatto? Aveva accettato , aveva detto che si probabilmente bisognava inserirla perché altrimenti risultava tutto campato in aria. Ma dal bacio alla scena di sesso come ci erano arrivati? Se l'era perso il discorso , dovevano averlo continuato quando lui era già alla quarta birra o forse alla sesta.
"Cole?" si sentì chiamare ancora e fu costretto ad alzare gli occhi e a rispondere. Cioè , i grugniti valevano come risposta?
"Sembra che tu stia andando al patibolo , Cole" continuò Jared,poggiandogli una mano sulla spalla e sorridendogli amichevolmente. Amichevolmente , certo.
Ok , stava diventando paranoico e per cosa poi? Una scena ,finta , di sesso. Una volta finita , ci avrebbe riso su di sicuro ma ora come ora non ci riusciva. Era finto , certo , ma non l'aveva mai fatto e..
"Farrell , se non sbatti Leto su quel dannatissimo letto entro dieci secondi giuro che ti faccio ingoiare una telecamera!"
La risata cristallina di Jared gli arrivò all'orecchio esattamente nel momento in cui Oliver terminò la sua minaccia. Forse , sarebbe stato meglio ingoiare una telecamera. Era una prospettiva decisamente più allettante al momento.
"Che c'è Colin , non ti stimolo per caso?" gli chiese Jared , il viso decisamente troppo vicino al suo. Poteva vedere ogni singolo particolare del suo viso , solo per soffermarsi alla fine sui suoi magnifici occhi azzurri.
Colin deglutì a vuoto , quando la mano dell'americano finì sul suo petto , le dita che correvano su e giù sui suoi pettorali. Ok , faceva caldo al momento. Dannatamente caldo.
"Jared , che cazzo fai?" gli urlò praticamente in faccia , bloccandogli la mano con la propria.
Jared sbuffò , alzando gli occhi al cielo. "Prendevo l'iniziativa , visto che tu non lo fai. Non farti venire l'ansia da prestazione Colin , non sono mica così esigente io. "
L'irlandese sbatté più volte le palpebre , non del tutto certo di aver sentito quello che aveva sentito. C'era pur sempre una remota possibilità che fosse diventato temporaneamente sordo e avesse travisato le parole di Jared. Possibilità molto ma molto remota , perché fortunatamente ci sentiva ancora bene.
"Io non ho l'ansia da prestazione!" protestò infine , con uno sbuffo.
"E allora , muoviti! Sai , vorrei tornarmene in albergo visto che siamo qui da due ore e tu non hai mosso un solo muscolo. Ha ragione Oliver , forse dovrebbe farti davvero ingoiare una telecamera e.."
Le labbra di Colin si avventarono su quelle di Jared senza che quest'ultimo potesse farci nulla. Si sentì spingere contro il letto , subito sovrastato dal corpo dell'altro. Oliver era sbottato in un "Finalmente" e stava urlando come un pazzo ai suoi assistenti di riprendere perché Dio solo avrebbe saputo quando Colin si sarebbe deciso a rifarlo.
Sentì la mano gelida dell'irlandese infilarsi sotto il mantello e accarezzargli la pancia , mentre l'altra mano correva sulla sua schiena. Rabbrividì , inarcando involontariamente la schiena e facendo aderire il suo petto con quello dell'altro. Sentì Oliver urlargli che era stato bravo e forse qualcos'altro , ma non lo recepì non con Colin che gli toglieva il mantello e lo gettava di lato. Lo sentì riavventarsi su di lui , le labbra di nuovo sulle sue in un bacio che sapeva poco di finzione. Gli piaceva , non poteva negarlo , gli piaceva baciare Colin e basta.
"Alessandro.." sussurrò , gettando la testa all'indietro , mentre le labbra dell'irlandese correvano sul suo collo esposto. Passò le mani sulla schiena di Colin , artigliandole all'altezza delle spalle. Qualcosa gli diceva che stavano sbagliando , che il copione richiedeva qualcosa di più soft ma al momento non aveva la forza di far smettere Colin. Non con le sue labbra e le sue mani ovunque sul corpo. Poi se Oliver avesse avuto qualcosa da dire,si sarebbe lamentato. Giusto?
"Efestione.." si sentì sussurrare in un orecchio , nel momento esatto in cui la mano (sempre gelida) di Colin passò i suoi pantaloni diretta verso la sua ,ormai palese , eccitazione. Sgranò gli occhi quando la mano dell'altro gliela sfiorò delicatamente e non riuscì a trattenersi dallo gemere. Fu lui stesso il primo a sorprendersi di quello che aveva appena fatto. Colin si era fermato, a cavalcioni sulla sua vita , le labbra gonfie e rosse , il petto che si alzava ritmicamente con i suoi respiri, e lo guardava.
Jared si morse un labbro , imbarazzato. Si voltò verso la troupe, ben deciso a non guardare l'altro. "Scusa Oliver, io.. non ce la faccio, non mi sento per niente bene." borbottò, tirandosi su a sedere. Colin si spostò da sopra di lui, confuso, e gli si sedette accanto.
"Jared, ma stava venendo benissimo. Sei sicuro di non farcela?" gli chiese Oliver, accorso prontamente accanto al letto.
L'americano scosse la testa e recuperò il mantello, infilandoselo e stringendoselo al petto per coprirsi il più possibile. Non era carino far vedere a cinquanta persone che si era eccitato. Perché poi si era eccitato ? Come diavolo era stato possibile?
"Scusa ancora, Oliver , ci vediamo domani. " borbottò, prima di fiondarsi fuori dal set. Aveva bisogno di una doccia, gelida possibilmente, e di una dormita. Forse doveva chiamare Shannon e farsi dare qualche consiglio, no forse era meglio chiamare Tomo. Si, era meglio Tomo.
Raggiunse l'hotel e si fece consegnare la chiave della propria camera. Chiamò l'ascensore e attese , sbuffando, che arrivasse. Schiacciò il numero del suo piano e si appoggiò contro la parete. Nella mente rivedeva ancora le immagini di poco prima, stava andando tutto così bene ed era stato capace di interromperlo. Non gli era mai successa una cosa del genere, non con uomo . Più che altro non doveva succedere con Colin, era.. sbagliato.
"Cazzo." mormorò, uscendo dall'ascensore e incamminandosi verso la propria stanza. Doveva farsela passare o non sarebbe stato possibile affrontare un altro mese di riprese. Mancavano ancora le battaglie da girare e la scena dell'anello, se non si calmava a quella non sarebbe sopravvissuto.
"Ecco il mio Efestione, se tu avessi preso le scale ci avresti messo di meno e probabilmente non ti avrei raggiunto. "
Jared alzò lo sguardo e incontrò quello di Colin, tranquillamente appoggiato alla porta della sua camera. Prese un bel respiro e infilò la chiave nella serratura, senza degnare il collega di un solo sguardo.
"Ok, ho capito non mi vuoi parlare. " continuò Colin,mentre Jared apriva la porta ed accendeva la luce. Non ci voleva parlare no, lo aveva scoperto eccitato non aveva di certo nulla da dirgli. Voleva solo che se ne andasse, così poteva calmarsi.
Si sentì afferrare i fianchi e tirare indietro, finendo appoggiato con la schiena al petto dell'irlandese.
"Colin, che diavolo stai facendo?" chiese Jared, nervoso, sentendo che l'altro chiudeva la porta con un calcio.
"Finisco quello che avevamo iniziato sul set. " gli rispose l'altro, sfiorandogli il collo con la punta del naso. "Sai,Ja, avevo tanta paura di girare questa scena ma ho notato che con te mi viene davvero facile. "
"Che vuoi dire?" deglutì l'americano, voltandosi per fronteggiare l'altro attore. Era chiuso tra le sue braccia senza via di scampo e le labbra dell'irlandese erano dannatamente vicine.
"Voglio dire che quello che è successo prima mi è piaciuto e credo sia piaciuto anche a te." sussurrò Colin, sfiorando la guancia del più grande con le labbra. " E poi Angelina aveva ragione, Alessandro ed Efestione devono avere una loro scena d'amore ma forse non devono renderla pubblica."
" Colin,io.." cominciò, ma per la seconda volta quel giorno fu interrotto dal bacio prepotente in cui lo costringeva l'altro. Gli prese il viso tra le mani e , suo malgrado, rispose al bacio. Si lasciò accarezzare la schiena, il petto , perfino il sedere, mentre le sue labbra e quelle di Colin continuavano a cercarsi.
Sapeva dove sarebbero andati a parare e al momento non gli importava che Colin fosse un uomo, che non gli fosse poi così simpatico e altro. Gli importava quello che gli stava facendo provare e quello che sapeva di far provare all'altro. Non gli era indifferente, lo aveva capito , lo aveva sentito.
Colin lo spinse nuovamente sul letto, liberandoli entrambi in fretta di quegli assurdi costumi di scena che ancora indossavano. Accarezzò con lo sguardo il corpo di Jared, trovandolo bellissimo più di quanto avrebbe mai potuto immaginare. Se glielo avessero detto mezz'ora prima non ci avrebbe creduto, visto che si era fatto problemi per una scena finta. Ma ora voleva davvero fare l'amore con Jared, lo voleva sul serio. E che era un uomo non gliene fregava proprio nulla.
Gli accarezzò di nuovo l'eccitazione, sentendolo gemere sotto il suo tocco. Continuò per un po’ con un ritmo lento, era strano in fondo fare una cosa del genere. Jared sembrava gradire però, perché gemeva in continuazione ed aveva aperto lascivamente le gambe davanti a lui. Colin si leccò le dita e le infilò,una alla volta, dentro l'americano. Lo sentì urlare, forte, e lo vide stringere le lenzuola. Gli urlava di finirla, di far smettere quel dolore insopportabile, di lasciarlo in pace. Ma non gli diede ascolto, si sarebbe fatto perdonare per avergli provocato tutto quel dolore ma ora non poteva fermarsi. Neanche volendo. Continuò a muovere le dita, fino a che Jared non si rilassò. Le sfilò delicatamente, prima di sostituirle con la propria eccitazione. Jared gli artigliò le unghie sulla schiena, urlando ancora. Si spinse in lui con movimenti regolari e non troppo forti , non voleva fargli male. Dopo un paio di minuti lo sentì rispondere, i fianchi che si muovevano in sincronia con i suoi. Aumentò il ritmo, sempre di più , fino a che non sentì sopraggiungere il limite. Si riversò dentro l'americano mentre questi sporcava il suo addome. Uscì delicatamente da Jared e gli si sdraiò affianco.
"Jared,ehm.." iniziò, zittendosi quando l'americano gli poggiò la testa sul petto.
"Non dire nulla, ne parliamo dopo ok?" gli propose, stringendosi a lui e Colin non poté far a meno che annuire e stringerlo a sua volta prima di cadere tra le braccia di Morfeo.
 
"Colin,Jared ci chiedevamo tutti dove foste finiti" esordì , qualche ora più tardi Angelina, quando fecero il loro ingresso in sala.
" Non mi sono sentito bene, avevo bisogno di riposare. " le rispose Jared, prendendo posto di fronte a lei. Una smorfia di dolore passò sul suo viso quando raggiunse la sedia, smorfia notata solamente da Colin che gli strinse la mano tra le sue al di sotto del tavolo.
"Uh mi dispiace. " mormorò la Jolie in risposta, giocando con la forchetta. "Quindi immagino che Colin, pardon Alessandro , ti abbia fatto da infermiera"
"Angelina, ma che diavolo dici!" sbottò l'irlandese, avvampando. La mano stretta a quella di Jared tremava leggermente.
"Andiamo siete evidenti, ce lo avete scritto in fronte che avete combinato qualcosa e visto che so di per certo che non lo avete fatto sul set so che lo avete fatto fuori. Quindi, è successo tutto qui. Mi rimane solo da svelare il grande arcano. "
"Che sarebbe?" chiese Jared, fissando la donna seduta davanti a lui.
"Beh,chi dei due.." iniziò la Jolie prontamente interrotta da un "Zitta,non voglio sentire" di Colin.
Angelina scoppiò a ridere, seguita a ruota da Jared che si beccò un occhiataccia dall'irlandese accanto a lui.
"Comunque, me ne sono accorta solo io. " riprese la donna. " E tra parentesi, ho detto ad Oliver che forse è meglio tornare al copione precedente. Sapete l'impatto sul pubblico potrebbe essere.."
" E non potevi uscirtene prima?"
" E toglierti il piacere di avere un incontro ravvicinato con il tuo amato Efestione, Farrell? Non sono così bastarda,è che mi dipingono così. "
Colin digrignò i denti "Te la farò pagare Angelina, giuro che te la farò pagare."
"Io scommetto che mi ringrazierai, non lasciartelo scappare a Jared sarebbe davvero un peccato perché siete davvero adorabili insieme."
"Ma veramente noi.."
"Ora se mi volete scusare, devo andare a riscuotere la mia vincita da Jonathan e Rosario. Avevano scommesso che non sarei riuscita a farvi fare sesso,ma andiamo figurati se non ci riuscivo. Ci vediamo dopo,miei adorati, e mi raccomando Colin , tesoro di mamma, non ti affaticare troppo eh." 
Con un sorriso Angelina si alzò dal tavolo, lasciando gli altri due basiti ed increduli. Era stato tutto programmato? No,non poteva essere.
" Non ho mai voluto picchiare nessuna donna in vita mia, ma picchierei volentieri lei al momento." borbottò l'irlandese alludendo alla donna in fondo alla sala.
"Lascia stare, non ne vale la pena. " gli rispose Jared, stringendogli forte la mano e poggiandogli la testa sulla spalla. "Resti con me stanotte, Alessandro?"
"Ehy,quella è una mia battuta!"
"Colin!"
"Scusa. " gli sussurrò in un orecchio,lasciandogli un bacio sulla fronte. Non ci aveva ancora capito nulla di quello che era successo. Si era svegliato con la paura di dover girare una scena di sesso con Jared, poi lo avevano fatto per davvero nel suo letto e ora lo stringeva tra le braccia davanti a tutta la troupe che comunque non prestava loro troppa attenzione. Che gli era successo? Non lo sapeva e non ci voleva nemmeno pensare, non al momento. "Si,resterò con te stanotte Efestione."
  
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