Sei tu indi precipitata
nel mondo mio,
qui non c'è moneta cognata
ne dio.
Maschere urlanti
balli tribali
fuochi crepitanti
feroci animali.
Odi il terrore
tonalità annusi
gusti l'odore
guardi i delusi.
Qui entrar non puoi
i miei piani non rovinare,
quello che fai in seguito sono affari tuoi
puoi, insomma, non dubitare.
Sussurro che l'anima divora
scappare ora dalla gente,
la strada di carne ancora
attraversare devi nuovamente.
Conscio, subconscio strane parole
ora in veglia ora in sogno:
Scappa di qua.