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Autore: NadeHolery    02/03/2011    1 recensioni
"Sono stufa di venir comandata a bacchetta, me ne vado!"
Una fine, un'inizio e La Fine.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora è questo ciò che prova una schiava a dover obbedire ad ogni ordine del proprio padrone…

Soffre. Il suo cuore si riempie di dolorose crepe insanguinate. In lei si creano cento diverse persone, chiamate tutte sofferenza, manifestate in modo diverso: continua euforia, lacrime, ira, isterismo, pazzia…

Vuole solo chiudere gli occhi e dimenticare tutto il dolore che l’assilla, che le blocca ogni arto…

La sofferenza la ferisce, la scaraventa a terra con frequenti fitte al petto, là dove dovrebbe esserci il cuore, e  dove un giorno non vi sarà più nulla, perché, consumato dal dolore, si affievolirà e si spegnerà del tutto.

Il padrone non capirà mai, continuerà a sottomettere la sua schiava e a farla soffrire, con tutta la forza che ha la sottometterà, finchè lei non esploderà, finchè non si ribellerà e scapperà, ed in mezzo ai rimpianti ed alle sofferenze morirà, con l’arrivo del crepuscolo.

La schiava che prima origliava le preferenze del padrone per adeguarsi ai suoi desideri, che cercava di rendere al meglio solo per lui, un giorno non esisterà più. Verrà sostituita da una schiava più efficiente, una schiava senza più emozioni, “pulita”, che non mischia lavoro e affetti personali, perché nel suo cuore non ci sarà più spazio per nessuno oltre a lei e il suo lavoro.

La schiava vecchia si è ribellata al suo padrone, lo ha affrontato di petto, ed ha perso schiacciata, ma ha perso con onore, l’onore di una schiava che ha affermato l’importanza del suo ego a confronto con quella del suo padrone.

La schiava diventa aggressiva col padrone, gli risponde, gli pone sulle mani il lavoro e gli ordina di sbrigarselo da solo, che lei non ci starà più. Se ne va via per sempre, va in viaggio senza portar nulla con se, e arrivata al burrone si slega il grembiule e lo lancia al vento, prima di lanciarsi nel vuoto con le lacrime agli occhi.

“Anche io sono qualcuno”

   
 
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