Non posso più fare finta di niente, di non averlo sentito né, tanto meno, di non averlo visto e quindi proseguire facendo la finta tonta. No. Dall'espressione stupita che lui mi sta rivolgendo in questo momento capisco che ormai è troppo tardi per andarmene.
Ridere.
Sento una risata provenire da dietro le sue spalle e dopo qualche uno gli chiede
No.
Lui non era più Ikuto. Il mio Ikuto, la persona che mi aveva rapito il cuore non esisteva più; almeno per me era così. Quindi non avevo più bisogno di arrossire in sua presenza. Mi riprendo. Lo guardo dritto negli occhi e glielo ripeto
Lo fissai a lungo, lo scrutai, lo squadrai per benino e, infine, fissandolo negli occhi, gli risposi
Questa volta fui io ad interromperlo
L' ultima parola l' avevo quasi sputata, e questo Ikuto lo notò.
La sua espressione passa, inizialmente, del sorpreso al confuso e, infine, al stupito ad una velocità mai vista. Poi, rivolgendosi ad Ikuto
Ikuto mi guarda ma non mi risponde, non si scusa, non cerca scuse. Mi si avvicina e mi abbraccia; fa questo; soltanto questo e io mi sciolgo. Comincio a piangere a dirotto, lo abbraccio, affondo la testa nel suo petto e cerco di tranquillizzarmi. Ci riesco; anche se a stento. Lo fisso nuovamente ma questa volta è lui a parlare
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Questa storia l' ho ambientata in un parco. La vicenda si svolge molto dopo i fatti raccontati nel manga o nell' anime(Ikuto ha 25 anni e Amu né ha 22). Ho deciso di fare una vicenda in cui Amu e Ikuto litigavano perché lui era sparito per 4 anni senza dare notizie di sé. Spero vi piaccia e aspetto con ansia un vostro commento, positivo o negativo che esso sia. With love Amu:)