Storie originali > Nonsense
Ricorda la storia  |       
Autore: tanechka    03/03/2011    0 recensioni
Ha goduto. Ha tradito. Non ha mai amato.
Io ti ho amato.
Io no. Ho mentito. Ho tradito. Ho goduto.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Le ombre non si sciolgono nel chiaroscuro gettato dalla lampada sulle pareti

Le ombre non si sciolgono nel chiaroscuro gettato dalla lampada sulle pareti. Vi credete fighi, ma siete solo degli sfigati, pensa lei con affetto sincero. Li osserva. Li ama.

Le dita di X si muovono con leggerezza oscena sulle corde del basso. Lei striscia i piedi sulla moquette sudicia, scolorita, costellata di sporcizia e piccole cicche di sigaretta. La batteria vibra, i loro corpi si muovono nell’abbandono del ritmo che scorre come acqua sulla loro pelle, si insinua in profondità nel loro animo e non riesce a lavare via la colpa.

X è osceno anche quando sorride. Ha goduto. Ha tradito. Non ha mai amato.

Lei li ama. È l’unica certezza possibile nella sua vita friabile. Li ama di un amore vibrante, cieco, sfrenato, lo stesso che la lega indissolubilmente alla creatura con i capelli che ricadono sugli occhi, le mani su una tastiera, che le siede accanto, non la guarda e sorride al vuoto, e mente da tre mesi, mente da un anno, mente da tutta la vita.

La creatura con i capelli che ricadono sugli occhi non è mai oscena, perché reprime con violenza ogni pulsione che affiori alla pelle. Ma ha goduto, sì. Ha tradito. Non ha mai amato, mai.

Lei ha i capelli lunghi, dorati, gli occhi quasi verdi e la pelle rosata, sbiadita di bianco. Osserva X, osserva la creatura che ama e che le mente con serenità - e che con tanta, squisita, serena menzogna la tocca sotto i vestiti nel buio, senza mai riuscire a farla godere - e non sa.

Le ombre non si sciolgono nel chiaroscuro gettato dalla lampada sulle pareti, ma sono parte di ciascuno di loro. X è circondato di ombre nude, di un pallore femmineo, con i seni nudi e il ventre morbido. Gli salgono sulle spalle, gli siedono in grembo, lo percuotono, lo possiedono, squassandolo di quel piacere osceno che non conosce pace, solo l’acuto spasmo del desiderio. La creatura con i capelli che ricadono sugli occhi guarda senza vedere e sorride al vuoto, sorride alle menzogne, che lo tentano con sorrisi carichi di promesse. Soccomberà, ancora. Soccomberà, sempre.

Le innumerevoli donne di X, le femmine e le puttane che lo hanno amato, baciato, desiderato, sfiorato, cavalcato. Che le abbia dimenticate tutte? La creatura con i capelli che ricadono sugli occhi ha labbra divine ma il cuore marcito, nero di rabbia e di solitudine, di malattia e di sporcizia. Lei ha le vene piene di perdono e compassione, ma non può saperlo. Non potranno mai saperlo.

Il loro legame si romperà, andrà in frantumi per volere della creatura con i capelli che ricadono sugli occhi. Che abbia sempre saputo? La dimenticherà, la dimenticherà come ha dimenticato tutte le altre.

Io ti ho amato.

Io no, mai. Ho mentito. Ho tradito. Ho goduto.

 

 




A te che non leggerai mai. Alla bambina fiduciosa che ti avrebbe consegnato anche il suo corpo, se avessi domandato. Dovevamo scriverla insieme, ricordi? Ho stravolto l’iniziale progetto (in cenere in fondo a un sacco della spazzatura, assieme a tutto il resto) e l’ho resa come me l’hai restituita nell’ultimo mese, nelle ultime due settimane. Ma no, no che non ricordi. Possa qualcuno lassù (o chi per lui) avere pietà della tua anima.

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: tanechka