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Autore: stellina_sana    03/03/2011    8 recensioni
Hello! Come state? Eccomi con un'altra fanfiction! Spero nn vi annoi! Akito e Sana sono compagni di classe insieme agli altri, ma non si sono mai rivolti una parola, ma un avvenimento e una persona li farà unire... precisamente un prof. un po' strano...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                               Un compito…condiviso
                                                           La tragedia


No, no, no, no, no, non può essere vero! Io, Sana Kurata, sono obbligata a condividere una casa con un’idiota per un mese! E’ una cosa tragica, orribile, specialmente se dovrò comportarmi con gentilezza, ma cominciamo dall’inizio…
Piacere, il mio nome è Sana Kurata, vivo in Giappone, precisamente a Tokio e ho 16 anni. Sono molto vivace e allegra e spesso anche impicciona, adoro avere tanti amici e fare conoscenze e odio la matematica, insieme al mio “adorato” professore  Kitagawa Masato, nonché insegnante di questa materia a cui piace particolarmente mettermi nel casini e complimentarsi con me per la mia svogliatezza. Sono un’attrice e adoro il mio lavoro! Grazie a questo,  riesco a perdere molte ore di aritmetica, geometria e scienze, ma in compenso mi restano pochissime ora da trascorrere con le mie amiche. Volete sapere il problema che mi affligge? Bhe, ve lo spiegherò raccontandovelo…
Questa mattina mi sono alzata dopo infinite chiamate di Rei e le mie ben 7 sveglie piazzate in ogni angolo della camera, ho fatto colazione, mi sono preparata e sono uscita, pronta per affrontare una terribile giornata di scuola causata da ben due ore di verifica, una interrogazione e altre due pesantissime e noiosissime ore con il prof Kitagawa o semplicemente rompiscatole. Sono entrata in classe esattamente alle 8:15, un record, che la mia migliore amica Fuka nonché compagna di banco ha pensato di scriversi in un libricino dove annota ogni mio super ritardo o anticipo e le nostre “figure di merda” più mie, ma passiamo avanti. La prof di inglese - una donna sulla quarantina, dolce e comprensiva, ma anche aspra e acida, vestita con un giaccone di pelle beige e dei tacchi altissimi- ha cominciato a distribuire i fogli di verifica e subito dopo ha fatto partire il tempo, avevamo un’ora esatta. Ho scritto velocemente il mio nome, il cognome, e alla data ho cominciato ad andare in crisi, poi facendo un breve calcolo scritto, durato dieci minuti cronometrati da Fuka sono riuscita a risalire alla data di oggi: 28 Febbraio.
Le domande del compito erano indecifrabili e le risposte sovraumane, ma la velocità impiegata nel terminare il compito da un ragazzo biondo cenere, mi fece pensare fosse un alieno, ma cancellai subito l’idea, così ritornai a ricordare, o meglio provai a ricordare anche la minima risposta. Risultato: su cinquanta quesiti ben preparati, io ero riuscita a rispondere solo a 49 di questi, e premettendo la mia “ciucciagine” in inglese, spero almeno di aver ottenuto un 6 o dovrò sentirmi l’ennesima predica del mio caro manager Rei. Alla seconda ora, mi aspettava un’altra verifica, quella di biologia. Di questa, conoscevo tutte le risposte a memoria, grazie all’intelligenza di Fuka che mi passava i bigliettini senza far capire cosa stesse succedendo al resto della classe e cosa più importante di tutti al prof che non so per quale motivo mi adorava. Come si sa, le ore di verifica passano velocemente e così, una volta finita, invece di rilassarmi, ero costretta a ripetere letteratura per l’interrogazione. Stiamo studiando la Divina Commedia, precisamente l’inferno, e io dovevo saperla benissimo, perché la prof. di italiano, la signorina Fukaizawa –una ragazza di 30 anni che sapeva perfettamente svolgere il suo lavoro nonostante fosse così giovane- conosceva a memoria quest’opera e quindi ingannarla era una missione impossibile!
[…]
Dopo una faticosissima interrogazione, dovevo prepararmi per le due ore occupate dal rompiscatole: matematica e geometria, combinazione perfetta.
Dopo mezz’ora di ritardo, quel “simpaticone” ha deciso di comunicare un’importante annuncio. La cosa non mi piaceva per niente, ma dovevo ascoltarlo. Si è alzato in piedi sulla sedia appoggiando un piede sulla cattedra, cosa che non dovrebbe fare un normale professore, poi ha annunciato <<  ragazzi sono felice di comunicarvi che faremo una gita >> tutti hanno iniziato ha urlare dalla gioia… tranne me e Fuka. Io adoro le gite per carità, ma quando ha annunciato l’evento, Kitagawa aveva uno strano sorriso malizioso che non mi convinceva affatto, poi, dopo che la calma si è ristabilita in classe ha continuato <<  la gita durerà un mese e si svolgerà in un paesino di montagna, in questa gita, sarete divisi in  coppie…diciamo sarà un compito…condiviso >> ero contentissima all’idea di passare un intero mese con Fuka, anche se l’idea di  lasciare mama da sola per un mese mi rattristava. Il prof. Doveva annunciare le coppie, e io e la mia migliore amica ci stringemmo forte la mano << Dimenticavo, le coppie non saranno né casuali né scelte da voi, le sceglierò io e non voglio una parola contro la mia scelta >> ci avvertì prima di continuare, con la frase che mi avrebbe sconvolto. Prese la bacchetta e cominciò a indicare un ragazzo e una ragazza, questi si dovevano alzare e dovevano prendersi per mano, naturalmente, quelli formavano le coppie e chi si rifiutava di dare la mano alla sua compagna sarebbe stato costretto a tenerla per mano per un’intera settimana. Cominciai a tremare, tutte le coppie erano composte da un ragazzo e una ragazza: Aya e Tsuyoshi, Aiko e Masato, Hisae e Gomi, Sakura e Hisato. << mancate solo voi ragazze >> disse indicandoci, <<  potrei lasciarvi insieme, ma non sarebbe giusto, però potrei farlo solo perché sei un’attrice Kurata, quindi sarò buono… Matsui, Takaishi, voi formerete una coppia, Kurata, Hayama, voi ne formerete un’altra >>. Disse terminando con un sorriso malizioso e maligno alla stesso tempo verso di me. Ora dovevamo pure prenderci per mano, la mia rovina era appena iniziata e non vedevo l’ora finisse
 
 Spoiler
<< Cosa intendi? >> chiesi incuriosita <<  Bhe, non dirmi che non ci hai pensato, se dovrete tenervi per mano per un’intera settimana, come farete quando dovrete dormire? Dormirete insieme! >>


Buonasera a tutti! Chiedo scusa se vi ho scocciato con questa fanfiction. L'ho scritta impegnandomi, e spero di non aver fatto un completo lavoraccio, cercherò di migliorare, ma questo sarà possibile solo grazie ai vostri consigli e recensioni, negative e positive. Come avrete capito, i nostri amici sono tutti compagni di classe, ma Akito è amico di Tsuyoshi, Aya e Gomi, mentre Sana è amica di Fuka, Aya, Tsuyoshy e Hisae. I protagonisti non si conoscono bene, non hanno confidenza e specialmente nessuno tranne Tsuyoshi e Aya conosce la situazione famigliare di Akito. Vorrei avere un vostro parere, secondo voi, cosa succedera? Alla prossima, Un bacione! (Se non siete riusciti a capire qualcosa, per la mia poca chiarezza, fatemelo sapere!)   

 Antonella

   
 
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