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Autore: BeJames    03/03/2011    4 recensioni
Il viso di Reid era sereno e rilassato. Sembrava quasi che dormisse. Jennifer si mise a sedere nella poltrona accanto al letto e si avvicinò a lui,cauta a non far rumore con la sedia. Lo osservò. Lo osservò,pallido come un lenzuolo e attaccato a tutte quelle strane macchine,e pianse. Pianse,di nuovo. Pianse, sperando di finire finalmente le lacrime. Intrecciò le dita con quelle sottili di Spencer e strinse la mano nella sua. “Mi fai sempre questi stupidi scherzi,tu..” sussurrò,le labbra contorte dal pianto.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jennifer JJ Jareau, Spencer Reid
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Please, don’t leave me...

“Il dolore è una vela così incredibilmente lieve che nemmeno lo senti, comincia con la cadenza dolce della neve, ed è lì che ti perdi”. (Roberto Vecchioni)

“Mamma..Sono Spencer”.La voce di Reid tremava.”Visto che non potrò dirti ‘ciao’ di persona senza scatenare un putiferio,ho registrato questo messaggio”.Deglutì.”Voglio..Voglio solo che tu sappia che...In ogni singolo giorno della mia vita sono stato...Incredibilmente fiero di essere tuo figlio..E che ti voglio bene. Io...”.La dottoressa Kimura entrò nella stanza contaminata dall’antrace,interrompendolo. “Devo andare”,disse sbrigativo. Chiuse la comunicazione. Dall’altra parte della cornetta,Garcia soffocò un pianto silenzioso.

Jennifer Jerau camminava velocemente per il corridoio dell’ospedale. Sentiva la fastidiosa sensazione delle lacrime che le si erano seccate sulle guancie. Anche quella volta erano riusciti a risolvere il caso:avevano trovato l’S.I., avevano evitato un attacco alla metropolitana di Quantico ed Henry stava bene. Stavano tutti bene. Tutti,tranne l’agente che aveva reso possibile la risoluzione del caso,mettendo a repentaglio la sua stessa vita. “Hotch!”,JJ chiamò il suo capo,in piedi davanti al resto della squadra,seduti sulle sedie della sala d’aspetto. Aaron le venne incontro “JJ..” cercò di calmarla, afferrandole le spalle esili con le mani. Ma JJ continuava a guardare verso la stanza della terapia intensiva che aveva davanti. Sapeva bene chi si trovava dietro quel vetro. “Come sta?”,chiese affannosamente. Hotch scosse la testa tristemente “Non bene. Ha difficoltà respiratorie e,stando a sentire la dottoressa Kimura,ha perso molto più sangue rispetto agli altri infettati”.Jennifer si passò una mano sulla fronte,cercando di cacciare indietro le lacrime “M..Ma ha preso l’antidoto,ora starà meglio..”.La dottoressa Kimura arrivò a passo veloce verso di loro. Appena fu davanti ad Hotch e JJ gli altri si alzarono quasi contemporaneamente. “Come sta,dottoressa?” chiese Rossi con fare paterno. Linda Kimura sbuffò “La situazione è abbastanza grave,purtroppo. Non ha ancora ripreso la respirazione in modo regolare”.JJ scosse la testa in preda all’ansia “Ma l’antidoto ha fatto effetto su tutti gli altri pazienti!Deve fare effetto anche su di lui!”.Linda annuì “Lo so,agente Jerau, ma nessuno dei precedenti pazienti è stato a contatto con il veleno quanto lo è stato il dottor Reid. L’antidoto potrebbe non fare effetto”.Silenzio. Prentiss guardò Rossi in preda al terrore;Garcia nascose il suo pianto contro il petto di Morgan;Hotch tradì un’emozione di sconforto sul viso duro e severo. Jennifer si portò una mano al petto. Sospirò “Posso stare un po’ con lui?” chiese con voce tremante. La dottoressa Kimura annuì “Sì,certo. Ma stia attenta a come si comporta,nel caso dovesse svegliarsi” la ammonì “Ha perso molto sangue,è debole”.JJ annuì e si addentrò con cautela nella stanza.

Il viso di Reid era sereno e rilassato. Sembrava quasi che dormisse. Jennifer si mise a sedere nella poltrona accanto al letto e si avvicinò a lui,cauta a non far rumore con la sedia. Lo osservò. Lo osservò,pallido come un lenzuolo e attaccato a tutte quelle strane macchine,e pianse. Pianse,di nuovo. Pianse, sperando di finire finalmente le lacrime. Intrecciò le dita con quelle sottili di Spencer e strinse la mano nella sua. “Mi fai sempre questi stupidi scherzi,tu..” sussurrò,le labbra contorte dal pianto. Strinse la mano di Reid con entrambe le se e appoggiò appena la fronte sopra. Iniziò a singhiozzare senza contegno, sperando che nessuno la potesse vedere.

JJ,perché piangi?Non lo posso sopportare. Non posso vederti piangere così. Non voglio che tu pianga per me. Ti prego,smettila. Vorrei tanto svegliarmi e rassicurarti, ma non ci riesco. Mi sento le pupille così pesanti...Mi sento così stanco. Spero che capirai,JJ. Non sai quanto sia difficile non poterti aiutare come hai sempre fatto tu con me. Ma non trovo alcun modo per farlo,credimi. Pensi che non mi piacerebbe aprire gli occhi e dirti “Ehi,basta lacrime!”?Ma non posso. Mi farò perdonare se mai avrò una seconda occasione,te lo prometto. Spero non sarai arrabbiata con me...Lo sai quanto tengo a te. Lo sai quanto vorrei accarezzarti la guancia e levarti quella fastidiosa lacrima dal viso. Ma sento le braccia pesanti...Mi sembra di avere due macigni attaccati al corpo. Se mai potrai...Perdonami,amore mio.

“Spence,ti prego,svegliati...”.Jennifer continuò imperterrita ad accarezzare il dorso della mano di Reid,stando attenta alla flebo. “Lo so che mi senti,piccolo genio. Lo so che il tuo cervelletto sta funzionando anche adesso” sospirò “Ti prego..” sussurrò. La porta della camera si aprì ed entrò Derek Morgan. Jennifer lo vide lanciare uno sguardo triste al letto di Reid. Prese una sedia e si mise in parte a lei. “JJ,sei qui da due giorni. Non hai bisogno di dormire un po’?”.JJ scosse la testa “No,voglio rimanere qui con lui un altro po’”strinse la mano di Spencer tra le sue e la sfiorò delicatamente con le labbra. Derek fece spallucce “Va bene. Posso farvi un po’ di compagnia anche io?”.Jennifer annuì,sorridendo debolmente. “Da quanto tempo è che non gli lasci la mano?” le chiese Derek. “Da ieri sera” ammise lei “Ho paura a lasciargliela. Ho paura che poi se ne vada via anche lui”.“Ehi,Reid” iniziò Derek,parlando come se Spencer gli potesse rispondere “Non ti sembra di dormire un po’ troppo?!”. Derek sospirò pesantemente “Senti,ragazzino...Ti converrà aprire quegli occhi da sapientone in fretta,lo sai che non mi piace aspettare!”.JJ si morse il labbro per fermare il magone. Derek le passò una mano dietro la nuca. Poi,si rivolse di nuovo a Reid “Vi lascio soli,ragazzo...Penso che tu e JJ abbiate tante cose da dirvi”.Spostò la sua sedia ed uscì in fretta dalla stanza. Appena ebbe chiuso la porta,per la prima volta dagli occhi di Derek Morgan scivolarono delle lacrime.

JJ sospirò,non lasciando andare mai la mano di Reid. “Hai sentito cosa ti ha detto Derek,Spence?” gli chiese con dolcezza. “Ti conviene svegliarti se non vuoi farlo innervosire!”,tentò di scherzare. Il suo sorriso si trasformò repentinamente in una smorfia di dolore. Abbassò la testa verso la coperta del letto e scoppiò a piangere. Di nuovo. “Ma chi voglio prendere in giro?!”, disse fra i singhiozzi “Non riesco a scherzare”.Alzò lo sguardo verso il viso di Reid,pallido e fermo. “Spence,io ti amo...” confessò quasi a sé stessa “Ti prego,non mi lasciare...Non saprei come fare senza di te...”.Gli passò una mano tra i capelli color miele “Senza i tuoi capelli morbidi piacevolmente arruffati..”.Tracciò delicatamente la linea degli occhi “Senza i tuoi occhi grandi e sinceri...”.Un piccolo sorriso le increspò le labbra “Senza la tua simpatia,senza la tua innocenza,senza la tua premurosità,senza quel tuo tono ridicolo quando ti imbarazzi...”.Sospirò “Senza il tuo amore”. Si avvicinò piano al viso di Spencer e baciò quelle labbra carnose e perfette,ora terribilmente fredde. Adagiò la testa al letto “Ti prego,non lasciarmi...” ripeté. Il silenzio della stanza fu riempito dai suoi singhiozzi. Alla fine,si addormentò stremata. La sua mano rimase adagiata su quella di Spencer.

“Ti prego,non lasciarmi...”.No,non ti lascerei mai,amore mio. Mai,nemmeno se il mondo finisse domani,MAI. Sono io ad avere bisogno di te. Ho bisogno dei tuoi capelli biondo oro,ho bisogno dei tuoi occhi color zaffiro,ho bisogno della tua protezione,ho bisogno del tuo carattere solare,del tuo fare materno,del fatto che sai sempre come tirarmi su il morale. Ho bisogno del tuo amore. Ti prego,non lasciarmi...

La luce gli colpì gli occhi violentemente,obbligandolo a strizzarli. Li riaprì con più cautela e vide,prima in modo sfuocato,poi più definito tutti i particolari. Una cascata di capelli biondi occupava il lato sinistro del letto, poco più sotto al suo cuscino. La mano di Jennifer era adagiata sulla sua. “JJ..” la chiamò piano. Jennifer sussultò,alzando la testa di scatto. Lo guardò stranita,sbattendo gli occhi blu “Reid..” balbettò “Reid,tu sei sveglio!”. Lui annuì “Così pare!”,cercò di scherzare con voce flebile. JJ non ci pensò su due volte:gli buttò le braccia al collo ed appoggiò il naso al suo. “Non sai che spavento mi hai fatto prendere..” balbettò stremata. Reid si morse il labbro “Scusami..”. “La dottoressa Kimura mi ha detto di chiamarla subito nel caso ti fossi svegliato” confessò. Reid la guardò rapito,con occhi innamorati “E perché non la vai a chiamare,allora?” chiese,sperando di aver supposto la risposta che si aspettava. JJ sorrise “Perché c’è una cosa che ti voglio dire,prima”.Appoggiò le labbra sulle sue e lo baciò con delicatezza,circondandogli il viso con le mani. “Ben svegliato, amore mio”.

   
 
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