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Autore: Il Saggio Trentstiel    04/03/2011    10 recensioni
"Mai fidarsi degli uomini Sierra, anche se incredibilmente carini e con la faccia da piccoli ingenui!
Come avevo potuto anche solo pensare che Cody potesse essere interessato a me?
Era famoso ormai, cosa poteva importargliene di una fan in più o in meno?"

Questa one-shot fa parte della serie "In due" ^_^
Sulle note di "Paris" una Sierra delusa ed arrabbiata cerca di convincersi che Cody non la merita.
L'arrivo di Cody le farà cambiare idea? CodyXSierra
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Cody/Sierra
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'In due'
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Oui, my friends! You must never trust a boy!

Mai fidarsi degli uomini Sierra, anche se incredibilmente carini e con la faccia da piccoli ingenui!
Come avevo potuto anche solo pensare che Cody potesse essere interessato a me?
Era famoso ormai, cosa poteva importargliene di una fan in più o in meno?
Sbuffai ed accavallai le gambe, osservando con aria triste l'enorme piramide di vetro situata fuori dal Louvre...

Oui, my friends! They will treat you like a toy!

Cos'ero stata per Cody?
Un giocattolo, ecco!
Mi aveva usata in maniera bieca e subdola, facendosi salvare, facendosi aiutare, facendosi coccolare...
Mi sentivo un'idiota completa: avevo coccolato quel traditore, quel voltagabbana, quel mostro!
E in cambio avevo ottenuto soltanto prese in giro ed una reputazione da fanatica esaltata...

Oui, my friends! They will-!
Aww...


Era Cody quello che si stava avvicinando a me.
Notai con maligna soddisfazione che sul volto aveva dipinta un'espressione timorosa, ma non potei evitare di pensare che, anche così intimorito, era davvero carino...
No, non dovevo farmi fuorviare da quei pensieri!
Cody mi aveva usata, aveva fatto di me uno svago, un passatempo divertente!
Arrivato di fronte a me cercò di abbozzare un sorriso: io misi su un broncio decisamente convincente e mi voltai dall'altra parte.
Lo udii sospirare e, l'istante seguente, si sedette sulla panchina al mio fianco.
Il silenzio gravava su noi due, ma io non ero affatto intenzionata ad interromperlo, in modo che Cody si sentisse sempre più a disagio e se ne andasse, lasciandomi sola con il mio dolore e la mia rabbia.
Inaspettatamente, qualche altro secondo dopo, Cody parlò
"Bel...Bel posticino qui, vero?"
Mi rabbuiai e non mi degnai neanche di voltarmi a guardarlo.
Quella frase sarebbe stato il suo tentativo di chiedermi scusa, di farsi perdonare?
Perché se era venuto da me abbandonando la sfida e la squadra sicuramente era per chiedermi scusa!
Il mio silenzio non parve farlo demordere
"Sai, tra qualche giorno sarà...Il mio compleanno"
Annuii appena e risposi sarcasticamente
"Hm, faccina felice"
Sapevo già tutto di lui, ovviamente.
Credeva forse che io, la creatrice di ben quattro blog a lui dedicati non conoscessi la sua data di nascita?
Allora oltre che cattivo era anche parecchio stupido...
Sorrise, senza che io potessi però vederlo
"All'inizio non ero molto felice di festeggiarlo qui, lontano da casa, dai miei genitori, dai miei amici...
Poi mi sono ricordato che i miei genitori avevano rovinato la mia ultima festa di compleanno...
"
Sapevo anche questo: due anni prima, in occasione del suo quindicesimo compleanno, la signora Anderson era inciampata nel tappeto e aveva fatto cadere la torta esattamente addosso al figlio, mentre il signor Anderson era riuscito a dimenticare il regalo per Cody all'aeroporto, visto che lo aveva acquistato di ritorno da un viaggio d'affari.
Cody proseguì
"...Che casa mia, per quanto grande, sarebbe stata off limits per una festa..."
Sapevo anche questo: i coniugi Anderson erano parecchio intransigenti a volte, e le uniche feste che avevano organizzato per Cody erano state in qualche parco affittato per l'occasione.
Stava intanto giungendo la stoccata finale
"...Che non ho amici, in effetti, mi trovano tutti noioso"
Quell'ultima frase mi raggelò: del tutto dimentica della mia rabbia mi voltai verso di lui.
Cody esibiva un sorrisetto amaro, che indicava quanto ormai si fosse rassegnato a quella sua condizione di...Di sfigato...
"Partecipare a questo reality show è stato davvero utile per me!
Ho conosciuto persone come Gwen, Trent, Noah...E te...
"
Sgranai gli occhi, del tutto a corto di parole, e lui rise della mia espressione basita
"Adesso sono davvero contento di poter festeggiare il mio compleanno con i miei veri amici, anche se a bordo di un aereo che cade a pezzi, in chissà quale sperduto angolo del globo!"
Mi alzai in piedi di scatto, nuovamente preda della mia energia frenetica e vivace, corredata da un sorriso ampio e genuino, di quelli che dedicavo soltanto a Cody
"E' assolutamente fantastico! Allora dobbiamo cominciare a pensare da adesso alla festa!"
Lo presi per mano e cominciai a correre verso l'ingresso del Louvre, trascinandomelo dietro, sorda alle sue proteste più fiacche del solito
"Potrei prepararti una torta, che dici?"
"Non mi pare il caso Sierra..."
Risi allegramente
"Oh Cody, è proprio vero che sei noioso a volte!"
Guardai verso di lui, trovandolo sorridente e rilassato.
Quello era il vero Cody, quello era il ragazzo che, con poche parole, mi aveva fatto recuperare la fiducia nei suoi confronti, quello era il nerd di cui ero follemente innamorata!

Oui, my friends! Now, I'm stuck telling you...

"Cody I love you"
Cody rabbrividì e cercò di sottrarre la sua mano alla mia stretta, ma fu tutto inutile.
Il nostro gioco, il nostro tira e molla, ricominciava!
   
 
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