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Autore: __MariMalfoy    04/03/2011    8 recensioni
Draco e Hermione prima della guerra; qualcosa che è nato durante il settimo anno, qualcosa di forte che però aggrava la situazione in cui si trovano. Una partenza è tutto ciò che entrambi non desiderano.
Prima shot su questo fandom, abbiate pietà!
Questa shot ha partecipato al contest "Twilight vs Harry Potter - Through the Bars of a Rhyme Contest" indotto da SummerRain sul forum di EFP e si è classificata seconda. Vincitrice del "Premio Originalità".
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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I don't belong to you

Autore: __MariMalfoy
Titolo:
I don’t belong to you
Canzone scelta: Cary Brothers - Belong
Frase scelta: Ti sbagli, io non appartengo a te

Contesto: Settimo Libro
Genere: Triste
Rating: Giallo
Avvertimenti: What if...

Questa shot ha partecipato al contest "Twilight vs Harry Potter - Through the Bars of a Rhyme Contest e si è classificata al secondo posto. Vincitrice del premio originalità.

i don't belong to you

HERMIONE POV

L’unica cosa che sento adesso sotto la mia testa è questo cuscino pieno di lacrime, che continuano a scendere prepotentemente, contro ogni mia volontà. Non percepisco più i nostri battiti cardiaci che si mescolano, ormai il mio cuore è ridotto in quella che è una nube di polvere.

Perché devo lasciarti?

E’ la cosa giusta da fare? Sì. Se me lo ripeterò più volte alla fine ci crederò anch’io, ma è tutta la notte che ci penso e non è cambiato niente.

Ma è giusto davvero? C’è una risposta a questa domanda? Non riesco a distinguere la differenza tra il male e il bene.

E’ male stare con Draco? Soltanto perché io sono Grifondoro e lui Serpeverde? E’ tutta qui la diversità?

Allora sono stupida, non riesco a capire, non vedo differenza.

E’ bene che io vada incontro alla morte? Partire è la soluzione? Harry e Ron… è giusto accompagnarli nello stesso destino?. Andare con loro non è il mio obbiettivo, stare con Draco è diventato il mio obbiettivo.

Qualcuno mi aiuti: il bene, qual è? E qual è il male?

Se solo ci potesse essere qualcuno, qualcosa che mi illuminasse, mi facesse trovare la soluzione… la verità è che non c’è soluzione. Non siamo in classe e non posso rispondere, nessun libro mi potrà mai dare aiuto in questo momento: la soluzione, purtroppo, non esiste.

Sono io quella che deve scegliere, adesso.

La scelta migliore è quella di partire, non dico che sia giusta o sbagliata; solo la migliore.

Un’altra lacrima cade e si aggiunge a quelle che sono già sul cuscino.

Mi metto su un fianco e guardo Draco che sta dormendo, sussulto quando si muove, ma non si sveglia. Nel sonno si avvicina a me, dormendo posa un braccio attorno alla mia vita, mentre continuo a piangere; Dio solo sa quanto ho voglia di stare con lui.

Ho il desiderio irrefrenabile di passare una mano tra quei capelli biondi, ma la mia mano si frena a mezz’aria, prima che possa affondare nella massa dorata. Inaspettatamente uno strano impulso la sposta verso il suo viso e glielo accarezza: fa’ che non si svegli, voglio che questo momento non finisca, che duri per sempre la sensazione della sua pelle sotto le mie dita. Non voglio combattere la guerra durante la quale, ne sono sicura, lo perderò.

Sono egoista, terribilmente egoista. E non me ne importa.

La luce del sole si infiltra delicatamente dalle tende della stanza di Draco, illuminando il letto e le nostre gambe intrecciate.

Capisco che è il momento di andarsene, di lasciarlo per sempre, forse. Mi alzo dal letto, facendo attenzione a non svegliarlo, e dopo essermi rivestita lo guardo per un’ultima, infinita volta, quando sono vicina alla porta.

Ho lasciato un biglietto, lì, sul quel letto vuoto ma non ho il coraggio di affrontarlo: fa male, terribilmente.

Se glielo dicessi non riuscirei ad andarmene, Draco non mi lascerebbe partire, soprattutto lui non mi permetterebbe di fuggire da quello che siamo.

Mordo un fazzoletto di carta per reprimere quelle lacrime che non vogliono smettere di scendere.

Apro la porta.

DRACO POV

Mi sveglio e guardo alla mia sinistra: lei non c’è. Mi alzo di scatto e la vedo in piedi sulla porta, completamente vestita e con il cappotto, che piange immersa in un fazzoletto.

«Dove vai? Che stai facendo?»

Mi alzo dal letto, il lenzuolo attorno alla vita, e la guardo confuso, mentre Hermione continua a piangere.

«Dove vai?» ripeto, duro, « Hermione, dove stai andando?»

«Via» risponde semplicemente, la sua voce è incrinata dalle lacrime, che continuano a scendere prepotenti.

Sento l’angoscia che attanaglia la mia anima.

«Via? Che significa via?»

Sono pienamente consapevole di poter sembrare molto isterico, ma non posso star calmo adesso. Via? Dove?

Perché non mi parla mai dei suoi piani? Non sono incluso nella sua vita? Sembra di no.

«Significa che me ne vado. Lontano, per un po’.»

Non riesce a mentirmi: qual è la sua meta? Partirà davvero o è solo una scusa per lasciarmi?

«Bene, vattene. Non ho bisogno di te.»

Singhiozza, piange, strepita, si dispera: rimango impassibile, ma dentro muoio. È questa la differenza tra un Serpeverde e un Grifondoro: noi serpi nascondiamo bene i sentimenti, loro no. E’ per questo che non le ho mai detto “ti amo”: noi Serpeverde non ci esponiamo. I sentimenti sono inutili e per me non esistono. Ma da quando è arrivata lei...io non ne sono più sicuro.

« Draco, non puoi dire sul serio.»

Mi volto, impassibile, mentre stringo con forza i pugni, arrabbiato, addolorato, sofferente. Io non provo sentimenti, io non posso provare sentimenti, così mi è stato insegnato e così sarà.

«E’ tutto quello che ho da dire al riguardo, Hermione. Ora vattene.»

Alza una mano come per zittirmi, chiude la bocca, sorpresa, abbassa lo sguardo: tra noi cala un silenzio colmo di tensione, che non c’è mai stato in un anno e mezzo. Tutto il dialogo e l’intimità che c’era è sparito in una frase.

«Draco» sussurra infine, alzando lo sguardo e incrociando i suoi occhi con i miei «noi ci apparteniamo e ci apparterremo per sempre, questo non lo puoi cambiare.»

«Ti sbagli, io non appartengo a te. Non più

Un’altra lacrima le varca il viso e rimane in silenzio, mentre quella mia frase pronunciata con così tanta freddezza mi risuona nella testa.

«No, Draco, non puoi cancellare ciò che c’è stato in un anno e mezzo: stai mentendo a te stesso.»

E lo dice con così tanta convinzione che mi sorprende, ormai le lacrime non scendono più sul suo volto.

«Hermione, basta. Vattene.» dico, il gelo che mi attanaglia la lingua, «noi non ci apparteniamo. E' ridicolo!»

Le lacrime la soffocano di nuovo, non ce la faccio a vederla in quel modo.

«Invece sì. E sarà per sempre.»

Scuoto la testa, sempre rivolgendole le spalle, mentre i suoi singhiozzi riempiono la stanza.

«E invece sì, Draco! Quando tornerò noi saremo insieme di nuovo! Prometto che tornerò da te!»

Un sorriso rassegnato mi si dipinge sul volto: «Non fare promesse che non puoi mantenere, Hermione. Sappiamo benissimo che non lo farai.»

«Ma Draco…»

La sua voce è incrinata e dopo quel breve momento di riscatto si arrende di nuovo, con un sospiro.

«E’ così, Hermione. Accettalo.»

Le lacrime ormai le hanno totalmente ricoperto il viso: le sto facendo male e ne sono consapevole.

«No, non lo accetterò mai » dice, con quel poco coraggio che ha per ribattere: «abbiamo qualcosa che nessuno possiede. Noi abbiamo un rapporto, qualcosa che ci lega profondamente…»

«No! Hermione, noi non abbiamo niente! Niente di niente! » urlo, spingendola violentemente verso l'armadio, lei ci sbatte contro e forse si fa male, ma non mi interessa in questo momento. «Smettila di ripeterlo!»

Sbatto i pugni rabbiosamente contro l'anta dell'armadio ai lati della testa di Hermione, deciso a metter fine a quella storia.

La ragazza determinata a convincermi non c'è più, adesso la mia Hermione è spaventata, incredula a causa di quello che dico e non ci può credere, ma è così.

Ma allora perché ho pensato la mia Hermione?

Lei non dice niente, le lacrime continuano a scendere e il senso di colpa mi tormenta. Un Serpeverde non prova mai emozioni, le parole di mio padre mi perseguitano, ma rimango impassibile anche mentre passa sotto il mio braccio, che non accenno a muovere, ed esce sbattendo la porta.

Non ci apparteniamo più, Hermione.

Ehm, ehm... Salve *Mari esce dal suo antro oscuro* è la prima shot che posto su questo fandom, infatti scrivo tutto in un altro posto! Nonostante il mio odio per le Dramione, ho voluto provarci anche perchè una mia amica mi ha praticamente costretta! Mi piacerebbe che voi lasciaste una recensione solo per dire che fa schifo, che devo migliorare, che non devo presentarmi più in questo fandom perchè mi mangiate... xD
Ringrazio SummerRain per essere stata la giudicia, Irene per avermi sostenuta e altrettanto costretta a scrivere la Dramione :)
Giudizi (riassunti xD)
Grammatica e sintassi: 9.25/10
Stile: 9.25/10
Originalità: 9/10
Caratterizzazione: 8.5/10
Rispetto delle regole: 5/5
Canzone Bonus? No.
Totale: 49.50/55
                                                               premio originalità

Recensite, anche solo per dire che fa schifo, mi farebbe piacere!

Un bacione!

Mari


  
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