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Autore: diariers91    05/03/2011    2 recensioni
Cosa sarà successo dopo che Ash è andato via? Basta leggere per scoprirlo.
Genere: Dark, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oook, questa volta sono stata puntuale nel postare il nuovo capitolo perché per fortuna ho avuto un attimo di respiro dalla scuola. 
Finalmente Ash e Mare parlano!!! e le cose si mettono abbastanza male. 
 
6. "The truth is rarely pure and never simple" — "La verità raramente è pura, e non è mai semplice" — Oscar Wilde
 
Il cielo quella sera era tappezzato di nuvole, il che rendeva impossibile osservare ciò che stava al di là. Eppure Mary-Lynnette era rimasta comunque sulla sua collinetta preferita ad osservarlo. 
Mentre si allontanava dalla fattoria Burdock aveva pensato di andare in centro e provare a distrarsi, ma poi le venne in mente che in città non c'era nulla che fosse abbastanza interessante perché il cielo era la sua unica fonte di distrazione, di sollievo, l'unica cosa che era certa sarebbe stata sempre lì per lei e non l'avrebbe mai tradita. Per questo motivo, nonostante non riuscisse a vedere null'altro che un manto grigio scuro sopra di sé, rimase delle ore in quel posto senza pensare a nulla di preciso. Si era imposta invano di non pensare a nulla che fosse legato ad Ash, a vampiri furiosi o alle soluzioni assurde che era stata costretta ad ascoltare. Stranamente l'idea più ragionevole era quella di Quinn, la trasformazione. In quel modo i pericoli rappresentati dal Mondo delle Tenebre sarebbero diminuiti. Ciò però non voleva dire che era propensa ad accettare di lasciarsi trasformare, non senza averne discusso prima con la sua anima gemella. 
Sorrise all'idea di quel pensiero. Nessuno avrebbe scommesso un dollaro sul fatto che lei ed Ash erano anime gemelle. Non si comportavano come tali e, ora che ci pensava, non l'avevano mai fatto se non in rare occasioni. Eppure una vocina nella sua testa le diceva che quei pochi momenti era tanto intensi da valere dieci volte in più rispetto a un rapporto normale tra due innamorati. Ed era vero. In meno di una settimana erano passati dal profondo odio reciproco a una comprensione forzata l'uno dell'altra, fino a giungere all'amore ardente e disperato, come aveva definito il suo amore per lei Ash, per poi passare, al suo ritorno, alla completa indifferenza. Quel pomeriggio si erano comportati come due estrenei, come se non si fossero mai visti prima e non avessero superato nulla insieme. Si sorprese addirittura che il filo d'argento ancora funzionasse. 
E fu proprio il filo d'argento che le fece avvertire la presenza di Ash alle sue spalle. Aveva sentito che era vicino e per un attimo aveva sperato che non fosse vero. Poi, però, la realtà dei fatti la colpì in pieno: se era andata lì in quel posto un motivo c'era e non era soltanto quello della distrazione. No, lei aveva sperato che qualcuno, o meglio proprio Ash, andasse a cercarla e quale posto migliore del loro secondo incontro? Quando per la prima volta si erano soffermati ad osservare la volta celeste, anche solo per volere di Mary-Lynnette? 
Proprio come nove mesi prima il cielo rispecchiava le sue sensazioni interiori. Pur nella confusione dovuta alle scosse e alla foschia rosa al contatto, Mary-Lynnette, mesi prima, era convinta nella maniera più assoluta di odiarlo e che avrebbe continuato fino a quando il destino, o chissà cosa, li faceva incontrare. E tutto era semplice: lei odiava lui, lui odiava lei ed entrambi erano "felici" senza doversi immischiare in situazioni spiacevoli come quelle fornite dal principio dell'anima gemella. Quella sera, invece, il cielo era rannuvolato e così era la sua testa. Pensieri si affollavano e non facevano che accumularsi a quelli precedenti, solo per renderle la vita più complicata di quello che era. 
Sentì il vampiro alle sue spalle schiarirsi la voce. << Non potevi essere che qui >> disse con una sorta di compiacimento nel tono, come se lui fosse l'unico a conoscerla perfettamente. Ma in realtà chiunque sarebbe arrivato alla conclusione che era nel suo posto. 
<< Non era difficile da indovinare >> rispose con voce annoiata. Mary-Lynnette era andata via dalla fattoria Burdock perché non aveva voglia di discutere riguardo il provvedimento migliore da prendere in modo che nessuno del Mondo delle Tenebre uccidesse lei o suo fratello. E non aveva intenzione di farlo in quel momento, mentre la testa le scoppiava dal dolore e dentro di lei regnava il caos. In più, l'unica cosa di cui non aveva bisogno era Ash, qualunque fossero le sue intenzioni. << Piuttosto prevedibile >> aggiunse dopo alcuni momenti di silenzio. 
<< La prevedibilità non esiste >> disse il vampiro avvicinandosi a passi lenti e cauti alla sua anima gemella. Si sedette a terra accanto a lei, con le gambe incrociate. << Penso invece di sapere che eri qui perché ti conosco >>. Le parole gli uscirono dalla bocca in sussurro, quasi come se non fosse certo di queste. 
Mary-Lynnette si ritrovò ancora una volta a scuotere la testa. Sulle sue labbra apparve un sorriso ma era ironico, proprio come la risata di qualche ora prima. Come era possibile che la conoscesse dopo essere stati insieme un paio di giorni? Nove mesi prima per di più? Era impossibile! Ma non lo disse, non era importante in quel momento. << Perché sei qui? >>.
Ash non poté fare a meno di notare che Mary-Lynnette era distante, fredda quasi, nei suoi confronti. Ovviamente ne aveva tutte le ragioni. Prima di sparare la notizia davanti a tutti, avrebbe dovuto parlarne con lei, ma le occasioni per farlo non si erano presentate, così come il tempo. Ciò che però lo faceva sentire un codardo era che anche se avesse avuto tutto il tempo e le occasioni del mondo probabilmente gli sarebbe mancato il coraggio. Prima non avrebbe esitato a comportarsi slealmente o a correre rischi per ciò che riteneva importante per lui, ma ora era cambiato e lo doveva alla sua M'Lynn. Quando si parlava di lei, Ash diventava un fifone che non era in grado di prendersi le sue responsabilità, era troppo timoroso di perdere quello che inizialmente aveva disdegnato e che ora non era sicuro di meritare. Mary-Lynnette era così ... onesta e sincera che non poteva, anzi non doveva, avere la sfortuna di essere legata a un tipo come lui per tutta la vita. 
<< Sei andata via senza dire nulla, ero ... >>
Mary-Lynnette gli impedì di continuare. |Perché?|, pensò e seppe che lui l'aveva sentito. Non le interessava quello che stava per dire, in quel momento non contava nulla se lui era in pensiero per lei. Pretendeva soltanto di sapere al più presto possibile cosa gli era saltato in mente e voleva saperlo in fretta. Via il dente, via il dolore. Niente più dubbi, solo la verità. 
<< Quando mio padre scoprirà dove siamo, raderà la città al suolo solo per essere certo che tu e tuo fratello siete tra le vittime >> rispose Ash con decisione. Era vero. Per fortuna il vampiro aveva avuto la scaltrezza di non dire nulla al padre riguardo la posizione delle sorelle, altrimenti non avrebbero avuto che una ventina di minuti per ragionare sul da farsi. I Redfern erano tra le famiglie di lamie più autorevoli nel Mondo delle Tenebre e il capofamiglia non era intenzionato a vedere crollare la fama e la reputazione che apparteneva a loro da secoli: era un tale disonore avere quattro figli rinnegati, di cui due avevano trovato la loro anima gemella tra gli umani, che avrebbe preferito vederli tutti impalati. 
Mary-Lynnette sembrò rinvigorirsi al suono di quelle parole, quasi come se fosse rinata a nuova vita. << Posso cavarmela >> disse con forza. << L'anno scorso ho ucciso un licantropo da sola >> gli ricordò. Una strana sensazione di inquietudine la colpì in pieno stomaco. Era stata in grado di uccidere, conficcando con freddezza glaciale un coltello da frutta tra le coste di un licantropo, pronto a saltarle addosso e il tutto senza battere ciglio. L'unica consolazione era che l'aveva fatto a fin di bene, nonostante non avesse mai creduto alla filosofia de "il fine giustifica i mezzi". 
Ash scosse la testa, mentre si avvicinava un po' di più a Mary-Lynnette. << Non è la stessa cosa, credimi >> commentò in tono solenne. Mary-Lynnette non era al corrente della ferocia di un vampiro quando si trattava di proteggere quello che riteneva importante, erano capaci di uccidere per il "bene" comune. Una mentalità, chiusa per certi versi, fondata sul criterio de "il fine giustifica i mezzi", totalmente diversa da quella di alcuni umani. 
Seguì una pausa in cui nessuno dei due parlò ed entrambi cercavano di tenere l'altro all'oscuro dei propri pensieri. Mary-Lynnette ebbe la sensazione che Ash non volesse accettare alcuna soluzione se non quella che lui aveva proposto e non sembrava intenzionato a cedere. Aveva rifiutato con estremo rigore le tattiche di Quinn e quella di Rowan, bollandole, senza pensarci su, come impossibili perché non avrebbero fatto altro che aumentare i problemi. 
<< Allora, trasformami >> disse senza nemmeno accorgersene. Le parole le erano uscite di bocca inconsciamente, ma corrispondevano a livello verbale a ciò che stava pensando.   
Il vampiro sgranò gli occhi a quelle parole. Aveva ben presente i pensieri della ragazza riguardo una sua trasformazione, li ricordava con estrema precisione. Era convinta di non essere tagliata per diventare un vampiro perché non poteva fare quelle cose che l'avrebbero costretta a vivere costantemente attaccata al collo di poveri umani, a uccidere senza perdere la sanità mentale. Non si sentiva pronta e Ash era sicuro che non lo sarebbe mai stata. Ma a lui andava bene in quel modo perché amava Mary-Lynnette per quel che era e non avrebbe fatto alcuna differenza averla da umana o da vampiro. << Non voglio costringerti a fare una cosa che non vuoi >>. E poi perché non puoi, avrebbe voluto aggiungere, ma si trattenne dal farlo e dal pensarlo. 
Mary-Lynnette si voltò verso di lui. << Vuoi dire che se fossi d'accordo, lo faresti? >> chiese intendendo bene nella voce che quella era una sfida. Lo stava mettendo alla prova per capire quali erano davvero le sue intenzioni. 
Ash in risposta non fece e disse nulla, si limitò, in un primo momento, ad osservarla e poi ad abbassare lo sguardo. Non poteva farlo, non poteva metterla in pericolo ulteriormente, nonostante lei sostenesse di riuscire a cavarsela. 
A quella reazione i dubbi della ragazza trovarono conferma e, ancor più delusa di quanto già fosse, si alzò e fece per andarsene. << Capisco >>.
Ash la imitò. Le afferrò il polso. Scosse elettriche partirono da quel contatto e la foschia rosa li circondò. << Hai ragione. Non lo farei, ma non perché io non lo voglia, - sospirò - anzi >>. Erano in piedi, l'uno di fronte all'altro, molto più vicini di quanto lo erano stati in quelle ore, con gli effetti del principio dell'anima gemella che ancora li confondeva. Ash sospirò ancora, segno che si stava preparando a qualcosa di importante. << E' colpa mia se ora siamo in questa situazione e sono convinto che se non facessi parte della tua vita, tu non correresti rischi inutili >>. 
Finalmente la verità era uscita fuori. 
<< E' una decisione che spetta a me, non credi? >>. Era piuttosto innervosita. Se c'era una cosa che Mary-Lynnette odiava era che qualcuno si facesse carico di prendere decisioni che la riguardavano senza interpellarla. Ogni decisione che c'era da prendere, anche più stupida, era un suo problema perché avrebbero influenzato la SUA vita e non aveva intenzione di avere rimpianti solo perché non aveva avuto il coraggio di prendere da sola decisioni che le competevano. 
<< No, se credo che commetteresti un errore >>. 
Ancora una volta le parole di Ash furono un duro colpo. Mary-Lynnette annuì, guardando in alto per trattenere le lacrime che minacciavano di uscire. Quello era il momento meno adatto per piangere. << Quindi sarebbe un errore decidere di mandare all'aria tutto quello in cui credo solo per rimanere con te? >>. 
Senza aspettare una risposta da parte del vampiro, Mary-Lynnette gli diede le spalle, sussurrò un appena accennato << Ci penserò >> e andò via sul serio.
 
Ash non ne fa una buona, povera Mary-Lynnette. 
Cosa deciderà la ragazza? E chi incontrerà Ash tornando a casa? 
Tutto questo nel prossimo capitolo ...
  
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