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Autore: dhete lea    12/01/2006    22 recensioni

- Ron, ne sei capace. Ce la puoi fare. Devi solo impegnarti un po’ di più, so che è davvero brutto ma devi farlo. Non possiamo restare qui! Lo capisci questo? Dobbiamo andare avanti… -. Non voleva suonare disperato, ma ci era vicino.
- Lo so, Harry, credi che io non lo sappia? E’ che… Mettiti nei miei panni. Immagina. E’… E’ orribile. – gemette Ron.

Piccolo spoiler del cap. 14 del principe mezzosangue...
Recensite? ^^

Genere: Parodia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dean Thomas, Ginny Weasley, Harry Potter, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: tutti i diritti sulla saga di Harry Potter eccetera eccetera appartengono a J. K. Rowling, alla Salani e non so a chi altro, ed io non scrivo a scopo di lucro...




Cap. 14


- Ehi! -.

Ron guardò sua sorella che si staccava da un bacio appassionato con Dean Thomas e si voltava verso di lui con atteggiamento vagamente minaccioso, mentre il ragazzo al suo fianco si portava una mano alla testa, assumendo un’aria imbarazzata.

- Cosa? – chiese Ginny. Ron prese fiato.

- Non mi piace vedere m-mia sorella che… Che… -.

- Dai, Ron! – gli sussurrò Harry al suo fianco, incoraggiante.

- Mia sorella che… Che… Non ce la faccio. -.

Curvò le spalle e abbassò la testa, sconfitto.

Harry imprecò sottovoce, mentre Ginny abbandonò l’espressione minacciosa con un sospiro stanco e Dean mormorò “ci risiamo”, chiudendo gli occhi e appoggiandosi al muro alle sue spalle.

- Non ce la faccio. Non ci riesco proprio. Non ci riesco, è troppo… E’ troppo. - Ron mormorò per scusarsi. Si passò una mano tra i capelli, frustrato, aspettando la reazione degli altri. La scena si era già ripetuta diverse volte.

- Lo sappiamo, Ron. – gli disse Harry con convinzione, mascherando l’esasperazione. – Ma devi farlo. Non devi arrenderti, non puoi arrenderti. Devi farlo. -. Aveva un tono quasi implorante.

- Non ci riesco, è troppo… Non ce la faccio. -.

- Si che ce la fai! – Harry aveva un tono deciso, per incitarlo. - Devi farcela. Ron, non possiamo continuare così, lo capisci? Devi fare uno sforzo… -.

- Ma Harry, sto facendo uno sforzo! Ma non ne sono capace. Non ce la faccio proprio. -.

- Ron, ne sei capace. Ce la puoi fare. Devi solo impegnarti un po’ di più, so che è davvero brutto ma devi farlo. Non possiamo restare qui! Lo capisci questo? Dobbiamo andare avanti… -. Non voleva suonare disperato, ma ci era vicino.

- Lo so, Harry, credi che io non lo sappia? E’ che… Mettiti nei miei panni. Immagina. E’… E’ orribile. – gemette Ron.

- Hai ragione. E’ davvero terribile. Ma non hai scelta, Ron… Non puoi fermarti. Sai che dipende tutto da te, siamo nelle tue mani… Non puoi cedere. -.

- Harry ha ragione, Ron – intervenne Ginny. – Andiamo avanti così già da un pezzo, ma non possiamo restare a questo punto! Dobbiamo andare avanti, e se tu non lo fai non possiamo. Ti prego, Ron! Siamo a pezzi, tutti quanti. Riprova. Ce la puoi fare, ce la devi fare. -. Aveva l’aria davvero distrutta.

- Ma perché io? Perché proprio io?? Con un migliaio di dannati studenti in questa scuola, perché proprio io?? -. Sapeva di averlo ripetuto almeno un milione di volte, e infatti c’era una nota impaziente nella voce di Harry quando rispose:

- Ron, non possiamo farci niente. Lei ha deciso così, e sai che non c’è soluzione. Ma – Harry ebbe un lampo di genio – forse Lei ti ha scelto! Evidentemente pensava che tu fossi all’altezza, che tu potessi farlo… - Dalla faccia di Ron intuì che la non era proprio una strategia geniale, quindi lasciò perdere. - Dai, Ron! -. Cercava di suonare incoraggiante, ma non otteneva grandi risultati. In effetti di certo non invidiava l’amico per quello che doveva fare… Ma non ne poteva più, erano fermi là da un pezzo, come aveva fatto notare Ginny, e si era stancato.

- Ron, sappiamo che è dura. Ma per favore, riprova! – Sua sorella era sull’orlo delle lacrime. – Non ce la facciamo più. -. Dean, che si era lasciato scivolare lungo il muro fino a sedersi a terra, annuì e senza sollevare la testa dalle braccia disse:

- Dai, amico. Non ne possiamo più di stare qui. E, senza offesa per tua sorella, mi sono un po’ stancato di sbaciucchiarla. -.

Ginny si limitò ad un’alzatina di spalle. Non le interessava il parere di Dean, purchè si muovessero da lì.

- Allora, Ron? Te la senti di riprovare? -. Cercò di suonare gentile, ma non riuscì a nascondere un velo di impazienza.

Ron sospirò pesantemente, e Harry disse:

- Dai, Ron! Sarà la volta buona, vedrai. -.

- Si, in effetti dodici è il mio numero fortunato! – ribattè lui ironico.

- Ron… Per favore. Riproviamo. -. Quando lo vide annuire brevemente, fece un cenno agli altri due e afferrò Ron dal gomito, trascinandolo dietro l’angolo che avevano svoltato già undici volte quel pomeriggio. Dean si alzò e, sbuffando, abbracciò nuovamente Ginny, preparandosi a baciarla.

- Mi raccomando, Ron. Ce la puoi fare, davvero. Pensa che dopo sarà tutto finito. Non ci potrà essere niente peggio di questo. Sarà tutto passato, tutto tornerà alla normalità… Dai, Ron! -. Harry continuò a incoraggiarlo mentre giravano l’angolo.

- Pronto? – chiese fermandosi. Ron annuì, determinato, e svoltò l’angolo.

- Ehi! -. Ginny si staccò da Dean, e, mentre lui sorrideva imbarazzato, mettendosi le mani sui fianchi rispose:

- Cosa? -.

Ron prese fiato. Ce la poteva fare. Ce la poteva fare.

- Non mi piace vedere mia s-sorella che… che PASTRUGNA la gente in pubblico! -.

Lentamente, un grande, enorme, luminoso sorriso si aprì sul suo viso. Si voltò verso Harry.

- Ce l’ho fatta! Ce l’ho fatta, Harry! L’ho detto! Hai visto? L’ho detto, ci sono riuscito! L’ho detto! -.

L’amico sorrise a sua volta e gli diede una gran pacca sulla spalla, mentre sul viso di Ginny si dipingeva un’espressione di profondo sollievo e Dean esultava alzando i pugni in aria.

- Complimenti! E adesso, vediamo di superare questo dannato capitolo 14. -.


Cap. 25

Nella Sala Comune di Grifondoro si sente un urlo tra il rabbioso e il disperato.

- Non di nuovo! -.

E’ la voce di Ron Weasley.


********


Questa one shot decisamente stupida è dedicata a tutti quelli che come me non hanno “gradito” la traduzione della cara Beatrice Masini, che dopo ben sei mesi di lavoro ci ha presentato questo scempio! -.-“

Chiedo scusa a tutti coloro che usano davvero la parola “pastrugnare”. A me è sembrata veramente orribile XD visto che Ron è l’unico a dirla, per ben due volte (appunto nei cap. 14 e 25), mi è venuta in mente questa scena…
Niente di speciale.

Lasciate un commentino? Grazie ^^

Alessia

  
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