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Autore: Pinns    05/03/2011    7 recensioni
nessuno sa che è successo ai Dursley dopo che hanno salutato Harry e hanno varcato la soglia della casa numero 4 di Privet Drive.
Ma cosa è successo davvero dopo questa separazione?
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Ehi! Mi sono appena registrata, e questa è la mia prima Fanfiction quindi... siate buoni, ma recensite, servono consigli! :)
Graazie,
Pinns;)


Il cambiamento di Petunia Evans

 

Nel viaggio in macchina con Dedalux Lux la famiglia Dursley rimase stranamente zitta, Petunia rimpianse il fatto di non aver augurato buona fortuna al nipote, capì di essere stata assolutamente perfida con la sorella, da quando Lily Evans aveva ricevuto la lettera di ammissione a Hogwarts lei era stata tremenda, e se ne pentì proprio mentre leggeva l'angoscia nei volti dei maghi che parlavano con suo nipote prima di separsi .Perchè aveva dovuto passare 17 anni guardando Harry, ricordarsi di Lily e vendicarsi sul figlio?

Perchè?

Lacrime silenziose scesero sul volto cavallino di Petunia Evans, cognome che aveva sempre rinnegato, usarlo voleva dire che lei era davvero imparentata con una strega, ma per la prima volta dopo molto tempo fu orgogliosa di quel cognome, e ripensandoci per la milionesima volta capì che era fiera di essere la sorella di Lily Potter, la sorella che era morta per proteggere il figlio, lei non avrebbe forse fatto lo stesso?

E decise che, quando tutto fosse finito (sapeva che sarebbe stato così) lei avrebbe cercato il nipote, e sarebbe andata a chiedere perdono, e sì avrebbe anche cercato la tomba della sorella, avrebbe reso omaggio a un'anima così nobile.

Vernon Dursely era indispettito, era una situazione assurda, dove stavano andando? Che ne sarebbe stato di loro? Sentì un singhiozzo appena soffocato e girò il suo grasso faccione, i suoi baffi tremarono, e per poco non mollò il volante, perchè Petunia stava piangendo? Pochi secondi dopo la vide trafficare dentro la sua borsetta di pelle nera, Petunia ne estrasse una scatolina azzurra chiusa da un grosso fiocco bianco un po' sgualcito come se fosse stato slegato tantissime volte. I piccoli occhi di Vernon Dursley vagarono interrogativi dal viso rigato di lacrime silenziose di Petunia alla piccola scatolina, le lunghe dita della donna slegarono il fiocco, aprirono la scatolina, Petunia estrasse una catenina d'oro bianco, era molto sottile, con un ciondolo a forma di giglio, un bellissimo giglio, bianco come la neve, i petali aperti verso l'alto, Petunia se lo rigirò tra le mani tremanti, sfiorò delicatamente il retro del ciondolo dove apparvero le seguenti parole:

Sarai sempre mia sorella, qualsiasi cosa accada.

Lily

La mente di Petunia cominciò a rispolverare vecchi ricordi, c'erano lei e Lily sulla sabbia calda, erano piccole, Lily con i suoi capelli rossi che le ricadevano sul viso grazie al vento, gli occhi verdi luminosi come due stelle, e un sorriso a 32 denti, stava costruendo un castello di sabbia, altissimo.

-Ehi Petunia, perchè non vieni a darmi una mano?

Petunia, era molto magra ma i capelli corti e neri erano vaporossissimi, colpa della salsedine, anche lei sorrise radiosa alla sorella e si apprestò a raccogliere le conchiglie per fare le finestre.

Un altro ricordo riaffiorò nella mente di Petunia, erano nella loro scuola elementare, era una scuola veramente graziosa e Petunia aveva ricordi bellissimi di quella scuola, tranne forse quello che stava per rivivere, dietro la scuola c'era un parco giochi dove tutti i bambini durante l'intervallo potevano andare a giocare, Lily con la sua divisa blu cobalto passeggiava con Grace e Millicent le sue due migliori amiche ''Babbane'' come dicono i maghi, cioè le persone senza poteri magici, Grace aveva lunghi capelli biondo cenere, la carnagione chiara e gli occhi verdi, ma neanche lontanamente belli come quelli di Lily, Millicent era anche lei bionda, ma il suo era un biondo più tendente al castano, portava degli occhiali neri, aveva il naso un po' schiacciato ma un sorriso simpatico.

Petunia invece era seduta da sola su un'altalena, indossava la sua divisa blu cobalto, e aveva raccolto i capelli stopposi in una coda di cavallo. Lily le stava correndo incontro e sorrideva, Petunia la salutò allegramente con la mano. Ma Lily presto si fermò.
-Attenta Petunia!
...SPLAT!

Il budino del pranzo (cioccolato) ricopriva completamente i capelli, la faccia e la divisa di Petunia, lacrime di umiliazione cadevano calde sulle sue guance...

-TU! Come osi sporcare di budino MIA sorella?

Eddy Stuart guardava Lily con un ghigno per nulla innocente come i suoi occhi azzurri potevano far pensare a tutte le maestre.

-Io non ho fatto assolutamente nulla.

-Si, e secondo te io potrei crederti?

-Uhm, si.

-Non ci penso neppure! IO ti ho visto!

-E' la mia parola contro la tua!
Bisogna tener conto del fatto che Eddy Stuart era il preferito dalle maestre, nutrivano una sorta di amore per quel bambino apparentemente angelico, gli occhi azzurri, la carnagione chiara, i capelli biondissimi e lisci, un angelo, poteva sembrare così, ma Lily sapeva, ne era certa, Eddy Stuart non poteva essere definito un angelo, per nessun motivo.

Petunia era ancora seduta sull'altalena, il budino che Eddy le aveva lasciato cadere sulla testa si stava sciogliendo e le aveva macchiato tutta la divisa, piangeva in silenzio, e guardava Lily che era solo una bambina di seconda elementare che teneva testa a un ragazzino di quinta, intanto Millicent che tra le migliori amiche di Lily era la più simpatica si avvicinò silenziosamente a Petunia e le porse un fazzoletto ricamato, Petunia cominciò a pulire la faccia, non staccava gli occhi da Lily.

Lily era rossa in viso, gli occhi verdi brillavano, guardava con così tanta intensità Eddy che pareva lo volesse sciogliere, ma accadde qualcosa di più straordinario, con un sibilo le corde dell'altalena affianco a quella dove era seduta Petunia si ruppero, l'altalena cadde e cominciò come per magia a rincorrere Eddy Stuart per tutto il parco, sembrava un piccolo carro trainato da due serpenti inferociti. Le urla di Eddy si persero al limitare del parco mentre tutti i bambini ridevano di quel buffo fatto...

-Lily ma come hai fatto? - chiese Grace, basita

-Io? Io non ho fatto proprio nulla

Ma non ci pensarono molto, continuarono a ridere di Eddy Stuart mentre aiutavano Petunia.

 

La Petunia del presente si risvegliò da quel turbine di ricordi, con le mani tremanti indossò la catenina d'oro bianco, accarezzandola dolcemente...

-Petunia? Tutto okey?

-Oh, s... si Vernon caro, tutto okey...

La donna appoggiò la fronte al finestrino e come per magia le riapparvero degli occhi verdi e luminosi, gli occhi di Lily Evans.

Quando tutto sarebbe finito Petunia avrebbe fatto ciò che avrebbe dovuto fare tempo, molto tempo prima; e si diede della stupida perchè in 17 anni non ci aveva mai pensato.

Dudley Dursley guardava anche lui fuori dal finestrino apparentemente perso nei suoi pensieri (avvenimento più unico che raro, ma ogni tanto succedeva pure a lui) guardava il paesaggio cambiare, prima la città con le sue case a schiera, le luci, poi mano a mano che si allontanavano il paesaggio mutava, ricco di alberi e prati, chissà che cosa stava facendo suo cugino? Avrebbe dovuto affrontare un compito durissimo come tutti quelli della ''sua specie'' dicevano? O era solo una grossa bugia?

I suoi pensieri furono interrotti dalla voce squillante di Dedalux Lux, seduto accanto a lui

-Non siate così silenziosi, il viaggio è ancora lungo!

Al che Petunia ebbe un'illuminazione...

-Mi scusi, potrebbe raccontarmi la storia di mio nipote?

E ignorando la faccia sbigottita del marito al volante e del signor Lux si girò e sorrise radiosamente come non succedeva da un po' al suo interlocutore, anche Dudley rimase perplesso ma ora che sua madre lo aveva chiesto, anche lui aveva una gran voglia di sentire la storia.



Grazie per aver letto questo primo capitolo... che ne dite?

  
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