Fanfic su artisti musicali > Green Day
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Autore: SLAPPYplatypus    05/03/2011    2 recensioni
è una cosa senza senso che ho scritto in due secondi, su Whatsername e tutto il resto. mi è venuta in mente mentre fissavo un tizio sull'autobus, magari sembra una cosa un po' squinternata.
è davvero molto corta, se volete leggere.. :)
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Billie J. Armstrong
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'insult to injury.'
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She's in my head
I must confess.



Era una giornata così bella; la migliore che avessi mai visto.
Eravate seduti su un prato tanto verde da sentire gli occhi pungere se lo si fissava troppo a lungo; il cielo così turchese da farti credere che fosse in realtà una spiaggia tropicale, trasportata chissà come e, per chissà quale errore, finita al posto di un cielo californiano.
Il sole colpiva i tuoi capelli corvini lasciandosi scappare sottili raggi lucenti, senza riflessi. Alzavi lo sguardo e vedevi lei, brillare di fonte a te; la cosa più simile ad un angelo che potessi mai sperare di vedere. Sorrideva, e i suoi occhi chiari si illuminavano e quella debole, grigia tonalità di azzurro si riscaldava; diventava meravigliosa.
Metteva di buon umore, faceva venire voglia di correre e cantare.
Amanda.



Ti svegliasti di soprassalto, con ricordo.
Un viso in mente, una faccia solare ed allegra, come una fotografia strappata, un frammento che si era salvato dalle fiamme a cui avevi gettato tutte le altre immagini che abitavano la tua memoria; un frammeto a cui non riuscivi a collegare a nessun nome.
Lo sapevi, eri certo di saperlo; lo avevi in mente appena cinque minuti prima, eppure adesso... niente. Non vedevi altro se non quel sorriso felice, riuscivi ad avere l'immagine vivida davanti agli occhi se solo socchiudevi le palpebre, anche nel buio spesso della tua camera da letto.


Quell'immagine infestava la tua anima...

Ti ritrovavi certe volte, nel bel mezzo di una delle tue lunghe passeggiate, a fissare le donne che passeggiavano nel parco. Le guardavi negli occhi, e l'unica cosa che riuscivi a pensare era Guarda, questa ha i suoi stessi occhi; Hey, i capelli di quella laggiù hanno i suoi stessi riflessi. Questa ragazzina ha la sua stessa espressione, quella strana ombra sulla fronte...
Raccoglievi indizi che speravi ti conducessero ad una soluzione; che ti indicassero il nome di quella che ormai era diventata Comesichiama. Non riuscivi a credere di esserti davvero dimenticato una cosa tanto importante, non ti saresti mai perdonato per questo-
No, basta.
Non avevi tempo per i rimpianti o per la nostalgia. Nella tua mente c'era spazio per una sola cosa.
Whatsername.
   
 
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