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Autore: Sandra Voirol    06/03/2011    5 recensioni
Questa è la mia versione dei fatti ...su cosa è l'imprinting.
Spesso viene sottovalutato o considerato come un contentino.
Io non la vedo affatto così.
Per me è il premio. Jake ha diritto ad avere un amore altrettanto totalizzante. Quanto quello tra Edward e Bella.
Ditemi cosa ne pensate, aspetto i vostri commenti.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
- Questa storia fa parte della serie 'L' Anima di Edward...ma non solo'
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Imprinting è la mia visione di cosa è !!!

Spero
che qualcuno la condivida....spesso sento dire che è una forzatura...ma io la vedo come un meraviglioso premio per Jake !!!

Buona lettura!!!!

Ovviamente è
POV. JAKE !!!















IMPRINTING

 
 



Il mio universo.
Tutto era chiaro. Finalmente chiaro.
Mi sentivo libero. Libero nelle catene.
Migliaia di catene. Milioni.
Miliardi di catene, che mi portavano finalmente dove il mio cuore esplodeva di felicità.
I nostri occhi erano incatenati.
Ci riconoscevamo.
Il mio cuore batteva a mille.
Quasi più veloce di quello al piano di sopra.
Una felicità mai provata mi esplodeva nel petto.
Nella testa.
In ogni parte di me.
L’UNICA.
Quasi non riuscivo a respirare, tanto era forte l’emozione.
Senza accorgermene, mi avvicinai.
La bimba si protendeva verso di me.
Con le manine aperte.
Voleva toccarmi.
La bionda si voltò e ringhiò ferocemente.
Ma lei continuava a dimenarsi verso di me.
Io neanche guardai la vampira.
Avevo ancora gli occhi incatenati all’Unica.
In un gesto facile.
Normale.
Ovvio.
Le offrii le braccia.
Ero calmissimo.
Nessun tremore.
Nessuna tensione negativa.
Tutte le emozioni violente, provate pochi minuti prima, erano sparite.
Volatilizzate.
La bionda mi guardò per ammonirmi.
Sta in guardia, era il messaggio.
Ma era anche una resa.
La resa alla volontà della piccola.
Il suo desiderio di venire da me era troppo evidente.
Non si poteva ignorare.
Con calma e sicurezza, la presi in braccio.
Le mani al posto giusto.
Come se l’avessi sempre fatto.
Come se fossi stato pronto per lei.
Da sempre.
Il nostro incontro.
Il nostro primo incontro.
Occhi negli occhi.
Lei rilassata tra le mie braccia.
La manina pronta a toccarmi il viso.
Un amore indescrivibile che palpita nel mio cuore.
Più di un padre.
Più di un amico.
Più di un fratello.
Più di qualsiasi emozione esistente al mondo.
L’UNICA.
Quella che mi attirava verso di sé, anche nella pancia della mamma.
Tutto è chiaro.
La dipendenza da Bella.
Non era verso Bella.
Era verso Renesmee.
Il mondo non esiste intorno a noi.
Noi siamo il mondo.
L’universo.
Mi tocca il viso.
Immagini.
Immagini che i miei occhi registrano.
Anche se vedo ancora lei.
Solo lei.
Vedo il mio viso.
Come se lo guardassi da fuori.
E un pensiero.
“Finalmente”.
E un emozione.
“Amore infinito”.
“Felicità”.
“Gioia”.
Piango.
Lacrime calde e copiose rigano il mio viso.
L’emozione è incontenibile.
“Finalmente”, le sussurro dolcemente.
Sono a casa.
Mi sento a casa.
Con lei in braccio, vado verso la vetrata.
E le mostro il mondo.
Ma siamo sempre occhi negli occhi.
Nulla ci tocca.
Nulla ci distrae da noi.
La cullo.
Dolcemente.
E intono sottovoce, una ninna nanna Quileute.
E’ quasi un sussurro.
E dolcemente, in un tempo infinito, si abbandona al sonno.
Continuo il mio canto.
Quasi silenzioso.
Lei con la manina ancora sul mio viso, mi mostra i suoi sogni.
I primi sogni della sua vita.
Il mio viso.
Rosalie.
Edward.
Bella.
Rabbrividisco.
Quello appena successo divampa nella mia testa.
Tutto il dolore.
Tutto il sangue.
Tutto l’orrore.
Tutta la paura.
Riaffiora prepotente.
Ma il suo cuore batte.
Lo sento.
Edward ce l’ha fatta.
L’ha salvata.
La trasformazione è cominciata.
Ma tutto dentro di me è cambiato.
Quell’attimo infinito mi ha cambiato per sempre.
Mi ha ridato la vita.
La felicità.
L’amore.
Anzi di più.
Non avevo mai amato prima.
Quello che provo ora non ha confronto con il passato.
L’amore che provavo per Bella.
Sì, provavo.
E una pallidissima eco, di quello che provo ora.
E’ un minuscolo granello di sabbia, confrontato con il presente.
E gioisco.
Gioisco per l’amore tra Bella e Edward.
L’Unica non sarebbe mai arrivata senza il loro amore.
Non avrei mai provato quest’infinito amore.
Tutto il dolore è stato ripagato.
N'è valsa la pena.
Tornerei indietro a subirlo, non una, ma cento volte.
Mille volte.
Per avere poi, questo premio.
Questa felicità.
La cullo.
La manina è scivolata giù, sopra il mio braccio.
E mi regge.
Mi trattiene.
Come a voler marchiare il possesso.
E’ mio.
Sì, sono tuo.
Per sempre.
Sarò per te qualsiasi cosa tu voglia.
Per sempre.
L’unica mia esigenza sarà averti vicina.
Per sempre.
Alzo gli occhi.
Rosalie mi guarda sconcertata.
La guardo negli occhi e scuoto la testa.
Non ora, è il mio pensiero.
Non posso pensare ad altro che alla piccolina che ho tra braccia.
Il momento infinito è infinito.
E mi volto.
Guardo fuori.
 E penso.
Metabolizzo.
Ma non riesco a tenere lo sguardo lontano da lei più di un battito di ciglia.
E lascio il bosco per i suoi occhi chiusi.
Per il suo viso sereno.
L’incoscienza del sonno è meravigliosa sul suo visetto d’angelo.
Per la prima volta la guardo per vederla.
Non per perdermi nei suoi occhi.
E’ bellissima.
Un mix incredibile tra Bella e Edward.
Poi ricordo i suoi occhi.
Cioccolato.
Gli occhi di Bella.
Guardo i suoi capelli.
Castano ramati.
I capelli di Edward.
Boccoli.
Il marchio di Charlie.
Penso alle immagini che mi passavano davanti agli occhi.
E tutto mi sembra normale.
Ovvio.
Ha un dono.
Non poteva essere altrimenti.
Sorrido.
La sua famiglia non è certo normale.
Ma tutto mi sembra normale.
Tutto è cambiato.
La sua famiglia è anche la mia.
Ed è normale.
Il mondo è solo lei.
Sento il suo cuore.
Batte.
Sento il suo sangue.
Scorre.
Sento il suo calore.
E’ calda.
Sento il suo respiro.
E’ dolce.
Sento il suo odore.
E’ meraviglioso.
Sono perso.
Perso in lei.
Eppure non sono mai stato tanto vero.
Tanto me stesso.
Sono nato per lei.
Finalmente l’ho trovata.
Finalmente l’ho incontrata.
Sorrido.
Dove l’ho trovata è assurdo.
Eppure è normale.
L’equilibrio perfetto.
Nel momento della tragedia.
Il miracolo.
I miracoli.
Il mio corpo traballa.
Troppe emozioni violente per un giorno solo.
Anche per un licantropo.
Lei apre gli occhi un attimo e mi sorride.
Poi si riabbandona al sonno.
Basta questo.
Solo questo a ridarmi forza.
Cammino lentamente fino al divano.
Mi siedo.
E la guardo.
Non faccio altro.
Sento un fruscio lieve.
Carlisle ed Esme entrano in casa.
Mi guardano sconcertati per un attimo.
Corrono di sopra.
Li segue Emmett, ma va verso Rosalie.
Si abbracciano.
Parlano veloce, è un sussurro.
Ma già la mia attenzione si sposta su Renesmee.
La mia vita.
Il mio futuro.
Tutto è in lei.
Nient’altro ha importanza. 




   
 
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