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Autore: Perhaps one day    06/03/2011    4 recensioni
"No, lei fino ad allora non aveva mai visto lo sguardo genuino di lui, non aveva mai sentito veramente i toni delicati della sua voce, lei era stata così assorbita dall'andare avanti giorno per giorno, la sua mente era in costante ricerca di un modo per sopravivvere e non si era mai soffermata su Neville.." Prima One shot che scrivo sulla coppia Hanna/Neville spero di non aver fatto disastri !!
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hannah Abbott, Neville Paciock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Quelle mura non le erano mai sembrate così estranee, Hanna fissava in preda allo sconforto le mura distrutte del Castello di Hogwarts.

Hanna non vedeva altro, nei suoi occhi limpidi  e sinceri si rispecchiava la tragedia della guerra, si rispecchiava la morte che aveva visto dipingersi nei volti di alcuni dei suoi compagni.

Hanna pensava che dopo quella notte di battaglia niente sarebbe stato più come prima, che niente si sarebbe più salvato da quei ricordi.

Lei si sentiva rotta dentro, sentiva che qualcosa dentro di lei, nella parte più pura della sua anima e della sua coscienza ,si era spezzato, spezzato in modo da non poter più combaciare con quello che era stata un tempo.

Sapeva di doversi muovere da quella finestra del suo dormitorio, non avrebbe potuto rimanere lì per sempre, non avrebbe potuto fissare per un tempo infinito quella che era stata la sua Scuola, anche ciò che era rimasto di Hogwarts era frantumato come lei.

Una mano lieve come il vento le sfiorò la spalla, si voltò e gli occhi marroni grandi e gentili di Neville Paciock le sorrisero, Hanna non si era mai accorta di Neville, di quel giovane grifondoro che li aveva portati avanti nella Resistenza contro i Carrow, di quel figlio di auror che tre notti prima aveva tagliato la testa a Nagini con un unico vibrante colpo secco .

No, lei fino ad allora non aveva mai visto lo sguardo genuino di lui, non aveva mai sentito veramente i toni delicati della sua voce, lei era stata così assorbita dall'andare avanti giorno per giorno, la sua mente era in costante ricerca di un modo per sopravivvere e non si era mai soffermata su Neville , lui era una figura sullo sfondo di quello che stava succedendo, lui dava gli ordini, organizzava le azioni e cercava di infondere il coraggio che qualche volta per stanchezza e per paura era venuto a mancare .

- Prima o poi tornerà tutto come prima , vedrai..

aveva parlato con quella voce che era calda e accogliente come una coperta , Hanna si ritrovò a pensare che magari con quella voce accanto sarebbe riuscita a dormire per una notte.

- Sei sempre così fiducioso ?

Non voleva sembrare piccata o piena di sè, ma quella speranza di normalità le sembrava del tutto fuoriluogo, le sembrava che lui più di tutti dovesse comprendere quell'ansia che non le faceva chiudere occhio, che la divorava giorno per giorno insieme al terrore di vedere prima o poi tornare quelle maschere nere che l'avrebbero cancellata dalla sua vita , stavolta per sempre.

Neville si avvicinò , erano spalla a spalla, il suo sguardo rivolto verso l'orizzonte in quella bellissima giornata di giugno , Hanna pensò che forse , solo forse, non si era perso veramente tutto, che forse qualcosa di bello poteva ancora esserci.

- Io voglio avere fiducia.

- Dopo tutto questo ?

Hanna lo chiese con scetticismo, davanti ai suoi occhi ,ciò che vedeva le iniettava solo tanta rabbia nel sangue, era arrabbiata , arrabbiata con quello che un solo mago era riuscito a fare, si sentiva presa in giro, non avrebbe mai creduto possibile ciò che aveva visto.

Aveva visto l'abisso della crudeltà e le sembrava di esserci cascata dentro .

- Mi basta vedere uno solo di voi Hanna per avere fiducia, uno solo , voi che avete combattuto con me , voi che avete urlato , che avete corso, voi che avete ferito e siete stati feriti. Io non ho visto solo la guerra, io ho visto il vostro coraggio Hanna.

Rimasero in silenzio, le parole erano diventate pesanti come macigni, Hanna avrebbe voluto piangere e picchiarlo, si sentiva tremendamente stanca , stanca di sè stessa, stanca di dover rincorrere i lembi strappati della sua esistenza.

- Io voglio solo dimenticare Neville. Dimenticare , nient'altro.

Hanna diede un'ultima occhiata a quello che rimaneva della scuola e poi si voltò , non poteva vedere gli occhi di Neville Paciock seguirla con in fondo una punta d'amore .

 

...

 

Il viaggio in treno le sembrava interminabile , non vedeva l'ora di scendere , ripensava alle parole di Neville e alla sua voce.

Se chiudeva gli occhi poteva ancora sentire la voce carezzevole del grifondoro cullarla.

- Posso ?

Ancora lui, Hanna aprì gli occhi , annuì con la testa, si sentì imbarazzata nel trovarsi davanti il ragazzo che le inondava la mente.

Neville le si mise accanto, era così tranquillo, così rilassato, Hanna avrebbe voluto un quarto della sua tranquillità.

- Mi spiace per oggi.

Lei non avrebbe voluto dirlo, non avrebbe voluto farsi vedere debole , ma vederlo lì accanto , con le sue belle mani e la sua voce , la faceva sentire fragile come un cristallo.

Lui sorrise , un piccolo sorriso a dire il vero, ma del resto Hanna sapeva e lo avrebbe imparato con gli anni, che i sorrisi di Neville Paciock erano sempre così sospesi in un unico stiramento di labbra, come se avesse avuto paura nel sorridere con tutta la bocca, non che si trattennesse , no lui semplicemente non sorrideva mai del tutto, nei suoi sorrisi si intravedeva sempre ciò che aveva sofferto, quei piccoli sorrisi erano contornati dal dolore, sempre.

- Non ti devi scusare, ognuno di noi vuole dimenticare solo che..

- Solo che ?

- Solo che in tutto questo io ho trovato un  ricordo che non voglio e non posso scordarmi .

- E quale sarebbe ?

- Hanna è un segreto. Non posso dirtelo..

- Ma..

- Te lo dirò, giuro che un giorno te lo dirò. Adesso però perchè non provi a dormire solo un po' ?

Lei abbassò lo sguardo

- Non ci riesco Neville..

Lui le accarezzò una guancia e lei venne travolta da un insolito senso di protezione, non poteva succederle niente con lui lì accanto.

Poggiò la testa sulla sua spalla e chiuse gli occhi, 

- Un giorno mi dovrai dire il tuo segreto Neville..

lo disse mentre scivolava in un sonno profondo , incurante del fatto che il ricordo di Neville aveva il suo nome e i suoi occhi.

Il suo ricordo , quello che non poteva dimenticare , era di quella notte crudele, dove la morte li aveva accarezzati ma non colpiti, dove Neville Paciock si accorse di essersi innamorato, si era innamorato di Hanna Abbott e dei suoi occhi proprio quella notte.

Ma questo Hanna lo avrebbe saputo solo molto tempo dopo.

  
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