Was it a dream?
1. Prologo
Salve a tutti lettori! Ho deciso di provare a scrivere questa storia da un momento all’altro, mi sono messa davanti al computer a pensare e mi sono detta: “Beh, se poi vedo che non riesco ad andare avanti nel racconto perché non ho idee non la pubblico neanche”. Ed adesso siete qui, davanti al Prologo, ciò vi dovrebbe far capire che sono riuscita ad andare avanti.. ;)
Spero davvero che vi piaccia!
RikkuEchelon94
Mi svegliai. Il sole faceva capolino tra le nuvole, illuminando il fondo del letto. Sentii la sua mano accarezzare i miei fianchi e scorrere fino a sfiorarmi dolcemente il collo, facendomi venire i brividi lungo la schiena. Riuscivo a percepire il suo respiro dietro di me, la sua mano iniziò a scendere di nuovo sui fianchi e a giocare con l’elastico del mio pigiama. Sapevo che mi stava guardando, ma non volevo voltarmi. Una mano iniziò ad accarezzarmi i capelli, massaggiandomi la nuca mentre l’altra era passata ad accarezzarmi il ventre con un tocco leggero. Si mise a giocare con il mio piercing, creando intorno ad esso dei disegni di cui solo lui conosceva il significato. Le sue labbra si poggiarono con incredibile dolcezza sulla mia spalla, baciandola lentamente. Quel tocco caldo mi tolse il respiro e mi fece trasalire. Mi girai, i miei occhi si persero totalmente nei suoi, catturandomi.
“Buongiorno…” la sua voce era calma e un piccolo sorriso si disegnò sul suo volto, continuai a guardarlo, era così maledettamente bello e i capelli neri gli donavano moltissimo.
Mi limitai a sorridergli e poggiai le mie mani sul suo petto nudo seguendo la linea dei suoi muscoli. Iniziai a chiedermi come un uomo così potesse anche solo pensare di stare con una ragazza come me. Si avvicinò a me spostando le lenzuola e iniziò a sfiorarmi la guancia con la mano, i suoi occhi sorridevano e mi davano una sensazione di speranza, la speranza che tutto questo non sarebbe mai finito. Mi baciò di nuovo la spalla e iniziò a salire baciandomi il collo e il mento. Finalmente posò le sue labbra sulle mie, sfiorandole appena. Le nostre bocche iniziarono a muoversi insieme, con una smania quasi animalesca, sentii il desiderio di averlo, subito. Le sue mani iniziarono ad accarezzarmi con prudenza. Sentivo solo i nostri respiri sempre più affannosi e le lenzuola che si adattavano ai nostri movimenti. Jared mi prese per i fianchi e mi trascinò fino a portarmi sopra di lui. Sentivo la sua pelle calda sotto la mia, le sue mani mi accarezzavano la schiena, le sue labbra soffocavano le mie, il suo respiro affannoso… Le mani scesero e mi tolsero i pantaloni del pigiama, mi staccai dalle sue labbra e mi sfilai la maglietta, la distanza seppur minima dalle sue labbra mi fece morire. Le sue mani cercarono di slacciare il reggiseno mentre mi tuffavo di nuovo verso quella bocca così perfetta. Il debole rumore del reggiseno che si apriva gli fece scappare un ghigno. Sentii il suo tocco, le sue mani sul mio dorso, che scendevano fino ad arrivare sull’elastico degli slip, ci giocò con malizia fino a quando la mia schiena s’inarcò per la frenesia. Lo baciai e lo portai a ribaltare le posizioni. Mentre provvedevo a togliermi quei dannati slip lui si adagiava su di me, facendo forza sui muscoli delle braccia per non schiacciarmi con il suo peso. Lo baciai ancora e sentii la sua mano che accarezzava il mio ventre scendendo sempre più.
Una musica interruppe quell’atmosfera. Jared si fermò e si alzò dirigendosi verso il comodino.
Sbuffai, “Quel maledetto Blackberry deve rovinare sempre tutto!” Jared mi guardò sorridendo e rispose al telefono.