Ad ogni azione corrisponde una reazione, uguale e contraria. Era questo il postulato del secondo principio della fisica; no, era il terzo principio! Comunque non era quello il momento di pensare alla dinamica fisica. Ma allora perché le era venuto in mente? Oddio, il cervello era ormai andato e questa ne era la prova evidente! Dannata fisica!
Doveva pensare piuttosto alla meccanica cardiaca, il suo cuore pompava troppo velocemente il sangue e non si contraeva a sufficienza, rischiava di entrare in fibrillazione ventricolare e poi passare allo stadio successivo: l’arresto cardiaco! No, doveva liberarsi della presa delicata – ma maledettamente seducente – di quel ragazzo!
ATTENZIONE: La storia contiene scene di sesso a tre.