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Autore: Hyarviel    14/01/2006    1 recensioni
Stasèra, è la sera delle poesie. Questa non so da dove m'è uscita, giuro. Sempre Lei, sempre LEI, che monotonia. Vorrei davvero fosse fango, da scrostare dalle scarpe.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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fango, !..

E tu, tu che sei fango!
Vieni qui e spaccati contro questo muro.
Sciogliti nella pioggia e mostra le tue schegge splendenti / che tagliano.

Vieni a sputare le tue menzogne,
siamo qui che ti aspettiamo!
Vieni, mostro dell’intelletto!
Costruzione mentale di delirio!
              nell’occhio della mente (...)

Come se morissi, come se morissi!
ma peggio ancora, più indietro
mostro di fango, non ti sopporto.
Mi porti amore sporco.
Mi porti visioni bestiali e non ti voglio...

Non rimboccarmi le coperte
salta sotto il letto - ch’è quello il tuo posto,
vattene dalla mia stanza!
Lasciami dormire, siréna.

Sei la mia unica rovina,
      la sola che riesca a vedere,
ma c’è un ragno sul muro.

E Musa, te ne prego, cancella questa mia visione.
Non voglio cantare la distruzione delle mie parole.
Sono tutto quello che ho.

  
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