Le era capitato
spesso di chiedersi, quando Head la teneva prigioniera, se davvero la amasse. O
se, forse, le serviva soltanto per tappare qualche buco, qualche oscuro buco
nero che lui teneva dentro di sé. L’aveva catturata, l’aveva portata via e rinchiusa
in una cella che somigliava ad una bolla. “Pesciolina”,
così la chiamava. Le chiedeva di raccontargli una storia, una bella storia. E
lei lo fece, finchè lui non si stufò.
“Vattene”
Non voglio!
Così se n’era
andata, lontana. Non aveva più catene, non doveva più raccontargli storie né cantargli
canzoncine.
Niente.
Prese il
traghetto, ma, appena salì sentì un dolore. Un dolore enorme nel petto, che
premeva fortissimo. Cos’era? Continuava a premerle, ancora e ancora, forte. No,
non poteva essere amore, quello non era amore. Lui non la amava. Non aveva mai
detto “Ti amo Pesciolina” ma solo “Pesciolina”, che è ben diverso.
Mi stava solo usando, non mi amava come lo amavo
io.
Era dunque questo
il prezzo della libertà? Questo dolore era la libertà? Meglio la morte, pensò
dentro di sé.
Il vento le
scompigliava i capelli, sul traghetto. Respirò forte, inondò i polmoni di aria
fresca. Chiuse gli occhi.
E’ così l’avventura della vita continua.
Note: Sakana/Head, una delle mie coppie preferite di Star Driver. Non è niente di che come fic, anzi, è proprio minima (200 parole tonde tonde.) Però ecco, mi andava di scriverla… e così ho fatto! Spero vi sia piaciuta. E' la prima fic che scrivo dopo mesi di silenzio... spero di non aver perso la mano! Grazie a tutti quelli che leggeranno <3