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Autore: kumiko095    08/03/2011    3 recensioni
Che succederebbe se vi trovaste a vivere con il vostro incubo?! Con la persona che più odiate al mondo?
é quello che è successo a Denis,vivace 17enne che si ritrova a vivere con Luca,il tipico vicino di casa odioso,ma playboy che tutte vorrebbero avere a casa propria.
Che succederà?! Scopritelo leggendo questa FF.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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-E mi spieghi perchè dovrei vivere con lui?!-chiesi indicando il ragazzo di fianco a me,Luca,la persona che odiavo di più al mondo.
- Perchè tuo padre, io e i genitori di Luca siamo stati trasferiti in un’altra città per lavoro e né tu né lui volete venire con noi-
-E con questo?Non posso rimanere sola a casa?!- cosa dovevano sentire le mie orecchie!Vivere con quell’essere,oddio,era l’ultima cosa che avevo immaginato!
Non bastava averci vissuto nella casa affianco sin dalla nascita, ora dovevano persino condividere un’abitazione?!
-No cara, siete solo dei diciassettenni, e tu per di più sei una ragazza, quindi spero che siate abbastanza maturi da accettare questa condizione-guardò prima Luca,poi me         -oppure dovrete trasferirvi insieme a noi.
-ASSOLUTAMENTE NO!-gridammo all’unisono io e Luca, e mia madre a quel punto sorrise, afferrando la maniglia del trolley e dandomi due baci sulle guance per salutarmi.
-Bene, ciao Deny, ciao Luca-si voltò e fece per andarsene-Vi chiamo appena arriviamo a Ginevra!-
Salutai mia madre e poi entrai in casa, seguita da Luca.
Sarebbe stato lui a vivere a casa mia, convivenza forzata certo,ma meglio di niente. Non mi sarebbe piaciuto vivere  a casa sua,ormai era qualche anno che non ci mettevo più piede.
-E ora che si fa?!-mi chiese,guardandomi dall’alto dei suoi 1,80 m.
-Non lo so, -risposi io,alzando lo sguardo fino a fissarlo,venti centimetri più in basso,già io ero solo 1,65 di altezza -Il signorino vorrebbe aiutarmi a preparare la cena o preferisce mangiare i vermi delle aiuole in giardino?!-
-Spiritosa- rispose lui, avvicinandosi alla cucina e aprendo lo sportello con le pentole.
Quando mi passò davanti mi fermai ad osservarlo.
I capelli biondi erano mossi e in disordine, la frangetta gli copriva la fronte e arrivava fino ai suoi occhi azzurri,di ghiaccio,affascinanti verrebbero comunemente definiti.
Corporatura magra e alta, coperta da una canotta azzurra a strisce grigie, troppo larga, e un paglio  di pantaloni da tuta,grigi,a vita bassa. Converse bianche a lacci neri.
Dovevo ammetterlo, in quegli anni era cambiato molto.
Lo vedevo ogni giorno, vero, ma non mi ero mai fermata a guardarlo un attimo, troppo impegnata a punzecchiarlo con qualche battutaccia, come faceva lui del resto.
Era diventato come dire…il solito playboy. E proprio sotto lo stesso tetto dovevo viverci?!
Io non ero per niente così: bassa, minuta e poco formosa.
Cappelli marrone scuro e lisci, fino alle spalle, tipo tanti fili di paglia che diventavano “fosforescenti al buio”, ciuffo sulla sinistra, che si ribellava ogni volta che provavo a metterlo dietro all’orecchio e occhi verdi,vispi e attenti,ma di un colore fin troppo particolare per i miei gusti.
Caratterialmente invece ero come dire… irritabile, lunatica, la prima a difendere tutti e anonima. E così volevo rimanere, non volevo assolutamente essere coinvolta da quel playboy.
-Ecco- Luca posò sul tavolo un piatto con spaghetti al sugo, davanti a me.
- E tu mangi pasta la sera?!-chiesi spostando il piatto verso il centro del tavolo. Odiavo la pasta, mangiarla ad ogni pranzo poi, non era il massimo.
Lui si sedette dall’altro lato e prese una forchettata e mentre masticava mi guardò perplesso.
-Non ho trovato nient’altro, dovresti fare la spesa…-rispose dopo.
Sospirai, mi diressi verso il frigorifero e lo aprì, costatando a mia volta che mancava di parecchie cose,la mamma a quanto pare si era portata via tutto.
-Allora?!-mi chiese, apparendo alle mie spalle come un fantasma.
-Effettivamente- risposi, chiudendo il frigo e voltandomi.
Eravamo distanti solo pochi centimetri.
-Spostati- dissi in malo modo.
Non si mosse di un centimetro e continuò a fissarmi.
-Che vuoi?!- chiesi calciandogli piano la gamba, attenta a non fargli veramente male.
-E se non volessi niente?!-rispose ironico.
-E allora levati che Io voglio vedere la tele- gli passai sotto il braccio con cui era appoggiato al frigo e mi diressi verso il salone,accendendo la televisione e sedendomi beatamente sul divano.
Dopo circa un quarto d’ora che facevo zapping ecco arrivare lui. Si avvicinò alla tele, posizionandosi davanti e spegnendola.
-Ehi, che fai?!- mi precipitai ad accendere il televisore, ma mi ritrovai un post-it  incollato sulla fronte.
-Questa è la lista della spesa, andiamo al supermercato-Luca mi prese per mano e mi trascinò fino all’ingresso,dove si fermò a prendere le chiavi,poi chiuse la porta dietro di noi e ci incamminammo.
Non faceva freddo visto che era Estate, ma l’aria era umida e la sua stretta intorno alla mia mano così…calda.
 
  
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