Soooooooono tornataaaaaa! *Volano pomodori addosso a Rossana!*. Scusate non vi lascio un po respirare lo so lo so! Comunqueeeee quando si accende la lampadina è impossibile non accontentare la lucina!

Mi fare sapere cosa ne pensate? Una piccina piccina recensionina? Grazie comunque a tutti! Un bacione.

Rossana!

 

 

*Ho bisogno anche di te*

*Prologo*

 

 

 

 

Pov’s Edward.

 

“Papà!” La voce squillante di mia figlia mi fa spaventare. “Papi papi papiiiii oggi mi accompagni a casa di una mia amica per favore ti prego per favoreee, è nuova a scuola si è trasferita qui da una decina di giorni” La mia bambina penso.

Non riesco mai a dirle di no, è cresciuta con tutto l’amore che potevo dargli. Si c’ero solo io la madre, Tanya, è morta dopo il parto. Inizialmente credevo di non farcela da solo. Fortunatamente a darmi un sostegno ci sono stati i miei fratelli e i miei.

La figura della mia ex compagna mi manca e non poco,l’ho amata veramente ho cercato di darle tutto l’amore possibile...si ho cercato.

Non sono riuscito ad amarla come una moglie, una sorella , una madre. Nel mio cuore c’era e forse c’è a distanza di quindici anni solo una donna. So che non la rivedrò più, lei non tornerà mai su i suoi passi. Quando la lasciai eravamo ancora al liceo io rincoglionito quale ero mi lasciai convincere che a quell’età forse era meglio divertirsi. Da quel giorno Isabella non si presentò più a scuola, venni a sapere a distanza di pochi giorni che era andata dalla madre. Poi ne io ne mia sorella Alice, la sua così detta migliore amica, non l’abbiamo più sentita ne vista. Suo padre il capo della polizia ci evitava in un modo smanioso come se avessimo commesso chi sa quale reato. Stesso quell’anno mi lasciai annegare nei piaceri dell’alcol e della droga, fortunatamente incontrai Tanya che mi aiutò ad uscirne, dopo un po rimase incinta ed io mi presi tutte le responsabilità. I miei erano felici...i suoi erano felici. Anche io e Tanya eravamo felici. Non ci sposammo volevamo aspettare la nascita della nostra creatura, poi il dopo fu straziante , doloroso e faticoso...molto faticoso.  La mia compagna venne a mancare guardando per un ultima volta gli occhi verdi come i miei della sua bambina.

Allyson. La mia bambina ormai quindicenne soffre questa mancanza, soffre il non avere una figura femminile vicino a lei. La mia bambina dai capelli biondi e gli occhi verdi che amo con tutto me stesso. Mi somiglia e anche molto forse troppo.

“Dai papi andiamo?” Annuisco mentre mi avvio, seguito da lei nella mia amata Volvo, saliamo in macchina Ally è intenta ad aggiustarsi i capelli che si ribellano a la sua volontà.

“Allora dove dobbiamo andare?” Chiedo mettendo in moto.

“Ehm...aspetta prendo...” Mette la mano nei Jeans cacciando un foglietto di carta stropicciato. “Si ecco casa Swan dove abita il capo della polizia”

Oh cazzo!

 

Pov’s Bella.

 

“Mamma...ehm oggi potrebbe venire una mia compagna qui?” Mia figlia mi viene vicino le sorrido accarezzandole il viso che ogni sera rimango a contemplare, la somiglianza al padre fa mancare l’aria. Mascella squadrata capelli ramati...solo gli occhi sono i miei. La mia bambina è una ragazzina cresciuta troppo in fretta...come la madre.

“Si amore certo.” Lei mi sorride...un sorriso abbagliante. E va di sopra.

A volte me lo rinfaccio, il fatto di essere fuggita, di non avergli detto niente. Beh forse volevo farlo ma lui è stato più veloce di me a mollarmi.

Sono fuggita da mia madre, i nove mesi di gravidanza sono stati infernali, atroci. Non l’ho più cercato e con lui la mia migliore amica Alice. Quanto mi manca.

Non credo che siano rimasti qui a Forks.

Ho saputo che Edward è riuscito ad andare avanti, anche io ho avuto altre storie tutte finite nel giro di poco.

“Mamma sta arrivando Allyson...” Mi avverte mia figlia scendendo le scale.

“Tesoro come fa di cognome la tua amica?” Chiedo scettica.

“Cullen”

Oh cazzo!