I
personaggi di questa storia ovviamente non mi appartengono
Questa più che una fanfiction
la chiamerei … sperimentazione
xD
studiando alla meno peggio il sito per poter inserire storie che
ritengo … più
serie, mi sono innamorato slash incuriosito
di un paio di tag, sono “crossover” e
“what if”
Bene il punto è questo… Cosa accadrebbe se Van Helsing e twilight saga avessero… un crossing over ?
Ditemi voi per chi patteggio alla fine di questa cruciale mistura xD
Mi scuso per il linguaggio poco elegante e, se siete fan di twilight, vi avviso che forse dovreste evitare la lettura di questo stupido raccontino :)In questo pezzo c’è di tutto, diciamo che dopo tanto scrivere oggi mi sono un po’ fuso e questo è una sorta di svago… spero non la prendiate male xD
Nick
Un incontro inaspettato
Episodio unico
-Bella
quante volte ti ho detto di aspettarmi??- gridò Edward il
vampiro in
direzione della sua ragazza che sfrecciava per le foreste ormai vicini
al
canada.
L’unica risposta fu una risata cristallina. Poi il pallido ragazzo si gettò all’inseguimento della sua donna in quello che ormai era diventato un rito prima del momento più alto della vita dei vampiri, la riproduzione, il sesso, l’amore.
Da quando l’aveva trasformata,
passatemi la frase, i due
scopavano come conigli. E non si capiva però
perché nonostante le tante belle
parole di … Bella, questa non si dedicasse alla figlia che
intanto cresceva a
vista d’occhio. Fosse stata una bambina normale sarebbe
diventata una balena
(vampira) di lì a poco.
Sebbene i due fossero clinicamente morti e quindi non provassero
più sensazioni
destinate ad essere solo dei vivi, di tanto in tanto fingevano
stanchezza e
fatica più per compiacere se stessi che non per adempiere
alle normali leggi
sulla conservazione dell’energia. Un morto non si muove e
quindi non ne
consuma.
Pertanto i due, in preda a più risolini di una iena davanti
ad un pasto, si
erano seduti su una roccia in cima ad un dirupo raggiunto in fin dei
conti nel
giro di pochi secondi.
-Edward… - sussurò la ragazza verso il suo
vampiro con il tono ormai
perennemente sensuale tipico di questa particolare razza di morti
viventi -ti
ho portato qui perché volevo mostrarti…-
-mostrarmi cosa Bella?- la interruppe ansiosi il vampiro con le zanne
di fuori
e un rivolo di bava alla bocca.
-Fammi finire perfavore- fece
lei
sorridendogli irritata –credo di aver trovato le porte del
paradiso-
La nostra piccola bionda-marrone-rame-bordò-rossa (si perché i capelli di Edward sono più simili al rosso che non al rame… che poi parlando di capelli è rosso ù_ù)insomma quel colore lì su una testa unta, già pensava a chissà quali porte e dipanamenti che coinvolgevano gambe e parti anatomiche di cui barbie era sprovvista.
Edward voleva essere onesto almeno con se stesso, lui che poteva leggere i pensieri di tutti, lui che conosceva segreti e perversioni di ogni singolo individuo camminante volante e strisciante sulla faccia della terra. Sapeva che tanto nessuno l’avrebbe scoperto.
Da quando Bella era
“morta” il suo sangue non sapeva più
come un tempo.
fa la sua stessa progenie e amante a richiamare la sua attenzione
-edward allora non vuoi sapere a cosa mi
riferisco?- chiese
in maniera retorica la neo vampira
-Hai sempre detto che non c’è pace per noi, che
siamo dannati in eterno…ecco io
credo di aver trovato un accesso al paradiso-
In poche parole Bella aveva scovato una
finestra lasciata aperta da Will Parry (avete presente la lama sottile
di
Philipp Pullman ?) e l’aveva scambiata per la porta del
paradiso.
In effetti esistevano alcune di quelle finestre che portavano
direttamente da
Dio, ma non sono sicuro che quello potesse chiamarsi paradiso, in ogni
caso non
è mia intenzione anticiparvi nulla di altre serie, sappiate
solo che Will Parry
era passato di lì.
Insomma su una montagna altissima levissima e purissima si trovava non
solo la
donna dei ghiacci all’acqua di lete e di sottofondo la musica
di Cacciapaglia,
ma anche una porta verso un altro mondo… un altro spazio, e
forse un'altra
epoca. E Bella, fiera come era della sua scoperta non l’aveva
detto a nessuno,
neanche ad Alice, sarebbe stato il suo segreto con Edward.
Così spiegatogli le particolari circostanze in cui era stata
in grado di
trovare il portale (omettendo solo quel particolare
in cui faceva lo stesso giochino
dell’acchiapparella con un lupo di nome Jacob) era riuscito a
trascinare il
compagno fin lì.
Avevano deciso insieme di varcarlo,
proprio come una vera
coppia, cioè litigando fino all’invero simile,
tentando di strapparsi capelli e
altre appendici più esterne senza successo. Che nervi se
tutto ti ricresce.
Così alla fine, forse per la prima volta realmente stremati,
mossero il primo
passo oltre il portale, in un modo che mi ricorda tremendamente il
4° episodio
di Narnia.
-E’ stupendo!- furono le prime parole che
pronunciò Edward, ma c’era qualcosa
nel suo tono che non andava, sembrava più che altro voler
compiacere Bella e
lei se ne era accorta.
Per fargliela pagare estese la sua barriera interiore (molto simile a
una bolla
radiocomandata) inglobando entrambi, e gliene cantò
mentalmente quattro, poi lo
sbatté fuori dal suo io con una pedata mentale.
Fatta pace con il ditino i due
continuarono a guardarsi
intorno con stupore.
Erano entrati in un mondo durante la notte ed erano usciti da uno
durante il
giorno. Più o meno come quel video che qualche tempo fa
stava al cinema prima
dei film *w*
decisero di fare una corsetta per esplorare il posto. Si addentrarono
così
correndo in una foresta molto ottocentesca. (non so come siano le
foreste
ottocentesche ma fidatevi questa lo era per davvero)
I due corsero e corsero sotto le stelle… si allontanavano,
si avvicinava. A un
certo punto Edward chiamò Bella. Lei si voltò
… un solo istante, un solo
fottuto istante, perché il fato è così
bastardo certe volte ??
Era così giovane e bella … oh Bella…
era persino già morta, doveva finire
proprio così? In quel mondo i vampiri non erano brillantati,
e non erano
neanche più duri del marmo…. I vampiri erano
vampiri e come è giusto che fosse,
ovviamente non in questo caso, morivano se impalati.
E non era successo altro che questo.
Bella correva e nel farlo cercava con lo sguardo Edward, lui era
lontano, non
poteva ne vederla ne sentirla, ma lei lo aveva sentito chiamare e si
era
girata. Un freno le sarebbe servito, perché
impattò violentemente con il tronco
di un albero morto che la passò da parte a parte. Il suo
vestitino bianco che
sventolava a rallenty come quello di Heidi si tinse rapidamente di
rosso.
Un grido muto la percorse da parte a parte, mentre per la prima volta
cambiava
espressione, non più un semplice sopracciglio alzato per
ogni tipo di
espressione richiesta dal copione, no. Stavolta aveva spalancato la
bocca in
una maniera disumana, sembrava quasi la maschera dell’uomo
nero dalla faccia
bianca.
Nota bene particolari scabrosi.
Le viscere
iniziarono
a fuoriuscirle da tutte le aperture del corpo, come se la sua pelle non
fosse
altro che un sacchetto atto a contenerli. Cuore polmoni fegato e
intestino le
passarono in fila uno per uno dalla bocca e dalle orbite che i
legittimi
proprietari avevano abbandonato, poi esplose proprio come i vampiri di
true
blood.
Bella non c’era più…. Bella era un
Brutto ammasso di melma rossa intorno ad un
albero.
Edward non
sentì
l’urlo, ne vide l’esplosione, molto simile a un
frullatore troppo pieno di
pomodoro, e ancora non sentì l’odore della carne
straziata della sua amata, ma
continuò la sua corsa.
Poco prima in un altro luogo e con altra gente, Il dottor van Helsing,
incredibilmente somigliante al nostro Hugh Jackman, riceveva una
lettera e
degli ordini molto chiari dal vaticano.
“i nostri profeti hanno stabilità che nei pressi
di londra, la notte tra il 7 e
l’8 marzo, due creature del male faranno la loro comparsa per
tentare di
soggiogarci. Sono degli esseri convinti di essere tanti piccoli Clark
Kent (il
giovane superman, non ti preoccupare lo conoscerete tutti tra qualche
secolo)
in grado di sopportare la divina luce del sole, di correre
più veloci della
luce stessa, e con la forza di mille soli.
Ma sono degli illusi.
Sono sbarcati nel nostro mondo dall’inferno, un inferno in
cui i vampiri e le
creature di Satana sono veramente così, ma qui, alla luce di
Dio e nel suo
creato non sono che semplici demoni pronti per essere eliminati da te,
Prode Hugh
em Van Helsing. Buona fortuna e che Dio ti assista”
Il dottore non aveva aspettato un istante
e subito era
partito, si trovava a Venezia e in pochi giorni di carrozza (una
carrozza in
grado di saltare dirupi grandi quanto il Tevere e di sopravvivere
intonsa alle
forze del male e a quelle della fisica.) era giunto a destinazione
si era così appostato nei pressi indicati dalla lettera
(più o meno tutta la
gran bretagna) e aveva atteso che i demoni profetizzati giungessero a
destinazione.
E finalmente li aveva visti,sbucati da una
parete rocciosa
proprio come figli di satana e per un attimo ne aveva avuto paura, ma
dopo aver
dato un occhiata ai suoi muscoli e a quel farfallare in estro che
sembrava
dominare i due non potè fare a meno che rinvangarsi di nuova
speranza.
SI lanciò all’inseguimento della femmina.
Si spostava velocemente di albero in albero per rimanere nascosto e
osservare
meglio le sue prede.
Qualcosa non andava, probabilmente i due non si erano resi conto di non
avere
più i loro superpoteri allergici alla criptonite, correvano
come ninja con le
mani rivolte all’indietro ma non si rendevano conto di avere
la velocità di
cavallette zoppe.
Così Van decise di sfruttare la situazione a suo vantaggio.
Grazie agli anni di esperienza riuscì ad imitare in un
baleno il richiamo
amoroso del demonio maschio.
-A bellaaa- gridò nel buio della notte.
Il resto lo sapete. Van si
stupì della sua furbizia, e della
demenza dell’altra che si era schiantata con un albero
appuntito e decise che
avrebbe fronteggiato l’altro da uomo a uomo.
Si allontanò quindi dai resti della femmina e si diresse
verso il maschio rosso
di quella strana specie.
-La tua femmina è morta-
disse
all’improvviso dimostrando più coraggio di quanto
non ne avesse mentre si
parava davanti al demonio.
il vampiro lo guardò interrogativo.
-Senti questo puzzo di carne putrefatta? E’ lei-
proseguì il cacciatore con un
ghigno dipinto sul volto.
Edward non ci vide più, lesse nel pensiero
dell’uomo le immagini del corpo
straziato di Bella. Il vestitino bianco che tanto eroticamente lasciava
scoperte le gambe fin sopra l’inizio del sedere giaceva nel
sangue e la sua
padrona era tutta spiattellata sull’albero. Sembrava ci si
fosse spalmata di
proposito.
Il demonio si buttò contro
l’eroe, la sua velocità era
impressionante, questa volta la cavalletta aveva entrambe le grandi
zampe per
saltare a posto, ma era di piccole dimensioni e non poteva fare grandi
balzi.
Sembrava una di quelle scene a rallentatore che si vedono
più o meno in tutti i
film romantici, i due amanti si fronteggiavano. Uno correva a
rallentatore
durante il rallenty, e l’altro con dovizia e maestria
costruiva una balestra
rudimentale e vi montava correttamente un rametto, il tutto nel giro di
alcune
ore.
Fortunatamente a separarli erano solo una decina di metri.
la situazione era disperata, Merlin era con le spalle al muro,
no questa
è un'altra storia scusate.
dicevo, la situazione era disperata, Il dottore era stato quasi
raggiunto dalle
zanne fameliche del mostro ma riuscì all’ultimo
secondo a premere il grilletto
rozzo della balestra.
Il colpo partì, il rametto spuntato si conficcò con prepotenza nel petto del vampiro, prima che quello, con un espressione da ebete esplodesse, sparendo per sempre dalla faccia della terra.
Ma per van Helsing era la fine, il demone
era riuscito a
morderlo prima di morire.
*nananana*
titoli di coda
*primo piano sul volto sorridente di Hugh jack man che tira fuori le
zanne*
*le fin*
Scusatemi,
non lo faccio più promesso :D
ah, una recenzioncina così, anche per caso, non dispiacerebbe xD sono curioso di sapere le vostre opinioni