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Autore: Nicknothing    08/03/2011    2 recensioni
Questa più che una fanfiction la chiamerei … sperimentazione xD
studiando alla meno peggio il sito per poter inserire storie che ritengo … più serie, mi sono innamorato slash incuriosito di un paio di tag, sono “crossover” e “what if”
Bene il punto è questo… Cosa accadrebbe se Van Helsing e twilight saga avessero… un crossing over ?
Ditemi voi per chi patteggio alla fine di questa cruciale mistura xD
Mi scuso per il linguaggio poco elegante e, se siete fan di twilight, vi avviso che forse dovreste evitare la lettura di questo stupido raccontino 
In questo pezzo c’è di tutto, diciamo che dopo tanto scrivere oggi mi sono un po’ fuso e questo è una sorta di svago… spero non la prendiate male xD
Genere: Demenziale, Parodia, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler! | Contesto: Successivo alla saga
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I personaggi di questa storia ovviamente non mi appartengono

Questa più che una fanfiction la chiamerei … sperimentazione xD
studiando alla meno peggio il sito per poter inserire storie che ritengo … più serie, mi sono innamorato slash incuriosito  di un paio di tag, sono “crossover” e “what if”

Bene il punto è questo… Cosa accadrebbe se Van Helsing  e twilight saga avessero… un crossing over ?

Ditemi voi per chi patteggio alla fine di questa cruciale mistura xD

Mi scuso per il linguaggio poco elegante e, se siete fan di twilight, vi avviso che  forse dovreste evitare la lettura di questo stupido raccontino :)
In questo pezzo c’è di tutto, diciamo che dopo tanto scrivere oggi mi sono un po’ fuso e questo è una sorta di svago… spero non la prendiate male xD

Nick

Un incontro inaspettato

Episodio unico



-Bella quante volte ti ho detto di aspettarmi??- gridò Edward il vampiro in direzione della sua ragazza che sfrecciava per le foreste ormai vicini al canada.

L’unica risposta fu una risata cristallina. Poi il pallido ragazzo si gettò all’inseguimento della sua donna in quello che ormai era diventato un rito prima del momento più alto della vita dei vampiri, la riproduzione, il sesso, l’amore.

Da quando l’aveva trasformata, passatemi la frase, i due scopavano come conigli. E non si capiva però perché nonostante le tante belle parole di … Bella, questa non si dedicasse alla figlia che intanto cresceva a vista d’occhio. Fosse stata una bambina normale sarebbe diventata una balena (vampira) di lì a poco.
Sebbene i due fossero clinicamente morti e quindi non provassero più sensazioni destinate ad essere solo dei vivi, di tanto in tanto fingevano stanchezza e fatica più per compiacere se stessi che non per adempiere alle normali leggi sulla conservazione dell’energia. Un morto non si muove e quindi non ne consuma.
Pertanto i due, in preda a più risolini di una iena davanti ad un pasto, si erano seduti su una roccia in cima ad un dirupo raggiunto in fin dei conti nel giro di pochi secondi.

-Edward… - sussurò la ragazza verso il suo vampiro con il tono ormai perennemente sensuale tipico di questa particolare razza di morti viventi -ti ho portato qui perché volevo mostrarti…-
-mostrarmi cosa Bella?- la interruppe ansiosi il vampiro con le zanne di fuori e un rivolo di bava alla bocca.
-Fammi finire perfavore-  fece lei sorridendogli irritata –credo di aver trovato le porte del paradiso-

La nostra piccola bionda-marrone-rame-bordò-rossa (si perché i capelli di Edward sono più simili al rosso che non al rame… che poi parlando di capelli è rosso ù_ù)insomma quel colore lì su una testa unta, già pensava a chissà quali porte e dipanamenti che coinvolgevano gambe e parti anatomiche di cui barbie era sprovvista.

Edward voleva essere onesto almeno con se stesso, lui che poteva leggere i pensieri di tutti, lui che conosceva segreti e perversioni di ogni singolo individuo camminante volante e strisciante sulla faccia della terra. Sapeva che tanto nessuno l’avrebbe scoperto.

Da quando Bella era “morta” il suo sangue non sapeva più come un tempo.
fa la sua stessa progenie e amante a richiamare la sua attenzione

-edward allora non vuoi sapere a cosa mi riferisco?- chiese in maniera retorica la neo vampira
-Hai sempre detto che non c’è pace per noi, che siamo dannati in eterno…ecco io credo di aver trovato un accesso al paradiso-

In poche parole Bella aveva scovato una finestra lasciata aperta da Will Parry (avete presente la lama sottile di Philipp Pullman ?) e l’aveva scambiata per la porta del paradiso.
In effetti esistevano alcune di quelle finestre che portavano direttamente da Dio, ma non sono sicuro che quello potesse chiamarsi paradiso, in ogni caso non è mia intenzione anticiparvi nulla di altre serie, sappiate solo che Will Parry era passato di lì.
Insomma su una montagna altissima levissima e purissima si trovava non solo la donna dei ghiacci all’acqua di lete e di sottofondo la musica di Cacciapaglia, ma anche una porta verso un altro mondo… un altro spazio, e forse un'altra epoca. E Bella, fiera come era della sua scoperta non l’aveva detto a nessuno, neanche ad Alice, sarebbe stato il suo segreto con Edward.
Così spiegatogli le particolari circostanze in cui era stata in grado di trovare il portale (omettendo solo quel particolare  in cui faceva lo stesso giochino dell’acchiapparella con un lupo di nome Jacob) era riuscito a trascinare il compagno fin lì.

Avevano deciso insieme di varcarlo, proprio come una vera coppia, cioè litigando fino all’invero simile, tentando di strapparsi capelli e altre appendici più esterne senza successo. Che nervi se tutto ti ricresce.
Così alla fine, forse per la prima volta realmente stremati, mossero il primo passo oltre il portale, in un modo che mi ricorda tremendamente il 4° episodio di Narnia.

-E’ stupendo!- furono le prime parole che pronunciò Edward, ma c’era qualcosa nel suo tono che non andava, sembrava più che altro voler compiacere Bella e lei se ne era accorta.
Per fargliela pagare estese la sua barriera interiore (molto simile a una bolla radiocomandata) inglobando entrambi, e gliene cantò mentalmente quattro, poi lo sbatté fuori dal suo io con una pedata mentale.

Fatta pace con il ditino i due continuarono a guardarsi intorno con stupore.
Erano entrati in un mondo durante la notte ed erano usciti da uno durante il giorno. Più o meno come quel video che qualche tempo fa stava al cinema prima dei film *w*
decisero di fare una corsetta per esplorare il posto. Si addentrarono così correndo in una foresta molto ottocentesca. (non so come siano le foreste ottocentesche ma fidatevi questa lo era per davvero)
I due corsero e corsero sotto le stelle… si allontanavano, si avvicinava. A un certo punto Edward chiamò Bella. Lei si voltò … un solo istante, un solo fottuto istante, perché il fato è così bastardo certe volte ??
Era così giovane e bella … oh Bella… era persino già morta, doveva finire proprio così? In quel mondo i vampiri non erano brillantati, e non erano neanche più duri del marmo…. I vampiri erano vampiri e come è giusto che fosse, ovviamente non in questo caso, morivano se impalati.
E non era successo altro che questo.
Bella correva e nel farlo cercava con lo sguardo Edward, lui era lontano, non poteva ne vederla ne sentirla, ma lei lo aveva sentito chiamare e si era girata. Un freno le sarebbe servito, perché impattò violentemente con il tronco di un albero morto che la passò da parte a parte. Il suo vestitino bianco che sventolava a rallenty come quello di Heidi si tinse rapidamente di rosso.
Un grido muto la percorse da parte a parte, mentre per la prima volta cambiava espressione, non più un semplice sopracciglio alzato per ogni tipo di espressione richiesta dal copione, no. Stavolta aveva spalancato la bocca in una maniera disumana, sembrava quasi la maschera dell’uomo nero dalla faccia bianca.
Nota bene particolari scabrosi.

Le viscere iniziarono a fuoriuscirle da tutte le aperture del corpo, come se la sua pelle non fosse altro che un sacchetto atto a contenerli. Cuore polmoni fegato e intestino le passarono in fila uno per uno dalla bocca e dalle orbite che i legittimi proprietari avevano abbandonato, poi esplose proprio come i vampiri di true blood.

Bella non c’era più…. Bella era un Brutto ammasso di melma rossa intorno ad un albero.

Edward non sentì l’urlo, ne vide l’esplosione, molto simile a un frullatore troppo pieno di pomodoro, e ancora non sentì l’odore della carne straziata della sua amata, ma continuò la sua corsa.



Poco prima in un altro luogo e con altra gente, Il dottor van Helsing, incredibilmente somigliante al nostro Hugh Jackman, riceveva una lettera e degli ordini molto chiari dal vaticano.
“i nostri profeti hanno stabilità che nei pressi di londra, la notte tra il 7 e l’8 marzo, due creature del male faranno la loro comparsa per tentare di soggiogarci. Sono degli esseri convinti di essere tanti piccoli Clark Kent (il giovane superman, non ti preoccupare lo conoscerete tutti tra qualche secolo) in grado di sopportare la divina luce del sole, di correre più veloci della luce stessa, e con la forza di mille soli.
Ma sono degli illusi.
Sono sbarcati nel nostro mondo dall’inferno, un inferno in cui i vampiri e le creature di Satana sono veramente così, ma qui, alla luce di Dio e nel suo creato non sono che semplici demoni pronti per essere eliminati da te, Prode Hugh em Van Helsing. Buona fortuna e che Dio ti assista”

Il dottore non aveva aspettato un istante e subito era partito, si trovava a Venezia e in pochi giorni di carrozza (una carrozza in grado di saltare dirupi grandi quanto il Tevere e di sopravvivere intonsa alle forze del male e a quelle della fisica.) era giunto a destinazione

si era così appostato nei pressi indicati dalla lettera (più o meno tutta la gran bretagna) e aveva atteso che i demoni profetizzati giungessero a destinazione.

E finalmente li aveva visti,sbucati da una parete rocciosa proprio come figli di satana e per un attimo ne aveva avuto paura, ma dopo aver dato un occhiata ai suoi muscoli e a quel farfallare in estro che sembrava dominare i due non potè fare a meno che rinvangarsi di nuova speranza.
SI lanciò all’inseguimento della femmina.
Si spostava velocemente di albero in albero per rimanere nascosto e osservare meglio le sue prede.
Qualcosa non andava, probabilmente i due non si erano resi conto di non avere più i loro superpoteri allergici alla criptonite, correvano come ninja con le mani rivolte all’indietro ma non si rendevano conto di avere la velocità di cavallette zoppe.
Così Van decise di sfruttare la situazione a suo vantaggio.
Grazie agli anni di esperienza riuscì ad imitare in un baleno il richiamo amoroso del demonio maschio.
-A bellaaa- gridò nel buio della notte.

Il resto lo sapete. Van si stupì della sua furbizia, e della demenza dell’altra che si era schiantata con un albero appuntito e decise che avrebbe fronteggiato l’altro da uomo a uomo.

Si allontanò quindi dai resti della femmina e si diresse verso il maschio rosso di quella strana specie.
-La tua femmina è morta-  disse all’improvviso dimostrando più coraggio di quanto non ne avesse mentre si parava davanti al demonio.
il vampiro lo guardò interrogativo.
-Senti questo puzzo di carne putrefatta? E’ lei- proseguì il cacciatore con un ghigno dipinto sul volto.
Edward non ci vide più, lesse nel pensiero dell’uomo le immagini del corpo straziato di Bella. Il vestitino bianco che tanto eroticamente lasciava scoperte le gambe fin sopra l’inizio del sedere giaceva nel sangue e la sua padrona era tutta spiattellata sull’albero. Sembrava ci si fosse spalmata di proposito.

Il demonio si buttò contro l’eroe, la sua velocità era impressionante, questa volta la cavalletta aveva entrambe le grandi zampe per saltare a posto, ma era di piccole dimensioni e non poteva fare grandi balzi.
Sembrava una di quelle scene a rallentatore che si vedono più o meno in tutti i film romantici, i due amanti si fronteggiavano. Uno correva a rallentatore durante il rallenty, e l’altro con dovizia e maestria costruiva una balestra rudimentale e vi montava correttamente un rametto, il tutto nel giro di alcune ore.
Fortunatamente a separarli erano solo una decina di metri.

la situazione era disperata, Merlin era con le spalle al muro, no questa è un'altra storia scusate.
dicevo, la situazione era disperata, Il dottore era stato quasi raggiunto dalle zanne fameliche del mostro ma riuscì all’ultimo secondo a premere il grilletto rozzo della balestra.

Il colpo partì, il rametto spuntato si conficcò con prepotenza nel petto del vampiro, prima che quello, con un espressione da ebete esplodesse, sparendo per sempre dalla faccia della terra.

Ma per van Helsing era la fine, il demone era riuscito a morderlo prima di morire.


*nananana*
titoli di coda

*primo piano sul volto sorridente di Hugh  jack man che tira fuori le zanne*

*le fin*

 

 

Scusatemi, non lo faccio più promesso :D
ah, una recenzioncina così, anche per caso, non dispiacerebbe xD sono curioso di sapere le vostre opinioni




  
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