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Essere o sentirsi Amata :.
Corpi che
combaciano , labbra che si cercano,
anime che si sfiorano .
<<
Sakura … anf … SAKURA ,ti amo ! >>
urla il biondo al sopraggiungere dell’
estasi , la voce carica di amore per la ragazza ma non è
quella che lei
vorrebbe sentire . Vorrebbe sorridere lei ,
ma davvero non ce la fa , fa ancora male come la prima
volta , la prima
volta che lui è entrato in quella camera e ha urlato il suo
nome e come le
altre volte una lacrima sfugge dai suoi occhi in attesa del tanto
sospirato
sonno .
La mattina
lui è ancora lì al suo fianco , la testa
appoggiata al suo ventre .
<< Naruto
, svegliati è mattina >> gli
ricorda lei dolcemente
<< E’
stato bellissimo >> Le dice lui sorridendo allegro
<<
Si.. >> risponde la kunoichi assorta nei ricordi
<<
Qualcosa non và ? >> Chiede il suo compagno
senza capire , perché anche
questa volta lui non se ne è accorto , non si ricorda.
<< No
nulla >> dice << ma adesso vai che se ci
beccano addio incontri
segreti >>
cercando di scherzare .
<< A
dopo allora >> dice lui baciandola sulle labbra prima di
uscire dalla
finestra che da sulla strada ancora deserta .
Lei cerca di
mettere a posto quel caos che sarebbe la sua camera , ma non riesce a
fare
molto prima che le lacrime le offuschino la vista .
La vecchia
lei non sarebbe mai caduta così in basso , anche lei era , a
modo suo , una da
“ O tutto O niente “
o essere ricambiata
dal suo primo amore o da sola per sempre , niente mezze misure .
Ma da quel
giorno sono passati 5 anni e la vecchia lei è morta ormai da
un pezzo.
<< Non
si ha sempre ciò che si vuole >> Le aveva
detto una volta sua madre
<< Basta essere felici con quello che si ha. >> Ma lei no
. Quella lei voleva tutto.
E quella lei era morta .
Ci aveva
rinunciato a quei sogni di bimba , si era ridotta a Scopare con Naruto .
Si , Scopare
, perché solo di questo si trattava alla fine, solo di sesso
, nulla di più .
Perché alla
fine la piccola Hinata ha perso anche questo , ha perso tutto ancora
una volta.
Si accascia
a terra, rannicchiandosi
su se stessa ,
e piange .
Non capisce
come sia possibile che alla fine di tutto , lei abbia ancora lacrime da
versare
, lacrime con cui bagnare quel parquet chiaro , lacrime che fanno
sprigionare
dal legno il profumo di ciliegie .
Ciliegie ,
come Sakura .
<< Mi
ha chiamato ancora Sakura >>
sussurra
Se avesse
una vita normale ora dalla porta entrerebbero suo padre , sua sorella o
suo
cugino .
Non entra
nessuno , come sempre , perché lei non la ha , una vita
normale.
Se fossero
una famiglia come le altre suo padre non le rinfaccerebbe la sua
debolezza ,
sua sorella non la guarderebbe con disprezzo e negli occhi di Neji non
vedrebbe
invidia per la sua condizione all’ interno del clan.
Ma loro una
famiglia ordinaria non lo sono mai stati .
Aveva
mentito a tutti , quando aveva detto che almeno la madre le aveva
voluto bene ,
che l’aveva amata , quando invece era stata odiata anche da
colei che l’aveva
messa al mondo , si era dimostrata debole da subito e il padre se
l’era presa
con la donna che a sua volta scaricava quell’odio sulla
figlia piccola.
Aveva
mentito e il motivo era lo stesso che la spingeva a portare avanti
quella
relazione con Naruto.
Voleva
sentirsi amata , anche solo una volta , anche solo per un minuto ,
anche a
quelle condizioni.
Voleva solo sentirsi amata .
E ogni volta
che la volpe entrava in quella stanza lei si diceva che sarebbe andata
diversamente questa volta e invece ogni volta arrivati alla fine lui la
chiamava Sakura e lei soffriva , ma era disposta a questo ed altro .
Ad un tratto
smette di piangere si alza, prende
una
scatola dalla borsa e sparisce oltre la porta del bagno.
Dieci minuti
dopo è nuovamente in quell’ angolo e piange ancora
, stavolta però e un pianto
di gioia , mentre si rigira fra le mani un oggetto.
E’ un test
di gravidanza ,è il terzo che fa in un mese e , come gli
altri , è positivo .
e’incinta da sei settimane .
E’
felice, per la
prima volta lo è davvero
, su quella creatura riverserà tutto l’amore che
adesso spreca donandolo a chi
non la ricambia .
Ma il suo
bambino la amerà , perché alla fine tutti i figli
amano i propri genitori ,
anche lei , nonostante tutto amava i suoi .
Si alza con
in corpo una forza nuova e prepara una borsa con poche cose , in fondo
deve
andare lontano, non può portare cose inutili.
Esce di casa
e comincia a correre sorridendo , qualcuno la chiama , è
Naruto , lei lo sa a
non si ferma , ha lasciato un biglietto a casa di lui , basta e avanza.
Continua per
la sua strada ,ignorando le grida fino a scomparire oltre
l’orizzonte.
“
Caro Naruto,
a
quest’ora sono già partita ,
ci tenevo a dirti che
sei un bastardo ,
anche se sei il padre di mio figlio .
Ogni volta che stavi con me mi chiamavi Sakura,
mi hai fatto male , molto , ma ricorda ,
io sono una Hyuuga e non faccio il rimpiazzo per nessuno.
Lo porto via , mio
figlio , perchè noi due staremo meglio senza di te
Ne sono sicura .
A mai più rivederci .
Hinata