Ti
avvicini a lui e il suo odore ti penetra nelle narici, salendo con
violenza
dritto alla testa.
Quanto
lo ami, il suo odore. Apri leggermente la bocca, ma poi la richiudi
subito.
Sei
nervoso come al solito e hai paura di sbagliare qualcosa, nonostante tu
abbia
ripetuto questo atto con lui fin troppe volte.
È
il tuo carattere, lo odi ma non puoi farci niente. Lui,
però, ti accetta così
come sei, con i tuoi pregi e i tuoi difetti e questo lo sai benissimo.
Per
questo lo ami da morire.
Con
lui non hai bisogno di indossare nessuna maschera, non hai bisogno di
celare il
tuo vero carattere o di nascondere le tue numerose paure.
In
tanti cercano di allontanarti da lui, dicendo che la sua compagnia non
ti fa
bene. Puoi capire che possa piacere a qualcuno e ad altri no, ma se
c’è una
cosa che proprio non riesci a concepire è il fatto che
qualcuno possa odiarlo. Tra tutti
quelli che conosci,
c’è quel ragazzo, quel… come si chiama?
Ah, già, Pip. Lui lo odia davvero e la
cosa non ti va giù per niente.
Perché
quell’inglese non riesce a farsi gli affari suoi, trattenendo
a stento una
smorfia di disgusto quando vi vede insieme?
Stai
quasi per piangere al solo pensiero di tanta cattiveria, ma poi ti dai
un
contegno: lui è lì che ti guarda, sta aspettando
solo te e non puoi dargli una
delusione.
Fai
un bel respiro, di nuovo il suo odore ti investe in pieno, poi apri la
bocca.
Ti avvicini, serri gli occhi cercando di controllare il tuo solito
tremore,
poggi le labbra su di lui e ne senti il sapore.
Il
suo sapore! Ogni volta ti concentri troppo sull’odore, per
poi ricordarti che
il suo sapore è semplicemente divino! Muovi anche un
po’ la lingua avanti e
dietro per poterlo sentire meglio, ma dopo pochi movimenti…
ecco, finito.
Il
suo liquido caldo e dolce lo senti scorrere giù per la gola,
lungo l’esofago e
quando lo senti distintamente arrivare nel tuo stomaco non puoi
trattenere un
sospiro di puro piacere, sentendo un improvviso calore irradiarsi dal
tuo
ventre in ogni fibra del tuo corpo.
Apri
gli occhi e lo guardi sorridendo, mentre ti lecchi le labbra
inconsciamente.
Sta aspettando che tu pronunci il suo nome.
<
C… C…>.
Non
ce la fai.Ti senti troppo bene anche solo per parlare, ti trovi in uno
stato di
pura estasi, tanto che ti è persino passato il tremore.
Riesce ad avere su di
te un effetto così calmante…
E
quando il suo nome risuona nell’aria è come se
tutto il tuo amore per lui
uscisse fuori dal tuo corpo e si concretizzasse. La cosa ti fa battere
il cuore
a mille, per questo non puoi fare a meno di pronunciare le cinque,
meravigliose
lettere che compongono il suo nome.
Ti
senti ribollire il sangue, il suo dolce sapore è ancora
nella tua bocca.
Arrossisci leggermente e ti sfugge qualche altro sospiro di piacere,
poi prendi
un bel respiro e lo chiami.
<
C…caffé…
>.
<
Tweek? >.
Sobbalzi
nel sentire pronunciare il tuo nome, tanto che un po’ di
caffé nella tua tazza
ti cade sulla mano che la regge, ma non te ne curi.
L’hai
fatto di nuovo. Ti sei sentito così rapito dalla bevanda che
tanto ami da non
esserti reso conto che non sei solo.
Sdraiato
sul tuo letto, le braccia incrociate dietro al collo e le gambe
distese, c’è
Craig che ti sta guardando con un sopracciglio alzato e la bocca storta
in una
leggera smorfia.
Di
colpo ricominci a tremare, mentre senti distintamente la tua faccia
scoppiare
per il calore. Devi aver assunto un bel colore violaceo, come minimo.
<
A-ah! >.
Cominci
a balbettare in maniera isterica, tremando come una foglia e
distogliendo lo
sguardo da quei profondi occhi neri che ti fissano, mentre una mano
raggiunge
inevitabilmente i tuoi disordinati capelli biondi e comincia a tirarli.
<
S-s-scu-ah! Scusa! >
esclami, cercando di non scoppiare a piangere,
per poi sentire la sua mano afferrare dolcemente la tua, ponendo fine
alla
tortura che somministri al tuo cuoio capelluto praticamente tutti i
giorni.
Con
l’altra mano ti sfila via la tazza, che viene posata sul
comodino, e poi ti
afferra il mento.
Craig
ti sta costringendo a guardarlo negli occhi, ma non ne hai il coraggio.
Serri i
tuoi, hai troppa vergogna per poter sopportare la loro vista, quando
senti il
tocco leggero delle sue labbra sulle tue. Tanto ti basta per farteli
aprire di
scatto e, miracolo, calmarti all’istante.
<
Tweek > ti chiama, con quella sua voce profonda e nasale che
-Dio!- ami da
impazzire.
<
S-sì? > chiedi con un sussurro.
<
Tu bevi troppo caffé >.
<
Ma a me… p-piace il caffè! > esclami.
< I-io amo il caffè! >.
<
Lo so > ti risponde lui, accompagnando il tutto con uno dei suoi
rarissimi
sorrisi. < Ma quando lo bevi sembra quasi che ti stia per venire
un orgasmo
e la cosa, sinceramente, mi dà un po’ fastidio,
visto che potrei fartene venire
uno vero io >.
Per poco non senti la tua
faccia scoppiare per l’imbarazzo. Non ci sei ancora abituato
a cose come
questa, anche se con Craig ci stai da quasi tre anni e ne avete
entrambi
compiuti ventuno. Ma sai che lui è un tipo molto paziente,
che ti perdona ogni
stramberia. E poi te l’ha detto chiaramente che si diverte a
vederti in questo stato
nervoso e imbarazzato, anche se non riesci proprio a capire dove sia la
parte
divertente.
< S-scusami > borbotti.
Stai
per chiederti, per l’ennesima volta, come diavolo sia
possibile che un tipo
calmo e con il sangue freddo come lui si sia innamorato di un nevrotico
caffeinomane come te, quando ecco che si getta a capofitto sulle tue
labbra. Lo
slancio è tale che non riesci a rimanere seduto, finendo col
cadere
all’indietro sul letto. Stai per urlare per la sorpresa,
quando incontri i suoi
magnifici occhi neri e l’isteria si calma.
<
Mi hai fatto venire qui perché hai detto che i tuoi non ci
sono, no? > ti
sussurra, avvicinando la bocca al tuo orecchio.
Il
solletico del suo fiato sul tuo collo ti provoca un brivido di piacere
e non
puoi fare a meno di abbozzare un sorriso.
<
S-sì >.
<
E allora approfittiamone, no? >.
Ridi
per risposta, anche se con tono leggermente isterico. Non ci puoi fare
niente. È
il tuo carattere e lo odi, ma sai che Craig ti accetta così
come sei, che gli
piaci sia quando sei calmo -quelle rare volte- sia quando sei talmente
nervoso
che ti strappi intere ciocche di capelli -praticamente quasi sempre-.
E
mentre lui prende a sbottonarti la camicia, mordicchiandoti
l’incavo tra il
collo e la spalla perché sa che ti piace, ti senti
felice davvero.
Ami
il caffé con tutto te stesso da sempre. Però, a
pensarci bene, c’è qualcosa che
ami ancora di più: è amaro con tutti ma
dolcissimo con te, ha gli occhi di un
nero così profondo da farti impazzire quando ti guarda, la
sua voce ti fa
sciogliere, il suo nome ha cinque lettere e la prima è la c.
Chiami
il suo nome, mentre ti strazia di baci.
<
Ah! Craig… >.
_______________________________
Note
dell’autrice
Io
veramente non so questa Creek da dove diavolo mi è uscita
fuori! Ho architettato
la trama l’altro ieri e oggi ho buttato giù queste
due pagine in un’ora,
betaggio compreso.
Spero
non sia una schifezza, ma al contempo non posso che sentirmi contenta
per
questa storia.
Non
mi è mai capitato di rileggere ciò che avevo
scritto per poi esclamare: “Cazzo!
È bellissima!”.
Notare,
prego, che “bellissima” è da intendersi:
“È così stupida che potrebbe anche
piacere!”.
Non
so se questo valga anche per voi e non vorrei passare per presuntuosa,
però… vi
prego, concedetemi di sentirmene fiera.
Ora,
qualche piccola nota.
Punto
primo: perché Pip? Beh, Pip è un perfetto
gentiluomo inglese e, come tale, ho
pensato che non potesse non essere the-dipendente e nemico del
caffé, ecco
spiegato il motivo della sua comparsa XD
Punto
secondo: per chi si stesse chiedendo perché diavolo non
aggiorno Opposites
attract, ecco la mia risposta. Non lo so. In questo
preciso momento ho
cominciato altre due long-fiction e sto prendendo appunti per una terza
e sono
molto presa da esse, perché mi sembra che possano essere
molto carine. La mia
attenzione e il mio tempo, già pochi di per sé,
li sto quindi riversando su
questi nuovi progetti. Con questo non voglio dire che la raccolta
sarà
incompiuta, anche perché mancano solo due o tre one-shots
per concluderla. Però
che sia momentaneamente sospesa questo sì. Mi spiace per chi
la sta seguendo
assiduamente, ma prometto che la finirò, anche se ci volesse
del tempo.
Con
questo ho finito. Spero che questa storia vi piaccia
com’è piaciuta a me e,
come al solito, se voleste lasciare due righe per farmi sapere se vi ha
fatto
schifo o se vi è piaciuta… beh, sapete che sono
sempre gradite *w*
Un
abbraccio,
WindGoddess
P.S.:
quante di voi c’erano cascate che avrei concluso dicendo
semplicemente che
Tweek si stava riferendo al caffé? E quante hanno pensato
dall’inizio che
stesse facendo qualche zozzeria con Craig e al caffé non ci
hanno proprio
pensato? Vi preeeeeego, vi è piaciuta o meno, fatemelo
sapere comunque XD