Note autrice:

Salve a tutti...

Bene, che dire... Stavo guardando la finale di Amici con mia mamma e un ragazzo ha cantato una canzone che diceva “Ora posa quei pensieri sotto il tuo guanciale, cerca di dimenticare”. Subito mi è venuto da pensare a Sirius e istantaneamente ho collegato l'idea del cuscino a James, che ha sempre tentato di aiutarlo a soffocare il suo passato e da lì il passo fino a Remus è stato breve.

So che potrebbe sembrare leggermente demenziale come cosa, però non lo so... Ho deciso di pubblicarla comunque ^^ Spero non sia terribile!

Dai dai dai., lasciatemi un commentino ino ino ^^ Anche se avete solo critiche da fare, mi farà piacere leggerli! :)

Un bacio,

_isilein_

Restless Night

Vorrei tanto avere un cuscino.

E un comodino.

Lo so, non ho più un letto. Né sonno, a dire il vero.

Ma vorrei tanto averlo, un cuscino. E un comodino.

La sera, magari, potrei dimenticarmi tutto, potrei posare i pensieri su quel comodino oppure, ancora meglio, chiuderli a chiave nel cassetto. La chiave, magari, la potrei pure buttare oltre quelle sbarre, che mi costringono qui dentro. Nel mare.

In quel mare grigio che non riesco più a distinguere dal cielo di piombo che mi blocca il respiro. Quel mare freddo e profondo, forse quasi quanto i pensieri di cui vorrei liberarmi.

Poi, volendo, potrei accomodarmi a terra e poggiare la testa, su quel cuscino. Sarebbe morbido e fresco, profumato di notte e di sogni. Simile a quello su cui mi addormentavo una volta, ascoltando il respiro di quel cuore finalmente sanato che mi batteva nel petto.

O forse potrei nascondermici, sotto quel cuscino. Nascondermi dall'angoscia, dal ghiaccio che mi ha fermato il cuore, dal senso di colpa.

Una volta ce li avevo.

Avevo il comodino più bello del mondo. Era sicuro, e solido. Remus sapeva reggere i miei pensieri meglio di me e sapeva come farmi perdere la chiave per ritrovarli.

Il mio cuscino, poi, era il migliore di tutti. Soffice e accogliente. James sapeva come tenermi al sicuro dal mio stesso dolore e attutire i suoi colpi. Quasi fosse la mia protezione contro il mondo.

La protezione che avrei dovuto ricambiare.

Quante volte ho tirato calci a quel comodino, e come ho rovinato quel cuscino, inzuppandolo di lacrime.

Come se potesse servire. Come se fosse un modo per reagire.

Reagire a me stesso.

Tu, sciocca stella. Stella crudele, mi avevano promesso che mi avresti protetto.

Ma la luce l'ho dovuta cercare da solo. E l'ho trovata.

E l'ho spenta.