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Autore: Ranko_    10/03/2011    6 recensioni
La camera è immersa nel più completo silenzio mentre io e Bonnie osserviamo Damon vedere per la prima volta sua figlia. Lui rimane in silenzio, poi delicatamente, con un dito segue la linea della minuscola mascella della bimba, che ridacchia allegra, come incantata dal tocco del papà.
Ps: Seguito di "Ansia pre-matrimonio" :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Le ansie di Damon'
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Ansia pre-maman

Ansia pre-maman


Damon, ti prego, fermati! Vieni a sederti qua e sta' calmo!”

Come faccio a stare calmo con tutte queste donne? Sembra che stiano per partorire da un momento all'altro.”

E' naturale” ribatto pazientemente. “Questo è lo studio di un ginecologo.”

Lui si sistema nervosamente su una sedia e lancia un'occhiata irritata all'enorme orologio appeso al muro.

Il medico aveva detto alle dieci e mezza. Sono già le dieci e trentatré. Perché è in ritardo?” borbotta, arrabbiato seriamente. Bonnie, seduta accanto a lui, lancia delle occhiate imbarazzate alle donne attorno a lei, come a volersi scusare. Damon è decisamente apprensivo. Sorrido, guardando l'espressione di mio fratello. Sembra felicissimo: potrebbe cominciare a scodinzolare, se solo avesse la coda. Però è visibilmente preoccupato. Comincia a battere nervosamente un piede per terra, giocherellando nervosamente con la mano della moglie.

Damon, vuoi calmarti? Sono solo tre minuti di ritardo.” gli faccio notare, sentendomi vagamente in imbarazzo. Mi rendo conto che in questo ambiente sono di troppo. Eppure Damon ha insistito tanto per far venire anche me. Forse perché, indirettamente e involontariamente, sono stato io a dare la dolce notizia. E riguardo a questo, mio fratello da quando lo ha scoperto sembra volare dieci metri sopra il cielo. Non c'è un momento in cui non stia accanto a Bonnie, che le accarezzi il pancione o che glielo baci. Sono felice per lui. Finalmente sembra aver trovato quello che cercava. Insomma, in passato non aveva avuto quella che si definisce 'una felice e spensierata vita sentimentale'. Sicuramente, vorrete sapere com'è andato il matrimonio. Be', anche se non volete saperlo, ve lo racconto lo stesso. Diciamo, che è stato un completo disastro. Mio fratello è quasi inciampato nel velo di sua moglie, quando lo accompagnata all'altare. Poi, ha fatto cadere la fede, prima di infilargliela. Quando Bonnie ha risposto 'lo voglio' alla fatidica domanda, Damon stava per svenire. Gli invitati erano scoppiati a ridere. E lui aveva fatto una cosa che non era sicuramente da lui: era arrossito. Nella sua particolarità, era stato un matrimonio memorabile.

Signora Salvatore?” Bonnie si voltò verso l'infermiera che l'aveva chiamata.

Se mi vuole seguire.” ved la soddisfazione brillare sul volto di Damon, quando l'infermiera chiama Bonnie 'signora Salvatore'. Sorrido. Mi alzo in piedi e seguo mio fratello e mia cognata. Tutti e tre ci facciamo guidare dall'infermiera, che ci porta nello studio del dottore.

Sig. Salvatore! Non la vedo da settimane! Lei deve essere Stefan.” mi stringe educatamente la mano.

Così è lei la sua nuova misteriosa moglie.” il dottore ci invita con un cenno della mano a sederci.

Non tanto nuova.” lo corregge Damon. “Ci siamo sposati a dicembre.”

Avete fatto tutto in fretta.” ribatte il dottore, con un sorriso scanzonato. Damon lo guarda male. Bonnie trattiene a stento una risata e io alzo gli occhi al cielo.

Più di quanto lei pensa.” borbotta mio fratello, a disagio. “E' incinta da più di sette mesi e... La guardi!”

La sto guardando, Damon. Posso darti del tu, vero? E' molto bella.” dice, notando subito il tenero rossore che è apparso sulle guance di Bonnie. l'ultima frase, il dottore doveva risparmiarsela. Damon lo fulmina con un'occhiata di fuoco, prima di accarezzare possessivamente il pancione di Bonnie, e di fare un sorriso beffardo.

Non intendevo questo.” ribatté Damon “E' troppo magra.”

Prendendole il polso, il dottore le chiese con aria professionale. “Hai qualche problema particolare?”

Si stanca facilmente” risponde mio fratello. Io e Bonnie lo guardiamo con gli occhi spalancati, ma lui non sembra curarsene.

Segui una dieta alimentare precisa?”

Non mangia abbastanza.” Damon accarezza i capelli di Bonnie.

Bevi abbastanza?”

Si ne dimentica. Devo sempre ricordarglielo io.” a questo punto, direi che sta davvero esagerando. Io non so come Bonnie riesce a sopportarlo 24 ore su 24.

Soffri di nausee?” l'occhio professionale del dottore adesso è posto sulla pancia di Bonnie.

La mattina si sveglia spesso con la nausea.” informa Damon.

Ci sono già stati casi di mutismo nella tua famiglia?”

Cosa!?” risponde Damon, terrorizzato. Il dottore ride.

Scusa, ma era l'unico modo per farti stare zitto. E ora Bonnie, se non ti dispiace vorrei farti qualche domanda e visitarti. La signora Hoppiks ti mostrerà la strada per andare nello studio delle visite.”

Il dottore ferma per un braccio Damon, che si stava accingendo a seguire Bonnie.

Damon, tu non puoi entrare.” gli dice, lanciandogli un'occhiata torva.

Perché no?” borbotta lui, tristemente, come un bambino a cui era appena stato vietato di andare a giocare a pallone. Alzo gli occhi al cielo.

Perché possono entrare solo le pazienti. Nessuna eccezione.” lo informa il dottore.

Ma io sono preoccupato!” si lamenta lui, in maniera decisamente penosa. Alzo un sopracciglio, ma lo riabbasso subito quando Damon mi lancia un messaggio mooolto inquietante nella mente (qualcosa del tipo: “Smettila di fare il cretino, oppure non sarai mai zio.)

Ti capisco. E' una donna molto bella. Peccato che non possa parlare.”

Damon spalanca gli occhi. “Ma certo che può parlare.”

Il dottore fece una smorfia divertita. “No che non può, se tu non la lasci mai parlare. Cerca di calmarti. Sei il padre più ansioso che io abbia mai visto. Cosa ne è stato del tuo leggendario self-control?”

Damon mi guarda, come ad incitarmi a voler dire qualcosa.

Le regole sono regole. Aspetteremo in sala d'attesa. Ci chiami quando ha finito.” dico al dottore. Mio fratello mi guarda male.

Bene.” il dottore annuisce, si volta ed esce dallo studio. Damon mi tira uno scappellotto dietro la nuca.

Ehi, ma che ti prende!?” lo ammonisco, massaggiandomi il punto in cui mi aveva colpito.

Sei proprio un cretino!” sibila, uscendo a grandi passi dallo studio. Io proprio non lo capisco. Va bene che è preoccupato, ma così mi pare che stia esagerando un pochettino. Sospiro e lo seguo, raggiungendo così la sala d'attesa. Damon si mangia le unghie, in piedi vicino ad una donna con un'enorme pacione che lo guarda male. A questo punto, non riesco più a trattenermi e scoppio a ridere. Quando, tutti gli sguardi della sala d'attesa si posano su di me, cerco di darmi un contegno. Tossisco, e mi passo disinvoltamente una mano nei capelli.

Venti minuti dopo, una dottoressa viene a chiamarci. Fa segno di seguirla.

Io ti aspetto qui.” dico, risedendomi sulla poltrona. Lui mi fissa terrorizzato e poi mi rivolge uno sguardo implorante.

Ti prego, vieni anche tu.” implora, mettendosi persino in posizione con le mani. Maschero una risatina con un attacco di tosse che risuona falso pure a me.

Ridacchio. “Ti devo tenere anche la manina?”

Stefan! Ho detto che vieni, ok?” mi minaccia lui, facendomi segno di seguirlo.

Va bene, va bene! Non c'è bisogno di arrabbiarsi.” borbotto, mentre mi alzo in piedi. Entriamo nella piccola saletta. Bonnie è stesa su un patetico lettino d'ospedale, con un sorriso stampato sulle piccole labbra sottili. La maglietta è sollevata fino ai seni, in modo da lasciare scoperto il pancione. Damon si fionda su di lei, e le bacia la fronte.

Ehi, uccellino. Come stai?” le chiede, stringendole forte la mano. La dolcezza che percepisco nella sua voce è estremamente smielata. Rara in Damon. Mi appoggio allo stipite della porta, e osservo questa tenera scenetta. Mi viene da ridere, ma non lo faccio. Farei la figura dell'insensibile. E di solito quel personaggio rispecchiava decisamente mio fratello.

Vieni, Damon. Vieni a vedere tuo figlio.” sussurra il dottore, facendogli segno di avvicinarsi alla macchina delle ecografie. Lui socchiude gli occhi e si avvicina. Comincia a tremare violentemente.

Io non vedo niente.” dice, cercando di sforzarsi. Sia io che il dottore ridiamo.

Eccolo qua.” dice il medico, indicando una chiazza indefinita sullo schermo.

Oh...” Damon non è capace di dire nient'altro. Stringe più forte la mano di Bonnie e deglutisce. Lo capisco, in fondo. Deve sentirsi emozionatissimo.

E' un maschio o una femmina?” chiedo, avvicinandomi anche io. In effetti, non si vedeva molto. Il dottore mi sorride. Damon e Bonnie hanno la stessa identica espressione: gli occhi sgranati, le labbra socchiuse che formano una 'O' e le sopracciglia inarcate.

Non si può sapere. Purtroppo è girato di schiena. Sarà una sorpresa.”

E' una bambina.” ci informa Damon, deciso.

Come fai a saperlo? Il dottore ha detto...” cerco di ribattere, ma lui mi interrompe con un rapido gesto della mano.

Lo so è basta. E' una bambina.” mormora, posando un dolce bacio sulle labbra di Bonnie, che sembra sul punto di piangere.

Vuoi tenere la sonda?” chiede il dottore, porgendo a Damon uno strano apparecchio che probabilmente serviva per vedere il bambino. Mio fratello deglutisce ancora e guarda il dottore con gli occhi sgranati. Poi fissa me. Poi Bonnie. Poi di nuovo me. Ed infine torna guardare il dottore.

Ehm... Io... Io... Non lo so...”

Dai, Damon. Non avere paura.” gli sussurra Bonnie, sorridendogli. Damon annuisce, non troppo convinto, si fa coraggio e prende la sonda con mano tremante. L'appoggia delicatamente sul pancione di Bonnie, senza staccare gli occhi da lei. Sono così belli insieme. La mano di Damon trema ancora di più. E poi, una lacrima solca la guancia di Bonnie. Nessuno se ne accorge. Solo io. Lei se l'asciuga rapidamente. Capisco perché ha voglia di piangere. Vedere Damon che sorride come un ebete davanti ad una sonda per ecografie, è letteralmente sconvolgente. Nonostante questo, quella scena era di una dolcezza tanto intensa, che sento il cuore sciogliermisi nel petto. Per poco anche io non scoppio a piangere. Guardo mio fratello e sorrido. E' cambiato molto, negli ultimi mesi. Ed è inutile dire che mi fa piacere. Molto anche. Damon singhiozza, ma non piange. Non ancora, almeno. Il dottore ci dice ancora un paio di cose, poi lascia Bonnie nelle mani dell'infermiera, che l'aiuta a sciacquarsi la pancia, per lavare via il gel.

Allora?” chiede Damon al dottore, quando siamo fuori dalla piccola stanzetta.”

Allora cosa?” dice lui.

Cosa c'è che non va?” chiedo io, permettendo a mio fratello di respirare. Anche se non ne ha tecnicamente bisogno, sembra che da un momento all'altro possa andare in iperventilazione.

Assolutamente niente. Bonnie sta benissimo, è in ottima forma e anche il bambino.” ci rassicura il dottore, fissandoci come se fossimo due alieni.

Bambina.” lo corregge. Poi aggiunge: “Ma non è troppo magra per essere al settimo mese?”

Forse un po'.” ammise il medico. “Ma considerata la struttura fragile e snella di Bonnie, forse è meglio così. Il bambino dovrebbe nascere, più o meno, tra sei settimane.”

La bambina.” ripeté Damon, testardo. Alzo gli occhi al cielo. Ma non cambierà proprio mai, eh! Bonnie, che in tanto ci ha raggiunti, mi sorride.

Grazie per essergli stato accanto.” mi dice dolcemente, mentre la sorreggo per aiutarla a stare in piedi.

Le sorrido. “Sono stato contendo di venire. Ti assicuro che non lo avevo mai visto così ansioso e fuori di sé.” (a parte il giorno del matrimonio, aggiungo mentalmente) “E' bello vederlo così innamorato.”

Tu parli troppo, Stefan” brontola Damon, prendendo la mano di Bonnie e allontanandola da me. La stringe dolcemente a sé e le da un bacio in fronte. Rido. Tutti e tre insieme usciamo fuori dall'ufficio.


...Quattro settimane dopo...


Le porte del corridoio dell'ospedale si spalancano violentemente lasciando entrare un Damon alto e atletico, ma visibilmente agitato. Il nodo della cravatta allentato, la camicia leggermente sbottonata e i capelli scompigliati, avanza di gran fretta.

Damon!” lo chiamo, alzandomi dalla sedia della sala d'attesa.

Stefan! Dov'è Bonnie? Cos'è successo? Sta bene?” si passa nervosamente una mano tra i capelli, senza aspettare una risposta. “Oh mio Dio! Non avrei dovuto lasciarla da sola!”

E' in buone mani, non c'è alcun motivo di preoccuparsi. Vieni a sederti qui.” lo invito, prendendolo per un braccio. Sotto la sua pelle, sento tutti i muscoli tesi per il nervosismo.

Elena e Dith sono andati a prendere una tazza di caffè. Ne vuoi un po' anche tu? Ti aiuterà a rilassarti.”

No.” replica lui, brevemente, guardandosi attorno. “Dov'è adesso?”

Nella sua stanza. E' stata...” senza continuare ad ascoltarmi, Damon si alza in piedi bruscamente. Un'infermiera gli si piazza davanti e con tono impersonale, gli dice: “Mi dispiace. Ma i padri non possono entrare.” Damon non la ascolta e non risponde. La prende per i fianchi e la sposta di peso. Mi alzo di scatto e lo seguo, tentando di farlo calmare. Apre la porta di scatto e la prima persona che si trova davanti è il dottore, che ci fissa con un sopracciglio inarcato.

Dottore! Dove si trova Bonnie? Come sta?”

Mi dispiace dottore.” si scusa l'infermiera. “Mi ha spostata di peso.”

Non si preoccupi. Me ne occupo io.” il dottore prese sia me che mio fratello per un braccio e ci condusse verso l'adiacente studio.

Siediti Damon. Vuoi del caffè?” chiede il dottore, tentando di farlo stare fermo sulla sedia.

No.”

No cosa?” dico io, guardando mio fratello con un sopracciglio inarcato.

Non vuoi sederti o non vuoi il caffè?” chiede il dottore, ridendo.

No, punto e basta.” Damon si passa una mano nei capelli e la fede dorata brilla sul suo dito. (NdA Scusate, ma ci tenevo tanto a sottolineare il fatto che Damon portava la fede. La trovo una cosa così romantica... <3 xD)

Dannazione, dottore! Mi vuole dire come sta mia moglie?”

Se la smetti di comportarti come uno stupido.” quello era un ordine e Damon tenta di calmarsi. Il dottore si appoggia con una gamba alla scrivania e sorseggia un po' di caffè.

Prima di tutto, Bonnie sta bene. Sta mattina, mentre faceva gli esercizi, ha notato qualcosa di strano e molto saggiamente mi ha chiamato. Io l'ho visitata e ho capito che c'era una perdita di liquido amniotico che avrebbe potuto causare qualche infezione, o cose del genere. Per fortuna era molto vicina al momento del parto, così abbiamo semplicemente dovuto affrettarle il travaglio. Non ci sono state altre complicazioni. Ora sta bene ed è bellissima come al solito.”

Sei sicuro che sta bene?” domanda lui, ansioso.

Certo. Perché non vieni con me, cosi puoi controllare tu stesso?”

Adesso? E' sveglia?”

Si, è sveglia.” rispose il dottore sorridendo. “E, se ti interessa, hai una figlia meravigliosa.”

Una figlia!?” esclama Damon, sgranando gli occhi ed impallidendo improvvisamente. “E assomiglia a sua madre?”

Se vieni con me, lo potrai decidere tu stesso.”

Uccellino?” Damon stava sulla porta della camera dove ci aveva accompagnato il dottore prima di andarsene. La sua voce è un sussurro. Non sa cosa dire. Bonnie è stesa sul letto, gli occhi semichiusi. Il pancione è completamente sparito. Ora la sua pancia è liscia a piatta come al solito. Damon deglutisce rumorosamente.

Bonnie?” sta volta la sua voce era più sicura.

Damon.” lei apre gli occhi e sorrise dolcemente. “Sei venuto.” non si accorge nemmeno di me. Sorrido, pensando che adesso vogliono stare solo loro due. O tre, mi correggo, pensando alla mia... nipotina? Non ci credo. Sono diventato zio. E mio fratello è diventato padre.

Più in fretta che ho potuto.” lui si avvicina al suo letto, leggermente sorpreso dall'aspetto sereno e rilassato di Bonnie.

Dormivi? Avevi gli occhi chiusi.”

No. Stavo pensando a te.”

A me?”

Mmm...” annuì lei con un cenno del capo. “Mi chiedevo se saresti venuto oggi, oppure se avresti aspettato domani.”

Aspettare? Sei matta, uccellino? Chiedilo alla polizia stradale; ho superato tutti i limiti di velocità.” poi Damon abbassa lo sguardo sulle proprie mani vuote. “Sono venuto così di fretta che mi sono dimenticato di portarti i fiori.”

Non voglio i fiori, Damon” la voce di lei trema e i suoi occhi brillano d'amore, mentre sussurra: “Voglio solo te.”

Sento chiaramente i pensieri di Damon nella mia testa: Calmati Damon. Lei non sa cosa sta dicendo. Oggi è un giorno speciale per lei. E' felice. E tutto il mondo è bello. Lei è bella. Dio, ma quanto la amo? Sorrido, e rido a bassa voce. Lui vorrebbe stringerla forte, ma si limita a prenderle una mano. Si china per baciarle le labbra, senza accorgersi che con l'altra mano Bonnie affonda le dita nei capelli neri di Damon, accarezzandolo dolcemente. Quando lui si alza, l'espressione di Bonnie è di nuovo tranquilla e serena.

L'hai vista?” gli chiede.

No. Volevo vedere te, prima.”

Avrai una grossa sorpresa.” la risata di lei è piena di allegria.

Perchè? Ha forse tre orecchie?” chiede lui, in tono scherzoso. Ora sembra essere tornato il Damon tranquillo e rilassato di sempre. Ma so che in realtà è ancora emozionato e nervoso.

No, ma è bellissima. Aspetta e vedrai.”

Orgogliosa di te, vero?”

Si. Orgogliosa di noi. Non sarebbe stata una bambina così speciale, se non fosse stato per te.” gli sorride, accarezzandogli delicatamente una guancia. Damon sembra apprezzare quel semplice gesto.

Scusami, sto parlando troppo, vero? E' che mi hai resa così felice che ho dimenticato quello che significa per te.” Damon la zittisce poggiandole un dito sulle labbra.

Bonnie, amore, guardami.” fa scivolare il dito sotto il suo mento, la costringe delicatamente a guardarlo. “Niente ricordi tristi, ok? Tu stai bene e noi abbiamo nostra figlia. Sorridi, uccellino mio.” lui la guarda finché sulle labbra di Bonnie fa capolinea un sorriso largo ed ampio. Gli occhi di Bonnie risplendevano come due gocce d'ambra.

Ti amo.” le sussurra Damon, dandole un altro bacio.

Damon” sussurra lei, prendendogli le mani. “Sei meraviglioso.”

Lo so.” ammette lui, ammiccando e giocherellando con un boccolo rosso di lei.

Visto che questa è una circostanza speciale, ho deciso di fare uno strappo alla regola.” annuncia il dottore, scostandomi, fermo sulla soglia con un fagottino in braccio. “Damon, posso presentarti tua figlia?”

Damon rimase per un attimo in silenzio e completamente immobile. Stringe le mani di Bonnie come se avesse paura di vedere quello che potrebbe celarsi sotto le copertine.

Tieni, infilati questo camice sopra i vestiti, così puoi tenerla in braccio.” il dottore lancia a mio fratello un camice verde, che lui afferra con mani tremanti. Il dottore gli porge la bimba.

Adesso è tutta tua!” esclama con un sorriso. Per un attimo, Damon pensa che non ci sia niente tra le coperte, poi vide un ricciolo e delicatamente sposta un lembo nella copertina. Nei movimenti è cauto, come ogni padre temendo che la minuscola creatura si possa rompere come una statuetta di porcellana. La camera è immersa nel più completo silenzio mentre io e Bonnie osserviamo Damon vedere per la prima volta sua figlia. Lui rimane in silenzio, poi delicatamente, con un dito segue la linea della minuscola mascella della bimba, che ridacchia allegra, come incantata dal tocco del papà. Il mio cuore batte talmente veloce (più o meno) che a stento mi rendo conto di dove mi trovo. Sono felice. Sono davvero felice per mio fratello. Passa un minuto che sembra interminabile, prima che lui alzi lo sguardo e guardi Bonnie.

Ma assomiglia a me.” affermò Damon, emozionato e contento. Bonnie gli sorride.

E ne sei così stupito?” ride forte il medico.

E' perfetta.” mormora lui emozionato. “Mi hai fatto il regalo più prezioso che esista al mondo.” Bonnie sorride felice, mentre gli occhi le si riempiono di lacrime di gioia. Il dottore esce a grandi passi dalla stanza. Io rimango appoggiato alla porta, come ipnotizzato da quella visione. Era così bello vedere Damon felice. Imbarazzato, con la bambina fra le braccia. Un sorriso si dipinge sulle sue labbra quando la figlia gli afferra un dito con il suo piccolo pugnetto. Damon ride teneramente. Una risata spensierata ed estremamente dolce. Damon si avvicina alla moglie, e le appoggia in grembo la bimba, rimanendo chino su di lei ad osservare quella piccola creatura che si stiracchiava beata tra le coperte e che rideva appena il padre la sfiorava.

Come la chiamiamo?” chiede Damon.

Non lo so. Avevo pensato ad un nome italiano, come te.” sussurra Bonnie, accarezzando la testa di mio fratello. Lui la guarda con gli occhi umidi. Le lacrime iniziano a scendergli sulle guance. Non mi ricordo quando l'ho visto piangere. Non me lo ricordo proprio. Anche io sento le lacrime agli occhi, ma mi trattengo.

Irene.” dice Damon, mentre Bonnie gli asciuga le lacrime.

Irene?”

Deriva dal greco, significa 'pace'. Ti piace?” chiede Damon, leggermente in imbarazzo.

E' un nome dolcissimo, Damon.” sussurra Bonnie, stringendo a sé la bimba.

Ok. Vada per Irene.” sorride Bonnie. Damon bacia la fronte della figlia, di Irene e poi bacia sua moglie.

Benvenuta, Irene Salvatore. D'ora in poi sarai la mia principessina.” sussurra, mentre altre lacrime iniziano a scendergli sulle guance perfette. Sono felici. Non hanno bisogno di nessun altro in questo momento, e io lo so. Quindi, mormoro una scusa che non è neppure sentita, ed esco dalla stanza.

  
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