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Autore: glenn    11/03/2011    1 recensioni
Anche loro la pensavano così. Quale regalo migliore?
Perchè loro erano fermamente convinti che non avrebbe pouto esserci regalo migliore di quello.
Doveva essere così. Per forza.
Ne erano sicuri, anzi no, certi. Certissimi.
Quello sarebbe stato un Signor Regalo.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Sirius Black | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve! :) Allora, so che il 10 marzo è appena passato, e io sono una scema che si mette a scrivere alle 10 di sera queste cose, quindi vogliate perdonarmi.
Non so se posso ritenermi soddisfatta di questa shot, però c'ho messo un po' a scriverla, e adesso credo di sentirmi meglio. Remus è uno dei miei personaggi
preferiti, grazie anche a questo sito, per cui sentivo che dovevo scrivere qualcosa, proprio oggi (ormai ieri,ahimè). Ho aperto word e questo è quello che è venuto fuori.
Grazie in anticipo a tutti coloro che vorranno leggerla e che, magari, l'apprezzeranno, spero :)
Lasciate anche solo un commentino, giusto per dirmi cosa ne pensate, ecco. Grazie.









Remus quel mattino si svegliò con un leggero, spiacevole presentimento. Non capiva cosa potesse essere quel peso sullo stomaco, non finchè i suoi occhi non finirono sul calendario appeso alla parete del piccolo salotto – cucina. 10 marzo.

I suoi neuroni, alla vista di quella data, iniziarono a girare per il verso giusto.

Ecco perchè. Ora era tutto chiaro. Perché non c'aveva pensato prima?

Perchè tu sei Remus Lupin, e del tuo compleanno non te n'è mai fregato davvero molto. Almeno non finché hai incontrato loro. I Malandrini. Loro,che non appena hanno fatto amicizia con te, ogni anno, quello stesso giorno, organizzavano festini notturni in dormitorio, che si prolungavano sempre fino alla mattina successiva e alla fine, chissà come, chissà perché solo loro riuscivano a convincerti, a saltare le lezioni quel giorno. Loro che, quando hanno scoperto che cosa eri in realtà, hanno festeggiato come se fosse il giorno del tuo compleanno.

Loro che ora, non c'erano più.

 

 

James?”

 

...........

 

C'è nessuno in questa maledetta casa?”

 

Lo strillo di un bambino giunse dal piano di sopra.

 

Sirius! Arrivo subito, aspettami lì!” James Potter apparve sulle scale, i soliti capelli arruffati che stavano come pareva a loro.

 

Lily?”

 

Si sta riprendendo, prima le era scesa la febbre. Le ho detto di stare a letto a riposarsi con Harry, ma se l'è un po' presa..voleva preparare la torta, sai..”

 

Donne! Non è la stessa cosa se gli portiamo l'intero reparto del miglior cioccolato di Mielandia? Comunque, amico, meglio che stia a letto oggi, non aveva proprio una bella cera l'altro giorno.”

 

Infatti, oggi a Remus pensiamo noi. La torta può benissimo fargliela quando starà meglio.”

 

Sirius annuì e guardò l'amico. Solo allora si accorse che era ancora in pigiama.

 

La sbronza della sera prima in quel locale non gli aveva giovato molto agli occhi, proprio no.

Peter era proprio un cattivo compagno di bevute.

 

Ramoso, per Merlino, vai a vestirti, siamo già in ritardo!”

 

Finalmente, dopo un altro quarto d'ora a cercare di convincere Lily a rimanere a letto, i due ragazzi uscirono. Ad aspettarli davanti al cancelletto della villetta c'era nientedimeno che una motocicletta nuova fiammante, che James aveva già avuto l'onore di provare subito dopo l'acquisto.

 

Ma qualcun altro non era stato così fortunato. E quale momento migliore, se non il giorno del suo compleanno?

 

Anche loro la pensavano così. Quale regalo migliore?

 

Perchè loro erano fermamente convinti che non avrebbe pouto esserci regalo migliore di quello.

 

Doveva essere così. Per forza.

 

Ne erano sicuri, anzi no, certi. Certissimi.

 

Quello sarebbe stato un Signor Regalo.

 

Ma non avevano fatto i conti con gli strani gusti di Remus.

 

Peter?”

 

Te l'ho detto, era ridotto molto peggio del solito ieri sera, non sa controllarsi, quell'idiota! Io almeno conosco i miei limiti.”

 

James sghignazzò, e si mise il casco che gli stava porgendo l'amico.

 

Fratello.

 

Ma sei sicuro che gli piacerà?”

 

Fidati, non ne ha mai vista una in vita sua! Basta che non ci sbavi sopra, dopo.”

 

Ne vorrà una tutta per lui, però.”

 

Beh, non possiamo fare miracoli. Questo giro si dovrà accontentare. In ogni caso,ci sono sempre i dolci, no?”

 

Certo, certo.” Speriamo, pensava tra sé. Remus, in fondo, non era il tipo da apprezzare quel genere di regali. Forse avrebbe preferito la solita torta di Lily.

 

Ma ormai era tardi, erano già arrivati sotto casa sua.

 

Remus, siamo io e James, prendi la giacca e scendi!”

 

Ecco, i soliti modi bruschi e sbrigativi di Sirius.

 

Non appena fu sceso, rimase un attimo interdetto. Ok, Ramoso e Felpato ho ben presente chi sono, purtroppo, ma...quella?

 

Ciao ragazzi, cos'è questo ammasso di ferraglia?”

 

Sapeva. Lo sapeva benissimo che era una moto babbana, ma fare imbestialire Sirius era sempre stato uno sei suoi passatempi preferiti, anche a Hogwarts. Era il più permaloso, e non poteva non approfittarne. Era o no un Malandrino anche lui?

 

E il nome di un Malandrino non si infanga mai.

 

 

Remus, stai scherzando vero? No, perché, se così non fosse...”

 

Sirius stava cercando di trattenersi, doveva stare buono, doveva convincerlo, altrimenti il loro regalo sarebbe andato in fumo.

 

Questo è un gioellino, un ammasso di ferraglia sar -”

 

Ok, ok, Sirius, non vedi che Remus sta solo scherzando? In realtà si sta trattenendo dallo sbavarci sopra! Non è vero, Remmy caro?”

 

Non ti autorizzo a chiamarmi ancora così, James, o potrebbe scapparmi detto con Lily, lo sai che non vuole, e sai benissimo anche quali potrebbero essere le conseguenze..non vorrai rimandare di moltoil progetto per una sorellina di Harry, vero?”

 

Sirius scoppiò a ridere, e James si zittì. Remus, in compenso, li guardava sorridendo.

 

Va bene, va bene. Ehy, Lunastorta, auguri!”

 

Auguri, vecchio mio!” Sirius prese la rincorsa e gli saltò letteralmente addosso, facendoli cadere entrambi. Quella fu la volta di James di scoppiare a ridere. Erano sempre i soliti.

 

James si rivolse al festeggiato,che si era appena rimesso in piedi: “ Senti, ci dispiace ma quest'anno niente torta di Lily, o al massimo te ne facciamo fare una nei prossimi giorni, quindi, salta su!”

 

Il licantropo lo guardò, chiaramente stupito di una tale richiesta. Lanciò poi un'occhiata anche a Sirius, rimessosi in piedi anche lui.

 

Voi siete pazzi!”

 

No, siamo Malandrini, ricordi?”

 

Remus alzò gli occhi al cielo.

 

Allora? È il nostro regalo, anche se so benissimo che avresti preferito il biglietto per una serata in quel night in centro, ma quest'anno va così. Forza, tieni.”

 

Gli allungò un casco, l'avevano comprato apposta per lui.

 

Tienilo pure, è incluso nel regalo.”

 

Remus lo prese, lo osservò un attimo con un'espressione a metà tra lo sconvolto e il disgustato, poi alzò lo sguardo verso quei due individui che aveva davanti a sé.

 

No. Non potevano aver pensato una cosa del genere. Non potevano aver pensato che lui avrebbe accettato! In tre poi!!

 

Scusate, ma siamo in tre.”

 

E allora?”- ghignò Sirius, beffardo.

 

E allora c'è che non possiamo girare in tre su questa moto, Sirius! Diglielo anche tu, James! Poi, ho l'impressione che se anche accettassi, me ne pentirei amaramente una volta sceso, o sbaglio?”

Avanti, Lunastorta, non fare il bambino! Ho già Harry e basta e avanza, credimi! Cosa te ne importa se siamo in tre? Andiamo a trovare Peter, facciamo un giro in campagna, siamo Malandrini sì o no? Pensa a divertirti, almeno oggi! È il tuo compleanno, per Merlino!”

 

Aveva parlato con sguardo serio, sembrava quasi risentito. Forse ci teneva che tu accettassi, Remus. Ci tenevano entrambi, perché non potevano offrirti altro.

 

Oh, e va bene. Grazie.”

 

Indossarono ognuno il proprio casco e partirono. Sirius era alla guida, Remus dietro di lui, e James, voltato indietro, incurante della sua posizione alquanto...rischiosa.

 

Arrivati davanti alla casa di Peter,che viveva ancora con i suoi, non trovarono nessuno ad aprirgli, per cui ripartirono, diretti fuori città. Appena iniziarono a intravedere i primi sprazzi di campagna verdeggiante,Remus notò che Sirius stava accellerando sempre di più.

 

Felpato, vai più piano, santo cielo!”

 

Adesso, caro il mio vecchio Lunastorta, inizia il bello.” Se avesse visto il sorriso dell'amico in quel momento, di sicuro avrebbe pensato che non aveva proprio alcuna buona intenzione.

 

Frena, per Merlino, frenaaAAAAA!!” Avevano appena preso una curva a tutta velocità.

 

James, dietro di lui, se la rideva.

 

Bastardi, questa ve la faccio pagare!”

 

Oh andiamo, non senti il vento scompigliarti i capelli e soffiarti su quel bel visino? Non lo trovi meravigliso, Remus? Sei vecchioooo!”

 

Tra James che non la smetteva più di ridere e Sirius che continuava a sparare baggianate, alla fine Remus si unì a loro, a ridere e a sparare baggianate, insieme. In tutto quel verde, colore che pensavano di odiare, si celava la loro speranza, di un futuro in cui quei compleanni, quelle risate e quelle baggianate sarebbero durate, per sempre.

 

 

 

 

 

“ Remus?”

 

Tonks fece capolino in cucina, ancora in pigiama. Lui, che fino a un attimo prima stava guardando fuori dalla finestra con aria assorta, si voltò verso di lei.

 

Aveva un pigiama rosa, un po' troppo largo forse, probabilmente di una o due taglie in più.

 

Non gliel'aveva mai chiesto,però. Le piaceva così.

 

Le sorrise, e le si avvicinò.

 

“ Auguri, amore mio. Vado a prepararti la colazione, il regalo lo apri con gli altri da Har -”

 

Non fece in tempo a finire di parlare, che lui le aveva posato un dito sulle labbra, per zittirla.

 

“ Shh, grazie, tesoro. Ma lo sai che ormai, ogni giorno per me è da festeggiare, solo per avere te e quel bambino monello accanto. A proposito, dorme?”

 

“ Sì, finalmente ha capito le comodità del letto. Dev'essere stata la tv, comunque, l'altro pomeriggio l'ho beccato guardare a bocca aperta una tipa mezza nuda della pubblicità che accarezzava un materasso!”

 

Remus rise, divertito.

 

“ E bravo il mio Teddy! Ha capito subito che deve seguire i consigli dati da una donna.”

 

“ Poi, se questa è mezza nuda in camera da letto, come resistere, vero? Remus, per favore, ha solo tre anni!”

 

Però, mentre lo diceva, si mise a ridere anche lei.

 

“ Beh, per lo meno lui l'ha capito prima di me.” - le sorrise, benevolo.

 

Era un velo di malinconia, quello negli occhi di lei?

 

“ Oh, beh, l'importante è che l'hai capito.”

 

Gli sorrise. Era vero. Non doveva essere triste, l'importante era il presente. No?

 

“ Dai, vieni qui.”

 

Aprì le braccia e la accolse in un abbraccio, dolce, in cui cercò di tramettere tutto l'affetto che provava per lei, quella mattina come anche tutte le altre mattine dell'anno.

 

“ Hai detto che Teddy dorme della grossa, giusto?” - le chiese, tenendola ancora stretta a sé.

 

Lei alzò la testa per guardarlo, e annuì, sorridendo.

 

“ Bene, allora volevo ringraziarti degli auguri. Sei stata la prima della giornata a farmeli.”

 

Tonks, a quelle parole ridacchiò, si staccò dal marito e gli diede un lieve bacio sulla guancia.

 

“ Davvero? E sentiamo, professore, come pensavi di ringraziarmi? Non hai nemmeno visto cosa ti ho preso!”

 

Oh, ma, per quanto possa sicuramente essere qualcosa di meraviglioso, ora mi importa di un altro regalo, sai?”

 

Se me lo dici te lo vado a comprare subito.”

 

Non ce n'è bisogno, cara. Ce l'ho qui davanti a me.” Tonks, a quelle parole, sentì qualcosa dentro dentro di lei sciogliersi. E un'immensa voglia di abbracciare quell'uomo, suo marito. Quanto era stata fortunata?

 

Bene, allora vieni a prenderlo se ci riesci, visto che ci tieni tanto!”

 

Con vero piacere, tesoro.”

 

E mentre lei scappava,ridendo, fuori dalla stanza, nel corridoio di quella villetta, e lui la inseguiva, divertito, e l'afferrava per un braccio, la voltava e la baciava,con dolcezza,con passione, e la portava poi in camera, pensando che lei fosse davvero il regalo più bello che potesse ricevere dalla vita, non pensò più, nel tepore di quel mattino di inizio marzo, a quei tre ragazzi che quasi vent'anni prima avevano attraversato quella strada davanti a casa sua, in mezzo a tutto quel verde, un verde che rieccheggiava di speranza.

  
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