Autore: Jillien
Genere: Romantico,
Malinconico
Avvertimenti: One-Shot, Missing
Moment
Reating: Verde
Pairing: Remus/Tonks
Coppia scelta: Remus/Tonks
Frase scelta: “Io
voglio amare e
farmi male”. Nomadi
Nda: 1_
“Sempre con questa ridicola
ossessione dell’amore”cit. Mouling Rouge.
1.1_“Mi
sento vittima e carceriere”, “Voglio morire di
te”, “Perché
voglio amare” cit. Nomadi, Io voglio
vivere.
Introduzione:
Remus non riesce a capire perché
Ninfadora voglia stare con lui e cerca di dissuaderla, ma una frase
della
strega lo fa riflettere. Forse Tonks sa davvero cosa vuole.
[io
voglio vivere
Ma
sulla pelle mia,
io
voglio amare e farmi male
voglio
morire di te.
Nomadi,
Io voglio vivere]
Io
voglio vivere
By
Jillien
Nella
tana dell’Ordine, oramai, tutti erano abituati
alle urla di Tonks e alla voce pacata di Remus, soprattutto mentre si
intrecciavano insieme dando luogo a un connubio non esattamente
melodico.
Sembrava
che la dichiarazione di Fleur avesse dato
un nuovo vigore a Tonks, talmente tanto da convincerla a provare
un’ultima
volta a far ragionare Remus, a convincerlo che, davvero, lei sapeva a
cosa
andava incontro amandolo. Forse poteva sembrare una mancanza di
rispetto per
Silente, lui che era morto – assassinato
– da così poco tempo. Eppure Tonks era fermamente
convinta che, se il vecchio
mago fosse stato lì presente, le avrebbe dato manforte per
far capitolare il
licantropo. Proprio lui che si presentava sempre
con questa ridicola ossessione dell’amore; la
strega ne era certa: non gli
sarebbe dispiaciuto vederla combattere per i suoi sentimenti, invece
che stare
a piangere sulla nuda pietra della sua -presto- tomba. Non che non
l’avrebbe
fatto, certo, non appena fosse riuscita a convincere Remus che non era
un
mostro da odiare.
“Tu non
capisci!”
L’esclamazione
roca di Remus rimbalzò sulle pareti
di Grimmauld Place, per poi spegnersi in un soffio sulle mura di
pietra. Il
mago si premette la mano sugli occhi per l’ennesima volta,
per cercare di
scacciare il bruciore della stanchezza.
O
per non vedere come soffre lei?
“Cosa?
Cosa non capisco? Che pensi di sapere cosa sia meglio per me o che ti
senti una
dannata vittima?” sibilò, gli occhi lucidi di
lacrime nervose.
Oh
no, questa volta non si piange.
“Ninfadora,
io sono una vittima! E lo saresti anche
tu!” La voce tremava appena mentre cercava di farla
ragionare. Non era mai
stato tipo da alzare la voce, mai; né quando si arrabbiava,
né quando cercava
di far smettere James e Sirius di infastidire Piton.
“Quante
volte ti devo dire che non m’importa!
Dannazione Remus, come diavolo faccio a convincerti?! Persino quella
francese
con la puzza sotto il nas-”
“Bill
non è stato morso, non è un maledetto
licantropo!” esclamò nervoso. “Io
sì, un assassino una notte al mese. Per una
volta al mese, per tutta questa dannata vita, sarò una
bestia assetata di
sangue. Tre anni fa ho attaccato Sirius, il mio più vecchio
amico!” Remus si
avvicinò alla donna, alzò una mano e
delicatamente le sfiorò una guancia con la
punta delle dita, disegnando i contorni degli zigomi, seguendo il
profilo delle
guance un po’ scavate.
Scavate
da quando l’hai respinta.
“Se
mi permettessi di cedere soffrirei, perché ti
farei del male” sussurrò, cercando di farla
ragionare. Lo schiocco di carne
contro carne rimbombò tra le pareti di pietra. Remus
ritirò la mano,
accarezzandola poi lentamente sul dorso; non che gli avesse fatto male,
certo,
ci voleva ben altro per ferire un licantropo. Tuttavia il gesto della
donna l’aveva
colpito più della violenza dello schiaffo.
“Allora
voglio amare e farmi male!” gli urlò contro,
i capelli che viravano minacciosamente verso un blu tempesta. Si
passò una mano
sugli occhi per raccogliere le lacrime che minacciavano di scappare
dalla
gabbia delle ciglia. “Non mi importa di quello che dici,
Remus. So
perfettamente quello che voglio. Te, con tutti i pro, i contro e i peli
con la
luna piena” gli disse con un tono più controllato.
Non fece nemmeno in tempo a
meravigliarsi per il ritorno dei suoi poteri che Remus la strinse
dolorosamente
tra le braccia.
“Con
te mi sento vittima e carceriere, Dora. Io non
voglio rinchiuderti con questa bestia; potresti farti male sul serio.
Potresti morire”. Le
parole uscirono in un soffio
vicino al suo orecchio, da dove i capelli lottarono per riuscire a
cambiare
colore sfumandosi di un colore più chiaro.
“In
questo caso voglio morire di te. Sarebbe una
morte dolce se l’accostiamo a quella che mi darebbe la mia
cara zia”. Gli
circondò le spalle con le braccia esili, d’un
tratto tutto le sembrò semplicemente
troppo.
“Non
mi importa, Remus. Non mi importa, non mi
importa…” L’uomo le accarezzò
delicatamente i capelli sulla nuca, sperando con
tutto se stesso di poter rivedere il rosa che amava tanto.
“Lo
so, Dora. Che io sia dannato, lo so e mi
dispiace ma non posso farci nulla perché voglio
amare.” La liberò dalla gabbia
dolorosamente accogliente che erano diventate le sue braccia e
posò le labbra
tramanti e screpolate sulle sue. Mentre le labbra di Tonks si curvavano
lievemente e una singola lacrima si faceva strada sul suo viso, le
balenò
davanti agli occhi chiusi il volto di Albus che le sorrideva con calore.
Grazie.
[Contro
il mio equilibrio sempre un
po' precario
libero
l'istinto, ciò che mi
sostiene
emozione
nuova senza nome
la
ragione che ci invita a
continuare]
Posto
il giudizio della Giudicia ( che mi ha fatto saltellare per tutto
il soggiorno)
Sesta
classificata
Jillien – Io voglio vivere
Grammatica:
9.95
Stile e lessico: 10
Originalità: 13.5
IC e caratterizzazione: 10
Gradimento personale: 9
Trattamento del tema: 5
Bonus coppia: 1
Bonus frase: 1
Tot: 59.45 /
62 punti
Che
emozione, questa storia. Ti piace molto questa coppia?
Perché ne parli
un modo così dolce che, se così non fosse, mi
stupirei.
La
caratterizzazione, che non so perché ti preoccupava,
è ottima, non c’è
nulla che non vada sia in Remus che in Dora, cosa che mi ha lasciata
piacevolmente sorpresa, soprattutto per la seconda. È
difficile trovare Tonks
ben caratterizzata; la tua è perfetta, complimenti!
L’unica
pecca della storia è l’originalità. Hai
descritto un momento
abbastanza sfruttato della storia di Remus e Ninfadora, per questo,
nonostante
io abbia adorato questa shot, ho dovuto abbassarti il punteggio.
Non
c’è davvero molto da dire, se non che hai fatto un
ottimo lavoro.
Bravissima davvero.
Grazie
d’aver partecipato, Payton