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Autore: samek    11/03/2011    8 recensioni
Una tazzina di vero caffè può fare miracoli.
(Pairing: Blaine/Kurt)
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’odore del caffè macinato impregna l’aria, mentre Kurt si muove nel piccolo ambiente della cucina di casa

Fandom: Glee.

Pairing: Blaine/Kurt.

Rating: Pg13.

Genere: Introspettivo, Romantico.

Warning: Slash.

Words: 932 (fiumidiparole).

Summary: Una tazzina di vero caffè può fare miracoli.

Note: È la mia primissima fic su Glee e il titolo fa schifo ci tengo a dire che io shippavo Kurtofsky, quindi non ho la più pallida idea di come sia venuta fuori ‘sta cosa! Scritta per la quarta settimana della COW-T di fiumidiparole e maridichallenge, Missione 1: Punto di non ritorno.

 

DISCLAIMER: Non mi appartengono e non ci guadagno nulla ù_ù

 

Kiss Coffee Break

 

L’odore del caffè macinato impregna l’aria, mentre Kurt si muove nel piccolo ambiente della cucina di casa. Seduto al tavolo, intento ad osservare ogni suo gesto, ti chiedi per l’ennesima volta cosa ci fate lì.

Ah, sì, il tuo amico ha insistito per farti assaggiare “un vero caffè” – come l’ha definito lui – non appena ha saputo che non hai mai bevuto un espresso, quindi quel pomeriggio stesso ti ha trascinato a casa sua per poi iniziare a trafficare con la moca.

Il signor Hummel e sua moglie sono ancora a lavoro, mentre Finn deve essere ad un allenamento o qualcosa del genere, e non c’è davvero nulla di strano in tutto ciò, se solo una stupida vocina non ti stesse sussurrando in continuazione sempre la stessa frase: siete soli a casa.

Ti ripeti ancora una volta che quello non ha alcuna importanza e osservi la schiena di Kurt fasciata da un adorabile giacca azzurra dell’esatta tonalità dei suoi occhi e le sue gambe lunghe strette in un paio di jeans attillati che meriterebbero il porto d’armi.

Oh, cielo, da quando fai pensieri simili? Da quando fai pensieri simili su Kurt, soprattutto?

Dopo San Valentino qualcosa è cambiato, la consapevolezza che lui prova qualcosa di speciale per te non ti ha mai abbandonato ed, in un certo senso, ti ha spinto ad osservarlo con occhi nuovi. Oh magari no, forse ti stai solo prendendo in giro e l’hai sempre visto in quel modo.

Solo che, fino a poco tempo prima, Kurt era l’unico ragazzo gay con cui avevi confidenza, perciò – visto che navigate sulla stessa sponda – avevi pensato che una certa affinità fosse normale. Ma fin dal vostro primo incontro, quando ti eri sentito chiamare e l’avevi visto scendere dalla scalinata della Dalton con quell’espressione smarrita ed affascinata dipinta in viso, lo avevi trovato bellissimo.

E, a dire il vero, a ripensarci ora quella scena sembra una banale rivisitazione gay di Titanic – senza considerare la vostra seguente corsa per i corridoi mano nella mano, che fa molto “fuga di Jack e Rose nella stiva della nave” – ma ricordi quel momento come uno dei più emozionanti e dolci che hai mai vissuto.

Hai subito sentito un forte senso di protezione nei suoi confronti – come un fratello maggiore, ti sei detto finora – perché quando l’hai conosciuto Kurt era così disperato e fragile… come un canarino con un ala spezzata. E tu volevi prenderti cura di lui, aiutarlo, insegnargli di nuovo a cantare, a volare. Ma non si può stringere troppo forte un uccellino, o si rischia di soffocarlo.

Poi hai iniziato a conoscerlo davvero e hai scoperto quanto sa essere forte, orgoglioso, passionale. È incredibile, davvero, e lo ammiri per questo, perché possiede tutte qualità che tu forse non avrai mai. Stare al fianco di Kurt, che vive la sua omosessualità con una serenità e un coraggio che tu non hai mai provato, ti fa sentire sempre minuscolo e ti suscita la voglia di essere una persona migliore.

Anche quando hai baciato Rachel e hai avuto dei dubbi, lui era lì per ricordarti chi sei. E all’inizio ci sei rimasto male, perché hai pensato che ti sputasse addosso quelle frasi fatte solo perché era geloso. Dopo, però, ti sei accorto che in realtà la tua era paura; Rachel era la tua scappatoia: magari, se non eri davvero gay, tuo padre poteva di nuovo accettarti. Ma soprattutto avevi il terrore di perdere Kurt in caso avessi scoperto di essere veramente etero.

E poi alla fine tutto si è risolto in una bolla di sapone e la situazione è tornata quella di sempre. Ma ora che diavolo sta succedendo?

Kurt si volta con un sorriso smagliante e ti raggiunge portando un vassoio con due adorabili tazzine da caffè ed una zuccheriera. Versa due zollette nel tuo caffè senza bisogno di chiederti conferma e, per l’ennesima volta, il fatto che conosca tanto bene i suoi gusti ti scalda il petto.

Ricordi la conversazione nella vostra caffetteria preferita, quando ti ha confessato che sperava fosse lui il ragazzo a cui volevi chiedere di uscire e, dopo che hai ammesso di aver paura di rovinare tutto, ha smorzato la tensione dicendo che siete come i due protagonisti di Harry ti presento Sally. Il suo modo fine di glissare quando gli hai fatto notare che alla fine i due si mettono insieme, ti fa sospettare che forse lui già sapesse – o non avesse mai smesso credere – che sareste arrivati esattamente a questo punto.

«Blaine, tutto bene?» ti domanda, mentre tu giri assorto il cucchiaino.

Buffo che una tazzina di caffè debba segnare il punto di non ritorno.

Incontri i suoi occhi azzurri e ti chiedi cos’hai fatto per meritare che una persona così splendida e coraggiosa s’innamorasse di te, e sai che ti aspetterebbe ancora, se tu ne avessi bisogno, ma ora posare una mano sulla sua nuca e premere le labbra sulle sue ti sembra l’unica cosa sensata da fare.

È un contatto morbido, gentile e molto imbarazzato, ma ti fa esplodere i fuochi d’artificio nello stomaco e, quando incontri di nuovo il suo sguardo, lui sfarfalla le ciglia per la sorpresa ed arrossisce in modo delizioso.

«Perché?» ti domanda in un mormorio incerto «Cosa significa questo?»

«Perché quando t’accorgi di voler passare il resto della vita con qualcuno, vuoi che il resto della vita cominci il più presto possibile» rispondi, citando la più famosa battuta del film.

Sei quasi certo che ci siano lacrime trattenute sei suoi occhi, ma non hai il tempo di controllare o preoccupartene, perché all’improvviso le sue dita sono tra i tuoi capelli e la sua bocca e di nuovo sulla tua.

 

FINE.

 

 

   
 
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