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Autore: Bel Riose    12/03/2011    0 recensioni
II Empire Year 912: la Galassia è sconvolta da un devastante conflitto tra l'Unione, una coalizione di Stati capeggiata dal potentissimo Impero Terrestre, e la temibile Confederazione, la cui superiorità tecnologica sembra poter volgere a suo favore l'esito della guerra. Ma l'Unione sviluppa in segreto una nuova, micidiale arma: i Mobile Suits. E proprio al primo di questi prototipi viene affidata il tenente Sakura Ajiin, una giovane che a causa della Confederazione ha perso tutto. Lei, e tutti coloro che si ritroveranno coinvolti nello spaventoso conflitto, dovrà uscirne viva, e soprattutto con la propria umanità ancora intatta.
Genere: Drammatico, Science-fiction, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- I confederati non oseranno più tentare di aggirarci. Tra pochissimo, saranno fin troppo impegnati sul fronte principale per organizzare una qualsivoglia offensiva.-
- Ne è proprio sicuro, Lord Sorian?-
I due uomini si fissarono negli occhi, uno sguardo che lasciava trasparire la gelida determinazione dell’uno e la prudenza calcolatrice dell’altro, nonostante i migliaia di anni luce che li separavano. Attraverso il sistema di comunicazione olografico militare, i due sembravano davvero essere faccia a faccia.
Lord Sorian fece un eloquente gesto con la mano sinistra, e mentre lo faceva la luce della stanza in cui si trovava fece scintillare per un attimo le ornamentazioni e le mostrine dorate della splendida ed elegantissima uniforme blu notte.
Gli occhi verdissimi risaltavano sui lineamenti aristocratici del viso, incorniciato da capelli nerissimi perfettamente curati, come tutto nella figura di quell’uomo quasi trentenne ma già dotato di straordinario carisma e prestigio.
Dall’altra parte della piccola stanza, stava la proiezione olografica di un uomo che aveva sicuramente superato la cinquantina, i capelli brizzolati leggermente in disordine.
- Sicurissimo.- e in questa parola sembrò condensarsi tutta la determinazione dell’ufficiale.
- Allora, archiviato questo “incidente” avvenuto nelle Stelle Rosse, il resto procederà come previsto?-
- Di più, Vostra Maestà. Grazie all’attacco confederato, ora l’Elkeryon ed il Gundam saranno qui in anticipo sui tempi, pronti per essere utilizzati. Con il loro aiuto, e quello del nostro primo battaglione di Mobile Suits, spezzeremo l’assedio confederato una volta per tutte.-
L’Imperatore annuì impercettibilmente:- Si, siamo al corrente del completamento del nuovo battaglione. Non pensavo avesse intenzione di usarlo così presto, tuttavia.-
- Non lo farei, se non fosse strettamente necessario.-
- L’Everongaarn, ed io, ci aspettiamo grandi risultati da lei, e dalla sua offensiva. E, soprattutto, dall’utilizzo bellico dei Mobile Suits.-
- Entro una settimana da adesso, Maestà, sarò pronto per mostrare al Senato e al Consiglio dell’Unione i risultati più sbalorditivi che si siano registrati dall’inizio della guerra.-
A Lord Sorian sembrò che l’Imperatore avesse tratto un sospiro:- Bene. Allora, dato che è così fiducioso, e dato anche che non possiamo permetterci esitazioni di sorta, ha una settimana per scacciare i confederati da Arakhos. Una settimana, non un nanosecondo di più. Chiaro?-
Lord Sorian assunse un atteggiamento più marziale:- Certo, signore.-
L’Imperatore si lasciò sfuggire un sorriso, che disegnò delle vaghe rughe sul suo volto:- Ci stupisca, Ammiraglio.-
Detto questo, chiuse la comunicazione.
Lord Sorian socchiuse appena gli occhi, ed abbozzò un sorriso.
Dentro di sé, sentiva che era giunto il momento.
Il momento di prendere nelle sue mani il destino della Galassia.

- Trasmissione in arrivo dalla base H.E.L.E.N., capitano. Dice: “Il comando della base H.E.L.E.N. e della 15° Flotta Imperiale, insieme alle autorità planetarie di Septh e alla Casa Mjornl, in nome dell’Imperatore, dell’Everongaarn e del Consiglio dell’Unione danno il benvenuto alla I.S.S. Elkeryon.-
Il sottotenente Seize pronunciò queste parole con una nota di felicità nella voce. Felicità condivisa da tutto l’equipaggio, d’altronde. Tutti erano lieti di essersi ricongiunti con le forze alleate.
Era pur vero che non vi erano stati altri scontri dopo l’attacco all’installazione, né i confederati erano stati in grado di seguirli. Tuttavia, la sensazione di essere soli, nelle vastità dello spazio, non era certo confortante.
Sakura Ajiin in quel momento era anche lei in plancia, accanto al capitano Tristan.
- Ci riservano così tante attenzioni?- disse, vagamente ironica.
Tristan si voltò a guardarla:- Il progetto del Gundam e dei Mobile Suits, e la Elkeryon stessa, sono fondamentali per l’Unione. Lord Sorian, poi, è stato uno dei principali promotori del progetto.-
- Lo so. - la ragazza annuì:- Così come so che ha fama di essere un uomo estremamente determinato.-
Stavolta toccò a Tristan annuire:- Si. E la sua fama direi che è ben meritata. Ha condotto più offensive di chiunque altro contro la Confederazione nel corso della guerra. Fu l’unico a riportare vittorie significative nel corso della Campagna di Hieronymous, permettendo a parte delle nostre forze di disingaggiare.-
Al tenente Ajiin non sfuggì una nota di ammirazione nella voce del capitano.
Questi si voltò verso il timoniere:- Iniziare le procedure per l’entrata nell’atmosfera. Stabilire rotta di avvicinamento per la base H.E.L.E.N. - poi, verso Seize:- Comunicazione a tutto l’equipaggio: prepararsi per procedure di atterraggio.-
Entrambi gli ufficiali confermarono gli ordini e si misero subito al lavoro.
Dopo pochi minuti sullo schermo della plancia comparve il pianeta Septh, con le vaste pianure in gran parte ancora incontaminate, e l’oceano interno, una enorme massa d’acqua racchiusa nel continente principale.
In orbita attorno al pianeta si potevano vedere numerose astronavi, provenienti, ad occhio e croce, da tutti gli Stati dell’Unione.
L’Elkeryon si avvicinò rapidamente al pianeta, ben presto le stelle scomparvero, e l’aria attorno alla nave iniziò ad assumere un colorito rossastro. Stavano entrando nell’atmosfera.
Poco dopo, la nave dell’Unione si trovò a sorvolare la superficie del pianeta.
Oltrepassarono un paio di piccole città, una bassa catena montuosa, quindi raggiunsero l’Oceano Continentale, al centro del quale, su di un gruppo di isole, sorgeva la base H.E.L.E.N.
Ajiin riuscì a stento a trattenere lo stupore, quando vide il complesso militare: un immenso agglomerato di hangar, piste di atterraggio ed edifici che si stendeva per chilometri.
- E’ la prima volta che visita la base H.E.L.E.N., tenente?- le chiese il capitano Tristan, che aveva notato l’espressione sul volto della ragazza.
- Sissignore.-
Il capitano sorrise:- E’ letteralmente la copia della Base Hawaii della Terra: l’arcipelago che la compone è stato costruito artificialmente. Ogni isola è deputata ad un particolare ruolo, e sono collegate con canali sottomarini, aerovie, e ponti sospesi, come può vedere. Possiede un sistema difensivo di prim’ordine, ovviamente, ed è capace di ospitare e supportare l’azione di tre flotte di medie dimensioni. Un caposaldo strategico di inestimabile importanza, punto nodale delle nostre forze.-
- Non pensavo potessero esistere cose simili fuori dalla Terra.-
Il sorriso del capitano si allargò:- Neppure io, fino a quando non sono stato qui la prima volta, in effetti.-

Mezz’ora più tardi, Ajiin ed il capitano Tristan erano nell’ufficio personale di Lord Sorian, seduti su due comode poltrone dalla foggia antica.
L’ammiraglio era in piedi, intento a versare del liquore in due tre calici, per poi porgerli con fare elegante ai due ospiti, prima ad Ajiin e poi a Tristan.
Quindi, si sedette dietro la sua scrivania.
Ajiin fece una veloce panoramica dello studio: tutto era di una raffinatezza e di una eleganza quasi maniacale. Lampadari di cristallo, pareti rivestite con pannelli di legno finemente decorato, riproduzioni di famosi quadri, e persino un busto, in un angolo dietro la scrivania, probabilmente ritraente uno degli avi dell’Ammiraglio.
- E’ un piacere incontrarla di persona, capitano Tristan.- prese a dire Lord Sorian:- E ovviamente, anche lei, tenente.- disse poi ad Ajiin, con un sorriso cordiale.
- La ringrazio signore per la sua ospitalità.- rispose il capitano.
Il lord fece un cenno d’assenso con il capo:- Spero che il vostro soggiorno qui sia piacevole. La base H.E.L.E.N. è per nostra fortuna dotata di tutti i comfort immaginabili in un ambiente militare. - - Signore, con tutto il rispetto, ma non credo che lei ci abbia convocati qui per parlare di questo.- a parlare era stata Ajiin.
Lord Sorian la guardò, ed il suo sguardo sembrò penetrarla fin nel più profondo recesso dell’animo.
Impercettibilmente, il tenente rabbrividì.
L’ammiraglio sfoderò un altro sorriso:- Infatti è così.- si alzò:- Vi ho convocati per rendervi partecipi dell’attuale nostra situazione strategica.- disse, facendo una pausa durante la quale bevve un piccolo sorso dal calice che teneva in mano.
Riprese:- L’assedio di Arakhos da parte delle forze confederate continua inesorabile. Per il momento, li stiamo contenendo, tuttavia….-
- Tuttavia?- incalzò il capitano.
- Tuttavia il pianeta non potrà resistere ancora a lungo. Le fonti ufficiali dell’Unione affermano che la resistenza sarà possibile per altri sei, sette mesi. Ma personalmente mi sono fatto un’altra idea.-
- Sta dicendo che mentono, signore?-
- Dico che il politicamente corretto non è qualcosa che abbia a che fare con il mestiere del militare. La realtà è ben diversa da quella che ci propinano, capitano. Ed è che Arakhos non potrà resistere ancora tre settimane, un mese al massimo, prima di cadere.-
Tristan e Ajiin restarono muti.
- So cosa vi starete chiedendo: com’è possibile evitare tutto ciò? Ebbene, la risposta è semplice. Contrattaccando.-
Ajiin riprese la parola:- Signore, erro o al momento non abbiamo forze sufficienti per contrattaccare? Le forze confederate possiedono un consistente gruppo di Sciaman ad Arakhos, e la nostra flotta subirebbe perdite troppo pesanti. Per non parlare del notevole dispiegamento di navi da battaglia.-
Lord Sorian sembrò compiaciuto delle parole della ragazza:- Oltre ad essere una splendida fanciulla, lei è anche un ufficiale con i fiocchi, tenente Ajiin. Almeno, un ufficiale come lo intendo io, e non come pensano debba esserlo quei politicanti del Consiglio. Ebbene, lei ha perfettamente ragione.-
La ragazza arrossì al complimento dell’ammiraglio, tuttavia cercando di nascondere l’emozione. Quell’uomo stava esercitando su di lei un fascino che non riusciva a spiegarsi.
- Ha esposto queste sue idee al Consiglio dell’Unione, o all’Everongaarn?- chiese Tristan, apparentemente non notando Ajiin.
- Ho fatto molto più di questo, capitano Tristan. Ho riferito all’Imperatore in persona.-
Tristan deglutì:- Il responso?-
Lord Sorian dispiegò il suo sorriso migliore:- Sua Maestà ha fiducia in me, e nelle nostre coraggiose truppe. Nonché, ovviamente, nel potere dei Mobile Suits. Ho avuto l’autorizzazione per la controffensiva.-
Il capitano lo fissò:- Gli ordini quali sono, signore?-
Aveva assunto un’aria estremamente formale, marziale.
- L’Elkeryon farà rifornimento qui alla base, dopodiché vi unirete alla Nona e Settima Flotta. A bordo delle due flotte, così come della vostra nave, saliranno diverse delle mie squadre speciali D.E.E.P.-
- Non credevo che le D.E.E.P. fossero già operative.- disse il capitano.
Ajiin guardò i due uomini, non nascondendo la curiosità.
Lord Sorian lo notò:- Tenente, i reparti D.E.E.P. sono, non per vantarmi, una mia personale invenzione: gruppi scelti, sia della flotta che delle forze terrestri, incaricati di un ampio spettro di missioni, con i nostri nuovissimi Mobile Suits. Il meglio del meglio, sia in fatto di uomini, che di tecnologia. Non una novità assoluta, certo, ma sicuramente utili.- poi si rivolse al capitano:- Alcune squadre sono già pronte. Il vostro obiettivo sarà semplice: colpire di sorpresa i confederati una volta che li avremo attirati allo scoperto dalle loro posizioni. Riceverete ulteriori dettagli più avanti, ovviamente.-
L’ammiraglio poggiò il bicchiere sulla scrivania: la conversazione era finita.
Ajiin e Tristan si alzarono, salutarono militarmente, e si diressero all’uscita, silenziosamente, ma non prima che il tenente e l’aristocratico terrestre si lanciassero un rapido sguardo.
Quando Ajiin ebbe varcato la soglia, si sentì improvvisamente colta da una sensazione di inesprimibile leggerezza. Il suo battito cardiaco era accelerato, e non accennava a fermarsi.
Era una stranissima sensazione, la sua; ma le piaceva.
Sorrise.
All’interno del suo studio, Lord Sorian bevve un ultimo sorso dal suo bicchiere, e sorrise anche lui.

  
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