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Autore: Kiki May    12/03/2011    6 recensioni
Post NFA, collocabile in una Ottava Stagione continuata e alternativa, che vede Buffy a capo del suo esercito di slayers. Essenzialmente si tratterà di seguire le vicende della Chosen One, fatte di apocalissi del cuore e del pianeta. La nostra eroina dovrà fronteggiare nemici sempre più temibili e cercare un difficile equilibrio tra missione e vita privata. [Prima e Seconda parte concluse, Terza parte in corso]
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Buffy Anne Summers, Nuovo personaggio, William Spike, Willow Rosenberg
Note: Lemon | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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2. The Long Way Home








Buffy si risvegliò alle prime luci dell’alba.
Per la stanchezza aveva dimenticato di asciugare i capelli che, nel corso della notte, avevano inumidito il cuscino che condivideva con Annie. Preoccupata, si spostò quel tanto che bastava a tastare il collo della bambina, il suo capo profumato. Rassicurata, diede un bacetto alla piccola addormentata e si diresse in bagno.



Il bagliore del neon rivelava i contorni delle occhiaie livide, impietosamente.
I poteri rigeneratori di cacciatrice non riuscivano a celare l’affaticamento e la preoccupazione degli ultimi anni e, senza trucco, Buffy appariva quasi più grande, invecchiata. Pallida, non si concedeva una mattina di sole dall’ultima volta in cui aveva accompagnato Annie in spiaggia, quando la loro giornata di divertimento era stata interrotta da un demone assetato di sangue. Da allora era stato posto un freno deciso alle libere uscite e la sorveglianza sulla figlia era stata aumentata.
Annie aveva imparato a riconoscere ognuna delle cacciatrici di scorta, a non preoccuparsi della loro presenza in casa. In compenso aveva cominciato a patire l’assenza della madre, sempre impegnata agli orari più improbabili.
“Che disastro.” Mormorò Buffy, tirando indietro i capelli troppo scuri, inadatti al suo volto delicato. “Che disastro!”
Le labbra tremanti svelavano l’impulso al pianto trattenuto stoicamente.
L’immagine allo specchio mostrava una debolezza colpevole e imbarazzante.
Determinata, la cacciatrice estrasse una confezione di tintura per capelli e mise l’acqua a riscaldare.
Doveva sbrigarsi.



“Allora sei sveglia!” esclamò Buffy, celata appena dalla porta socchiusa.
Astuta, Annie sogghignava sotto le coperte colorate.
“Piccola guastafeste!” scherzò la cacciatrice, raggiungendo in un balzo il letto matrimoniale. Fulmineo partì l’attacco di baci e solletico.
Divertita, la bambina immerse il capo nell’incavo del suo collo e tese le manine, interessata a scrutare meglio la madre.
I capelli erano diversi, chiari.
“Ma …”
“Ti piacciono? Sono biondi. Bion-di.”
“Bio-ni …”
Buffy abbracciò Annie con contenuto trasporto.
“Sapevo che ti sarebbero piaciuti. Sai? Questo è sempre stato il colore della mamma prima che tu nascessi.”
Inconsapevole, Annie ricambiò il sorriso rivoltole.
Aggrottò la fronte al rumore dei passi in soggiorno. Le tate erano arrivate.
“Devo andare adesso, ma tornerò stasera. Mi aspetterai, amore?”



Nuovamente al Centro di Ricerca e Addestramento, Buffy percorreva i corridoi a passo sostenuto, sgranocchiando uno snack dietetico al cioccolato.
Ad attenderla, nell’aula convegni ampia ed elegante, un gradito ritorno nelle fila della Chosen One, un collaboratore freelance col gusto per il pericolo …
“Andrew!” salutò la cacciatrice, richiamando l’attenzione del ragazzo impegnato a raccontare leggendarie avventure alle ignare cacciatrici che lo affiancavano.
L’interessato si voltò, contento.
“Buffy Summers, slayer extraordinarie! La donna col cuore di leone e –“
“Sì, ho capito. Sediamoci e facciamo questa riunione, su!”
Willow non trattenne una risata.
“Come sei prosaica … e bionda! Sei tornata bionda!”
Buffy s’imbronciò e sminuì la novità con un gesto vago.
“Ora sì che ti riconosco!” approvò Xander. “Stai bene.”
La cacciatrice prese posto accanto a lui e, silenziosa, poggiò la fronte sulla sua spalla.
Andrew aveva cominciato ad illustrare le foto del suo reportage estero.
“Mi mancavano.”
“Mancavano anche a noi i tuoi capelli al naturale. Ti stanno davvero bene.”
“Dovrei tagliarli, non credi?”
“Uhm …”
“… E come potete notare,” riprese Andrew, tossendo. “Abbiamo riscontrato gli stessi simboli in Germania, Norvegia, Svezia. Si direbbe che c’è una incredibile convergenza di forze e alleanze. I vampiri che appartengono al nuovo ordine operano in moltissimi luoghi al fine di raggiungere lo scopo ultimo.”
Buffy roteò gli occhi, impassibile.
“Fatemi indovinare, lo scopo ultimo sarebbe la fine del mondo?”
Il ragazzo fece spallucce.
“Del mondo così come lo conosciamo noi! Questi vampiri e i demoni loro alleati stanno tentando di ripristinare condizioni antichissime quanto il pianeta. Vogliono diventare i nuovi padroni della terra e soggiogare le cacciatrici avversarie.”
“Schiavitù per la razza umana, che piano originale!”
“Eppure le modalità con cui verrà realizzato sembrano veramente originali.”
“In che senso?”
Andrew strinse le labbra, nervoso.
“A quanto pare stanno studiando un modo per rendere i vampiri immuni alla luce del sole. Indisturbati, potranno mimetizzarsi nel tessuto sociale ed ottenere l’accesso alle Bocche dell’Inferno principali. Da lì apriranno un portale mistico, faranno risorgere il loro leader supremo.”
Willow e Xander si scrutarono, impensieriti.
Buffy prese un respiro.
“Bisognerà scoprire se queste voci sono vere, informare le cacciatrici in giro per il mondo, organizzare un centro di studio delle profezie … Ottimo lavoro, Andrew.” Sancì, soddisfatta. “Adesso pizza?”



Il vento del nord rinfrescava l’aria della sera.
Illuminato e discretamente affollato, l’aeroporto losangelino accoglieva il ritorno di un veicolo partito dall’India. Buffy e Andrew lo aspettavano, appostati sulla collina che dominava la pista d’atterraggio.
Silenziosi.
“È così bello poter tornare a collaborare! Mi sono mancate le nostre avventure!” esclamò il ragazzo, entusiasta. “Dopo la sconfitta del Primo non c’è stata occasione per combattere insieme!”
Concentrata, con lo sguardo fisso sull’aereo in manovra, Buffy regolava il binocolo per una migliore visione di campo.
“… Ho parlato di te alle cacciatrici europee. A mio avviso dovresti fare più propaganda, dovresti diffondere la tua immagine in appositi ritratti e gigantografie …”
“Non sono un politico.”
“… E dovresti scrivere un libro di memorie, per la dea!”
“Non sono una scrittrice.”
“ … Ho dovuto narrare io le tue gesta! Ho declamato il tuo coraggio, la tua tempra morale da sergente inglese ai tempi dell’avanzata nazista! Le ragazze d’oltreoceano sono rimaste impressionate, tu potresti …”
“Andrew …” sussurrò la cacciatrice, scocciata. “Arriveranno e noi non li vedremo, se ci perdiamo in chiacchiere!”
“Oh sì, giusto!” replicò il ragazzo, utilizzando il binocolo di riserva. “In ogni caso dovresti davvero –“
“Andrew!”
L’aereo si era fermato.
I passeggeri cominciavano a scendere dalla scaletta mobile; Buffy li studiava pazientemente, uno ad uno.
“Eccoli!”
Finalmente, dal portellone principale, emergeva la figura distinta di un uomo bruno, alto e imponente.
“Quello è Angel!” spiegò Andrew, affascinato. “Sembra dimagrito, ma sarà il nero che fa questo effetto, soprattutto a distanza.”
A qualche passo da lui, una testa biondissima, un profilo inconfondibile.
Buffy trattenne il fiato.
“Sono veramente qui.” Mormorò, ingoiando la tensione.
Ignari, Angel e Spike si sorridevano.
“Non so davvero come faccia …” sospirò Andrew, rivolto alla cacciatrice. “Voglio dire, è sempre così attraente e forte. Anche la luce verdastra delle insegne di pista si abbina al meglio coi capelli ossigenati.”
Buffy posò il binocolo e rivolse uno sguardo dubbioso al ragazzo che l’aveva accompagnata.


  
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