Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |      
Autore: Scarlet Angel    12/03/2011    2 recensioni
I fratelli Winchester cercano di trovare un po' di pace nella cittą del Jazz, ma l'attivitą di famiglia deve restare sempre aperta. Ambientata dopo la 3x04.
Genere: Commedia, Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Ringrazio la mia beta Eleblack. 



1847 Ouville-l’Abbaye Alta Normandia, Francia
Il paese è deserto. Non un rumore, non una luce nella notte. Solamente da una piccola casetta in fondo alla strada si intravede un lume attraverso la finestra sporca.
Una ragazza è in piedi nella cucina e osserva l’uomo addormentato scompostamente sul tavolo con una lampada ad olio pericolosamente vicina alla sua mano destra. Sa che è troppo ubriaco per svegliarsi in questo momento, ma i lividi dell’ultima volta che l’ha colpita non sono ancora guariti e la paura è grande. Scivolando silenziosamente per le stanze che conosce così bene,  raccoglie le ultime cose e si avvia verso la porta.  Da un’ultima occhiata all’angusto ambiente e se la richiude decisa alle spalle. Un sospiro di sollievo accompagna l’attutito rumore del legno. Il suo matrimonio è sempre stato una battaglia persa in partenza, lei era stata solo troppo cieca per accorgersene. Se solo avesse ascoltato mamma.
È primavera, ma a Ouville la notte è ancora fredda.  La ragazza si stringe nella giacca consunta e saluta con lo sguardo gli edifici conosciuti. Si ricorda ancora quanto era stata felice il giorno che la Chiesa di St.Martin era stata benedetta, le corse per i prati e le storie di fantasmi sul castello. Era un sacco di tempo fa e lei era solo una bambina. Poi era arrivato François, che le aveva detto quanto era bella con carezze forse un po’ troppo forti  e che lei aveva scambiato per amore.
La strada per Le Havre è ancora lunga. Quella per l’America lo è ancora di più. Ma a Montliviers dicono tutti che là la vita è diversa e se lo dicono lì, dove tanta gente ha visto chi è partito e chi è tornato passando per il porto di Le Havre, deve essere per forza vero.  A Ouville non può più restare e più lontano riesce ad andare, meglio sarà.
“Adieu…”

20 luglio 2007, Interstate 10, Louisiana
“All day long I think of things but nothing seems to satisfy. Think I’ll lose my mind if I don’t find something to pacify”
“Dean, seriamente! New Orleans?” domandò stupito Sam.
“Jazz, Bar e ragazze creole, cos’altro potresti volere? Poi già che passavamo da queste parti …” rispose con un ghigno il maggiore.
“Dean, eravamo in Ohio!”replicò sbalordito il minore.
Dio, sapeva che alle superiori l’interesse primario del fratello non erano stati i corsi di geografia, ma dopo tutto il loro peregrinare, si aspettava che avesse imparato un minimo la disposizione degli stati americani.
“La distanza è solo una questione psicologica.”
Tipico. Solo a Dean sarebbe potuta venire in mente una risposta così fuori luogo. Sam lo osservò mentre guidava tranquillo, tamburellando sul volante al ritmo dei Black Sabbath.  Nella penombra non riusciva a vedere chiaramente quei lineamenti tanto familiari, ma si impegnò a cercare un qualsiasi segno di cedimento. Era ovvio che suo fratello si stesse tenendo dentro più di quello che un normale essere umano in genere riesce a sopportare. Sam non si aspettava  veramente che avrebbe trovato su quel viso una qualsiasi espressione che esprimesse dolore, era un Winchester dopotutto,  ma era suo dovere di fratello indagare.
Passarono alcuni minuti in cui l’unico suono nell’abitacolo dell’Impala era la voce di Ozzy Osborne , poi improvvisamente Dean iniziò a parlare in tono pacato, senza togliere gli occhi dalla strada: “Potresti smetterla di osservarmi come se fossi un paziente di Doctor Phil? Non inizierò all’improvviso a piangere e raccontarti di come il mio rapporto con il mondo sia disturbato.  Sono consapevole che l’anno stia passando velocemente e vorrei solo godermi un po’ la vita, per una volta.”
Sam si girò verso di lui e Dean si accorse che lo stava guardando con quell’espressione sofferente che precedeva sempre qualche discorso particolarmente sdolcinato e quella era decisamente l’ultima cosa che voleva sentire dopo tutte quelle ore di guida, soprattutto quando erano così vicini alla cosa più simile ad una vacanza che avesse mai avuto.
“Generals gathered in their masses 
Just like witches at black masses “
Alzò il volume e la voce di Ozzy riempì anche gli ultimo spazi liberi all’interno dell’autoveicolo.  Il messaggio fu capito perfettamente da Sam che ritornò a fissare nel vuoto fingendo di guardare le sponde del lago Pontchartrain.
Ormai mancava poco. Le luci della città erano vicine. Il buonumore del Winchester più grande si poteva quasi tagliare con un coltello ed era contagioso come l’influenza. Quando uscirono dall’autostrada e un cartello li avvisò che erano giunti a New Orleans, patria del Jazz, entrambi i ragazzi stavano sorridendo e guardando dritti la strada davanti a loro, nei loro occhi la fiducia nel futuro prossimo.
“Ah Sam, ti prego,  questa volta vedi di non sparare alla barista figa!”
 
 







  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Scarlet Angel