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Autore: Fatanera    13/03/2011    7 recensioni
E' passato un mese dal Pon Farr ma Spock si comporta di nuovo in modo strano... cosa sarà questo nuovo terribile stato? E come faranno Jim e Bones ad affrontare questa nuova emergenza biologica???
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James T. Kirk, Leonard H. Bones McCoy, Spock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota: fra la rossa precedente e le prossime due rosse (sto buttando giù le promesse Fantasies Jim/Bones ^_^) ho deciso di mettere una divertente, tanto per staccare un attimo ^_^ ... è idealmente il proseguimento, un mese dopo, di "Tanto da far male"... non so da dove esce, sto peggiorando a vista d'occhio...
PS: immaginatela come se fosse recitata mooooolto sopra le righe ^_^

Quando Jim entrò in infermeria, trovò McCoy che camminava avanti e indietro, con le mani dietro la schiena. Una profonda ruga gli solcava la fronte.
“Cosa succede, Bones?” chiese, profondamente preoccupato. “Perché mi hai chiamato?” Il dottore si fermò e girò sui tacchi.
“Jim! Finalmente!” esclamò e gli si avvicinò per prendere le mani del capitano e stringerle fra le sue. Per un po’ rimase a guardarlo, come se non sapesse come dire ciò che doveva. “ Hai notato che Spock si sta comportando di nuovo stranamente?”
Jim spalancò gli occhi.
“Cosa? Ancora? Bones, ti prego, non mi dare cattive notizie! Ha avuto il Pon Farr il mese scorso! Se ci siamo da capo, ti giuro che lo sbarco sul primo pianeta di classe M e torno a riprenderlo quando gli è passato!”
“Oh, Jim, capisco la tua reazione, ma questa volta…” il dottore sospirò profondamente “… questa volta è peggio… molto peggio…”
Il capitano ebbe un tuffo al cuore e Bones lesse sincera preoccupazione nel suo sguardo.
“Bones, amore mio, ti prego, spiegami cosa sta succedendo al nostro amato compagno…”
Il medico scosse il capo.
“Jim, mio tesoro, non vorrei darti questo dolore ma… dalle mie ricerche risulta che i vulcaniani, dopo il Pon Farr, attraversano un altro periodo, uno stato di cui si vergognano ancora di più e di cui non parlano con nessuno. E’ stato difficile trovare delle informazioni, ma…”
“Bones, non lasciarmi sulle spine, devo sapere!!!”
“Beh… Spock sta attraversando il Pon-pon Farr!”
“Cosa? Il Pon-pon Farr?” Jim sobbalzò dalla sorpresa. “Di cosa si tratta?”
“Oh, Jim, è una cosa terribile…” sospirò il dottore.
“Sta molto male?”
“Malissimo!”
Jim si premette le mani sul petto, disperato.
“Dove si trova? Devo vederlo…”
“Si trova nel suo alloggio ma… non so se è il caso che tu lo veda… lui è…” un singhiozzo gli spezzò la voce e il dottore si premette una mano sulla bocca mentre una grossa lacrima scivolava lungo la guancia. Jim lo abbracciò strettamente.

Poco dopo si trovavano davanti alla porta dell’alloggio di Spock.
“Sei pronto Jim? Devo avvisarti che vederlo ti strazierà il cuore…”
Il capitano aveva le mani strette al petto.
“Sono pronto, mio caro. Devo vederlo e stargli vicino, anche se farà male…”
I due uomini presero un profondo, tremante sospiro, poi la porta si aprì. Spock era addormentato nella sua brandina e Jim trasalì quando lo vide. Si portò le mani al viso e Bones gli posò una mano sulla spalla come gesto di affetto e supporto.
“Si, Jim, lo so, è terribile…”
Jim si avvicinò di un passo.
“Oh mio dio, Bones… ma è… lui è… BIONDO…!!!”
Il dottore picchiettava la mano sulla spalla del capitano con il cuore colmo di angoscia.
“Bones, amore mio… non credevo fosse così… è straziante…”
“Si, Jim, si…” sospirò il dottore “Fatti forza…”
“Ed è… oddio… è… paffuto!!!”
“E’ terribile… terribile…”
“Dorme…”
“Si, faceva troppo male vederlo così, gli ho somministrato un sedativo per rinoceronti…”
“Hai fatto bene, la tua premura è commovente…”
Il capitano guardò il medico dritto negli occhi, e i loro sguardi si incontrarono per rimanere incatenati, pieni di lacrime e in cerca di mutuo conforto.
“Bones, luce dei mie occhi, ho superato il Pon Farr, mi sono lasciato sbattere come un tappetino, ma non credo di potere fare sesso con Spock… ridotto in quel modo… non posso farcela!!!” Ma il medico gli sorrise lievemente, anche se fra le lacrime.
“Jim, gioia della mia vita, non dovremo fare sesso con lui… purtroppo sarà molto peggio…”
Jim lo guardò incredulo.
“Peggio che essere picchiati contro il muro e calpestati come un praticello ed essere ripetutamente penetrati senza un filo di lubrificante?”
“Si Jim…”
“Dimmi, voglio sapere tutto, tutte le orribili cose a cui dovremo sottoporci per salvare la vita al nostro amato compagno…”
“Per i prossimi quattro giorni dovremo… coccolarlo…”
“Cosa? No!!!”
“… e chiamarlo pucci pucci…”
“No!!!”
“Si, Jim, e non è tutto…”
“Cosa, cosa ancora???”
“Dovremo… No, Jim, non ce la faccio…” il dottore si chiuse il viso fra le mani, pallido come un cencio e Jim lo abbracciò.
“Avanti Bones, fatti coraggio!!!” l’uomo annuì e prese un respiro, poi parlò a denti stretti.
“Dovremo… sbaciucchiarlo sulle guanciotte…”
“No!!! No, Bones… non possiamo farlo… questo no… a tutto c’è un limite…”
I due uomini, tenendosi sottobraccio, osservarono il loro vulcan addormentato nella branda, con le rubiconde guanciotte sfiorate dai fluffosi boccoli biondi, simile ad uno stucchevole cherubino. Un brivido li attraversò.
“A cosa stai pensando, mio amore?” chiese il medico.
“Sto pensando di chiuderlo qua dentro e andarmene…”
“Ma… non possiamo farlo, non possiamo lasciarlo da solo… lui ha bisogno di noi, ha bisogno d’amore…” il dottore sembrava sconvolto dalla sola idea, ma il capitano catturò il suo sguardo, forte e deciso.
“Che ne dici di rifilargli un… cucciolo di labrador?”
Il medico ci pensò un attimo poi annuì, lentamente.
“Dico che è una alternativa… accettabile”
“Allora sei d’accordo?” ora il capitano sorrideva, di nuovo sicuro di sé.
“Come potrei non essere d’accordo con l’uomo più bello e intelligente dell’universo?” disse McCoy e sorrise a sua volta. I due uomini annuirono in sincrono, mentre sorridevano soddisfatti e notevolmente sollevati.
“Bene” disse il capitano “allora possiamo andare”
Voltarono le spalle al compagno addormentato e uscirono dall’alloggio, poi si incamminarono per il corridoio.
“Che si fa?” chiese il capitano.
“Possiamo recarci nel mio alloggio” propose il medico e Jim subito annuì.
“Buona idea. Proposte?”
“Potremmo dedicarci a quattro giorni di sesso selvaggio”
“Direi che ci sta. Potresti indossare quel completino che ti ho regalato per il tuo compleanno” propose il capitano.
“Come desideri, Jim” sorrise il dottore. Si incamminarono lungo il corridoio, sottobraccio.
“Passo dall’infermeria a prendere un tubetto di vasellina”
“Anche due, Bones…”

Fine
   
 
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