QUESTO RACCONTO VA LETTO CON "THE CALL OF DESTINY" DI SOTTOFONDO (LA SIGLA DI MERLIN COMPLETA)

Bene.

Questa è Eldor.

E' un paesino tranquillo, sul confine, che a nessuno interessa.

Io ci vivo.

Qua si campa grazie a poche persone.

Io e Will siamo gli unici bambini:

gli altri sono tutti più vecchi.

Giochiamo fra il grano,

fra il bestiame.

Anche se dobbiamo lavorare anche noi,

non ci stanchiamo.

Aspettiamo solo di essere lasciati andare,

per correre con i piedi nudi fra i prati e nel bosco vicino.

Ovviamente, senza combinare pasticci.

E poi, quando torniamo a casa, mia madre ci racconta delle favole.

Parlano di draghi, cavalieri e maghi.

Poi io e Will ci addormentiamo, per svegliarci il giorno dopo, pronti.

Dopo un po' ci annoiamo,

ma inventiamo sempre qualcosa di nuovo.

E poi ci sono io, che sono diverso.

Ho qualcosa di strano, lo so.

Sennò, come potrei spostare gli oggetti solo volendolo, crearne di nuovi...

Mamma mi dice spesso che ci sono altre persone oltre a me con questo “dono”.

E che, prima o poi, capirò come usarlo.

Lo devo mantenere intero per il mio grande Destino, dice lei.

E io lo farò.

Lo farò perchè anche papà l'avrebbe fatto.

Perchè lo dice mamma e mamma ha sempre ragione.

Perchè le cose non sono mai fatte a caso.

Perchè c'è sempre un motivo per tutto.

Perchè le persone speciale sono nate per cose speciali.

Perchè sento dentro di me che c'è qualcuno che mi attende.

E perchè sento che qualcosa di fantastico mi sta aspettando.

Qualcosa di grande, al di là del bosco, al di là del confine.

Al di là del mondo che conosco.

Sarà un posto come le favole di mamma.

E io ne farò parte.

Corri.

Il mio unico pensiero è questo.

E' lontano il tempo in cui correvo tranquillo con Will.

Davanti a me c'è Arthur che scappa.

Non possiamo restare ancora qui, no, non possiamo.

Perchè quell'asino che si è voluto buttare in quest'avventura deve sopravvivere.

Deve essere un grande re ed io devo stare al suo fianco.

Nascosto.

Ma ce la farò.

Ce la faremo.

Non posso restare fermo a guardare.

No, non dopo tutte le battaglie e le sfide.

Scappa, corri!

Via! Via, lontano!

Mi dico così, mentre ci lasciamo le fiamme alle spalle.

Finalmente.

Arthur viene incoronato, sotto il mio sguardo.

Sono fiero di lui.

Sposerà Gwen e saranno due grandi e saggi regnanti.

Mi vengono le lacrime agli occhi.

Lo so, ci sarà un lungo periodo di pace e prosperità per Camelot.

Non più paura e timore.

Il sole brillerà ancora per molto su Camelot e sul suo regno.

I campi saranno più fertili e i raccolti più abbondanti.

Ci sarà più giustizia e il popolo sarà felice,

dopo tanti anni sotto la guida di Uther Pendragon.

Ma adesso quell'era è finita, per sempre.

E Albion sarà riunita.

Sotto il regno di Arthur Pendragon,

Camelot brillerà e sarà splendente di gioia.

E sarà ricordata nei secoli a venire, con il suo re.

E io sarò ancora con Arthur, il mio real asino.

Non più dietro di lui,

ma con lui,

lì accanto!

Lì accanto, fino alla sanguinosa battaglia finale.