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Autore: _ L a l a    14/03/2011    5 recensioni
Peter, Edmund, Lucy, una canzoncina ed un pianoforte.
“è quella che mi facevano cantare a scuola” commenta stupito Peter, riconoscendola.
“si” concorda Edmund “e poi venivi a casa e continuavi a cantarla. Alla fine la sapevo a memoria anche io” ridacchia divertito.

Dedicata a Sunny Fortune *w*
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edmund Pevensie, Lucy Pevensie, Peter Pevensie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Klavier .

 

Muovi incerta le dita sul pianoforte di casa, mentre Peter, seduto accanto a te sullo sgabello di legno cigolante, ti sorride incoraggiante.

È quando inizi a sentirti più sicura – il sorriso di Peter fa più o meno sempre quest’effetto – che le tue dita scivolano maldestramente sulla tastiera, schiacciando i due tasti bianchi sbagliati, e quelle note stonate quasi rimbombano nel silenzio del salotto.

“dovresti provare ad andare più piano” suggerisce la voce di Edmund arrivando da un punto indefinito alle tue spalle, così sobbalzi sorpresa, voltandoti.

Non sai quando è arrivato, non l’hai sentito perché è stato silenzioso come al solito, ma ora è lì, appoggiato con aria noncurante allo stipite della porta, che ti guarda quasi divertito e con un’aria leggermente intenerita.

“Ma se neanche sai suonarlo, tu!” ribatti sorridendo, e lui lo prende come un invito a rubare una sedia dal tavolo al centro della stanza e portarla lì, al pianoforte, per sedersi accanto a te, sporgendosi verso lo spartito, pieno zeppo di notine nere che lui neanche prova a decifrare.

“Infatti il mio è un parere da spettatore. È Peter, il pianista, qui” replica storcendo il naso e lasciandosi andare contro lo schienale della sedia.

Ti volti verso il maggiore, che si passa una mano tra i capelli biondi sorridendo mesto.

“pianista è una parola forte, Ed” si schernisce ed Edmund scrolla le spalle.

“ma se sei bravissimo!” protesti tu, facendolo ridere.

“come vuoi tu, Lu. Intanto, prova ad andare un po’ più piano come ha detto Ed: l’abilità arriverà con un po’ di esercizio, ora tu pensa a seguire le note” ti consiglia, ed Edmund annuisce, con aria soddisfatta, come se non sapesse che al 99,99 % dei casi tutti i suoi consigli fanno centro.

Annuisci anche tu, decisa a renderli orgogliosi entrambi, e alzi gli occhi verso lo spartito, quasi sfidandolo con lo sguardo, prima di riappoggiare le dita sui tasti del pianoforte e ricominciare a suonare.

Non è un brano difficile, e finisce in fretta.

Ti volti verso Peter, felice di non aver sbagliato nemmeno una nota, e lui annuisce.

“Brava, Lu” si complimenta, sorridendoti.

Senti Edmund che si tende sulla sedia, fino ad arrivare a girare le pagine dello spartito, sfogliandole indeciso.

“Prova questa” ti dice, rimettendosi comodo sulla seggiola.

Il leone si è addormentato, è il titolo del brano, ed hai come l’impressione di averlo già sentito da qualche parte.

“è quella che mi facevano cantare a scuola” commenta stupito Peter, riconoscendola.

“si” concorda Edmund “e poi venivi a casa e continuavi a cantarla. Alla fine la sapevo a memoria anche io” ridacchia divertito.

“Non vorrai mica cantare, Ed!” esclami sarcastica e lui diventa improvvisamente scarlatto, fino alla punta delle orecchie.

“certo che no!” strilla, balzando in piedi, con espressione scandalizzata in volto.

Peter scoppia a ridere, e vostra madre s’affaccia alla porta del salotto, attirata dalla confusione che Edmund ha creato spostando rumorosamente la sedia e alzando il tono di voce.

“che succede, ragazzi?” constatando che è tutto normale, e passando lo sguardo su ognuno di loro. Peter sta cercando di smettere di ridere al fine di risponderle, ma tu lo batti sul tempo:

“Ed vuole cantarci una canzone” cinguetti tu, innocentemente, sentendo Peter che ricomincia a ridere forte, tenendosi la pancia con le mani e cercando di non cadere a terra.

Helen si lascia sfuggire un risolino sorpreso.

“No che non voglio!” urla Edmund, imbarazzatissimo. “anzi, guarda! Cambiamo brano!” afferra lo spartito e gira furiosamente le pagine, fermandosi poi su una musica a caso e rimettendolo violentemente al suo posto.

A questo punto scoppi a ridere anche tu, e Peter si aggrappa al pianoforte per non cadere, mentre Helen si dilegua silenziosamente e con un sorriso; Edmund, invece, borbotta maledizioni contro di voi, lanciando di tanto in tanto un’occhiata offesa allo spartito.

“dai, Ed, scherzavo” gli dici, facendogli segno di risedersi, quando le risate si placano. E lui ti asseconda – sempre brontolando – serrando però le labbra e rifiutandosi di proferir parola.

A quel punto riprendi in mano lo spartito, girandolo fino alla pagina che aveva scelto Edmund, ignorando la sua occhiata risentita. Poi inizi a suonare, e tutto torna come prima.

Quando concludi il brano, Peter ti fa un breve applauso.

“diventerai bravissima, Lu” ti dice, ed Edmund annuisce convinto.

“ragazzi! I compiti!” vi richiama vostra madre dalla cucina.

Edmund si alza svogliatamente, rimette al suo posto la sedia e s’avvia verso la cucina sbuffando come una locomotiva, subito seguito da Peter.

Tu ti fermi un attimo a chiudere il pianoforte, e sistemare gli spartiti, prima di raggiungerli.

 

Edmund canticchia sommessamente, mentre conclude il suo esercizio di matematica.

“Ed?” fai tu, senza preoccuparti di celare una nota divertita nella voce, quando riconosci il motivetto.

“si?” domanda lui, alzando lo sguardo su di te.

“la stai cantando”

Scoppi a ridere, mentre Edmund si blocca di colpo, le labbra serrate in una linea sottile e le guancie rosse come pomodori.

 

shallallààà~

quest’assurda scemenza è ovviamente dedicata a Sunny Fortune, poiché le avevo promesso una shot buffa ed io mantengo sempre le mie promesse * aria vissuta *

ok, forse non è proprio buffissima, ma almeno un po’ fa ridere, no? (ditemi di si, vi prego ç__ç )

Iqualsiasi caso, Edmund non è stato per niente felice di questa mia idea xD

Lo so, non c’è Susan, ma penso che fosse fuori con qualche amica, ecco. Ù.ù dovrà pur avere una vita sociale, che diamine!

Il titolo “Klavier” dovrebbe voler dire “pianoforte” in tedesco. Non ne sono sicura, perché l’ho cercato su Google Translate, essendo il mio dizionario di tedesco sepolto sotto una montagna di libri che non avevo voglia di distruggere.

Mmgng.

Vado a cercare un altro pò d’ispirazione.

See ya! <3

_ L a l a

   
 
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